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numero 28 - giugno 2015

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Osservatorio Simposio Resilienza

Dall’eziologia della vulnerabilità all’eziologia dei punti di forza e delle risorse

Dall’eziologia della vulnerabilità all’eziologia dei punti di forza e delle risorse

L’8 luglio, in aula U6-20, con inizio alle 11:35, si terrà il simposio Resilience across culture: use of the Devereux Early Childhood Assessment for Preschoolers and Devereux Strenght Assessment in Promoting Resilience, presieduto dal dott. Ignazio Ardizzone (UOC NPI di Sapienza Università di Roma). Dedicato alla resilienza nei bambini, nel simposio verranno presentati due nostri nuovi test: il DECA-P2Devereux Early Childhood Assessment for Preschoolers Second Edition e il DESSA – Devereux Student Strenght Assessment.

La psicopatologia, la neuropsicologia e la neurologia dell’età evolutiva basano il loro approccio diagnostico, terapeutico e riabilitativo soprattutto su un’attenta e approfondita analisi della vulnerabilità, dei fattori di rischio e dei life event negativi che caratterizzano la vita passata e attuale dei loro pazienti e delle loro famiglie.
Negli ultimi anni il concetto di resilienza, cioè quel processo dinamico che permette all’individuo di adattarsi con successo a situazioni di vita stressanti e traumatiche, applicato allo sviluppo normale del bambino e dell’adolescente, ha consentito a clinici e ricercatori di arricchire i loro approcci alla psicopatologia e ai disturbi neuropsicologici attraverso la valutazione e lo studio dei punti di forza e delle risorse dei loro pazienti. Si tratta di un cambiamento epistemologico particolarmente importante che promette di avere ricadute significative non solo nel campo della psicopatologia e della neuropsicologia clinica, ma anche nella costruzione e programmazione di programmi didattici e preventivi tesi allo sviluppo e alla promozione delle resilienza.
La resilienza, infatti, non è un fenotipo geneticamente determinato, o almeno non solo, ma è un insieme di capacità socio-emotive che può essere promosso e ampliato attraverso il potenziamento dei fattori protettivi all’interno della famiglia e della scuola.
Ciononostante, almeno fino ad ora, sembravano non esistere strumenti validi ed efficaci per valutare la presenza/assenza di fattori protettivi e di resilienza nel bambino e nell’adolescente, né strumenti che consentissero di mettere in relazione fattori protettivi e di rischio su cui poi basare la costruzione di progetti, riabilitativi, preventivi o didattici di sviluppo a ampliamento della resilienza.
Tale lacuna, almeno in Italia e in altri paesi europei sta per essere colmata dalla pubblicazione del Devereux Early Childhood Assessment for Preschoolers Second Edition (DECA-P2) e dal Devereux Student Strenght Assessment (DESSA).
Come Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile del Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile dell’Università degli studi di Roma, abbiamo ritenuto particolarmente utile validare questi strumenti e stabilire, inoltre, una proficua collaborazione con gli autori di questi test, Jack Naglieri, Paul LeBuffe e Valerie Shapiro, che sono tra i maggiori esperti mondiali di questa area di studio. 

Il DECA-P2 è una scala di valutazione del comportamento standardizzata con focus su fattori protettivi di resilienza e difficoltà comportamentali in bambini tra i 3 e i 5 anni. Viene compilato dai genitori e dagli insegnanti dei bambini, o da professionisti che lavorano nel campo dello sviluppo normale o patologico del bambino. Viene richiesto di valutare la frequenza di 27 comportamenti positivi mostrati dai bambini relativi alle competenze sociali ed emotive (fattori protettivi) e di 11 comportamenti a rischio. I 38 item sono organizzati in 5 scale: Iniziativa, Autoregolazione, Attaccamento/relazioni, Comportamenti a rischio. Dalle scale sui fattori protettivi viene dedotta una scala dei fattori protettivi totali che dà un’indicazione complessiva dei punti di forza sociali ed emotivi del bambino associati alla resilienza.
L’interpretazione di base del DECA-P2 comporta esaminare i fattori protettivi totali, esaminare i punteggi delle scale separatamente e identificare un profilo individuale dei specifici punti di forza e delle aree di necessità di ogni bambino. L’esame successivo di ogni singolo item può poi facilitare lo sviluppo di programmi di intervento individualizzato, fondati sul comportamento (comportamenti da sostenere e comportamenti da modificare). Inoltre, il confronto tra la valutazione del genitore e, ad esempio, di una maestra dell’asilo permette di dimostrare la coerenza del bambino nei vari ambienti e con adulti diversi, e la differenza del comportamento in base alle circostanze. Il test può inoltre essere risomministrato per valutare l’efficacia degli interventi adottati. 

