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XII Giornate di aggiornamento sull'uso dei test in Psicologia clinica dello sviluppo
XII Giornate di aggiornamento sull'uso dei test in Psicologia clinica dello sviluppo
Il 6-7 marzo scorso si è svolto l’oramai consueto appuntamento annuale con le Giornate di aggiornato sull’uso dei test in Psicologia clinica dello sviluppo, organizzate dall’editore Il Mulino.
Questo evento ha rappresentato e rappresenta un’importante occasione di formazione e aggiornato per operatori, psicologi e studenti in formazione relativamente a strumenti di valutazione significativi per l’attività clinica in ambito evolutivo. Ogni giornata prevede che gli stessi autori presentino gli strumenti in sessione plenaria e quindi, conducano un workshop che illustri le modalità di somministrazione e utilizzazione degli strumenti. Questa organizzazione consente di avere una panoramica delle nuove uscite e delle nuove linee di ricerca, ma consente di avere un’impressione diretta degli strumenti presentati, in termini di caratteristiche, usabilità e applicazioni cliniche.
I test presentati in questa occasione hanno spaziato tra tutte le aree tematiche coinvolte nella psicologia clinica dello sviluppo: linguaggio, abilità di lettura e motivazione, autismo, abilità di calcolo, prerequisiti della lettura e della scrittura, valutazione del funzionamento socio-emotivo e resilienza.
Il Prof. Cornoldi ha presentato le nuove prove di Prove di lettura e scrittura MT-16-19 che ampliano alla scuola secondaria di II grado il sistema di valutazione proposto dal Gruppo MT, il quale ha proposto in questa sede anche la nuova edizione dell’AMOS, per la valutazione di abilità e motivazione allo studio, nella scuola secondaria di II grado. Sempre in riferimento all’ambito dell’apprendimento è stata presentata una batteria per la valutazione delle abilità di calcolo Tedi-Math - Test diagnostique des competences de base en matematiques, e la nuova edizione del test SR 4-5 School Readinessper l’assessment dei prerequisiti della lettura e della scrittura.
In riferimento ai Disturbi dello Spettro Autistico sono stati proposti l’ASRS Autism Spectrum Rating Scales, una checklist per la valutazione della sintomatologica associata all’autismo, e il test PCS, messo a punto dal Dott. C.Vio, finalizzato alla valutazione della abilità di teoria delle mente.
Hanno suscitato grande attenzione una batteria per la valutazione ad ampio aspetto del linguaggio e delle competenze linguistiche BVL 4-12 Batteria per la valutazione del linguaggio in bambini dai 4 a 12 anni e due test per la valutazione della resilienza in bambini di età scolare e pre-scolare: DECA-P2 (Devereux Early Childhood Assessment Preschool Program-2) e DESSA (Devereux Student Strenghts Assessment). Questi ultimi rappresentano un cambiamento di approccio nell’ambito della valutazione psicologica in età evolutiva, perché si focalizzano sulla valutazione delle competenze socio-emotive che sostengono un comportamento resiliente, piuttosto che sulla rilevazione franca del disagio e dei comportamenti psicopatologici.
In linea trasversale rispetto al resto si colloca il test Roberts-2, un test perfomance-based di tipo narrativo, volto a indagare le competenze sociali e interpersonali integrate con gli aspetti di funzionamento della personalità di soggetti di età compresa tra i 6 e i 18 anni.
Quest’anno, alla presentazione degli strumenti è stato affiancato uno spazio di discussione su alcuni temi di carattere generale, di interesse e di attualità per tutti coloro che svolgono attività clinica. Il primo spazio è stato dedicato al DSM-5, il manuale diagnostico per i disturbo mentali universalmente noto e utilizzato, che a seguito della relativamente recente pubblicazione, sta prendendo campo anche nel mostro Paese. In quella sede, si sono confrontati M. Ammaniti (Sapienza Università di Roma), S. Vicari (Ospedale Bambino Gesù, Roma), P.L. Zoccolotti (Sapienza Università di Roma), F. Muratori (Università di Pisa), sull’approccio previsto da questo manuale diagnostico in riferimento alla psicopatologia dello sviluppo. Ognuno degli intervenuti alla discussione, relativamente al proprio ambito di competenza, ha messo in luce i punti di forza, ma soprattutto i punti di debolezza del nuovo DSM, condividendo almeno in parte la delusione delle aspettative che ne hanno preceduto la pubblicazione. In linea di massima, l’impressione generale è che, uno strumento nato in un contesto americano, che risponde più o meno direttamente ad alcune delle necessità sanitarie di quel contesto, non necessariamente può essere applicato alla nostra realtà territoriale. Detto questo, si tratta di un sistema di classificazione che, vista la sua notorietà, consente di uniformare la comunicazione e di facilitare lo scambio di informazioni tra professionisti diversi, quindi sicuramente non se ne può prescindere.
Il secondo spazio di discussione, dedicato alle linee guida per il trattamento dei disturbi d’ansia in età evolutiva, è stato invece coordinato dal Dott. G. Valeri, che ha sapientemente messo in luce come le patologie legate all’ansia in età evolutiva siano più presenti di quanto si possa immaginare e possano essere strettamente correlate ad esisti psicopatologici in età adulta. Questa prospettiva ha fatto emergere molto chiaramente come tali disturbi non vadano sottovalutati e debbano invece essere oggetto di una tempestiva presa in carico.
Il bilancio delle due giornate è stato indubbiamente positivo, in attesa dell’appuntamento del prossimo anno, non ci resta che continuare a rimanere aggiornati sugli strumenti di valutazione per la clinica dell’età evolutiva!