Il DESSA è una scala standardizzata che valuta le competenze socio-emotive dalla scuola materna alla terza media. È fortemente focalizzato sulle competenze socio-emotive che, concettualizzate all’interno della cornice teorica più ampia relativa ai fattori di rischio e alla resilienza, rappresentano un importante categoria di fattori protettivi nel bambino, nel preadolescente e nell’adolescente e dovrebbero associarsi ad una diminuzione dell’impatto del rischio sulla vita dei bambini e dei ragazzi.
Il DESSA deve essere compilato dai genitori e dagli insegnati o operatori della salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza. È composto da 72 item organizzati in otto scale: Autoconsapevolezza, Consapevolezza sociale, Autoregolazione, Comportamento orientato all’obiettivo, Competenze relazionali, Senso di responsabilità, Capacità decisionale, Atteggiamento ottimistico.
L’interpretazione di base del DESSA comporta la formazione di un punteggio composito socio-emotivo che rappresenta il punto di partenza e un quadro di riferimento per i successivi step interpretativi: punteggi delle singole scale e sottoscale e identificazione dei punti di forza e delle aree di necessità. Gli obiettivi sono quelli di fornire un sistema di misurazione delle competenze socio-emotive del bambino e dell’adolescente basato sui punti di forza; identificare bambini e adolescenti a rischio di sviluppare difficoltà socio-emotive prima che queste emergano e facilitare la collaborazione tra genitori e professionisti. Infine, guidare la scelta e la strutturazione degli interventi e facilitare il monitoraggio del singolo bambino o adolescente. 

Sempre da parte del nostro Dipartimento è in corso di traduzione il libro Promoting Resilience in Preschoolers, di Karen Cairone e Mary MACkrain. Un volume in cui è descritto il programma DECA per bambini prescolari. Un programma che ha come scopo quello di promuovere lo sviluppo socio-emotivo e la resilienza nei bambini tra i 3 e i 5 anni.
L’obiettivo viene perseguito attraverso le attività quotidiane, gli eventi e le esperienze che possono essere utilizzate per costruire le competenze sociali ed emotive di ogni bambino nel gruppo. Si tratta di un intervento strutturato, descritto in tutti i suoi momenti, che ha il duplice ruolo di prevenzione e promozione attraverso attività organizzate che potenziano le tre dimensione valutate dl DECA-P2: iniziativa, autoregolazione, attaccamento/relazioni.

Il simposio

L’incontro è stato costruito con il contributo di relatori italiani e olandesi. Lo scopo è quello di descrivere gli strumenti presentati da vari punti di vista. Da quello teorico fino al confronto tra le validazioni italiana e olandese.
Ignazio Ardizzone (neuropsichiatra infantile di Sapienza Università di Roma) presenterà un contributo con il coinvolgimento di Jack Naglieri, autore dei due test, che per motivi personali non potrà presente al convegno, ma che ha partecipato attivamente alla presentazione gettando peraltro le basi di una fertile collaborazione anche nel futuro. Si tratta di un lavoro che parte dalle basi neurofisiologiche della resilienza e delle competenze socio-emotive fino ad arrivare al ruolo dei fattori protettivi nella costruzione della personalità.
Serena Galosi (Sapienza Università di Roma) descriverà in maniera approfondita le caratteristiche dei test e la loro utilizzazione attraverso la presentazione di casi clinici.
Matteo Ciancaleoni (Hogrefe Editore) e David-Jan Punt (Hogrefe Uitgevers) illustreranno le caratteristiche psicometriche del DESSA nelle versioni americana, italiana e olandese, evidenziando l’invarianza dello strumento che, quindi, può efficacemente essere utilizzato in entrambi i paesi.