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numero 111 - luglio 2024

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Competenze psicomotorie nei disturbi del neurosviluppo: uno studio preliminare

Competenze psicomotorie nei disturbi del neurosviluppo: uno studio preliminare

Introduzione

Diversi studi mostrano un'elevata presenza di problematiche motorie in tutti i disturbi dello sviluppo (Pieters, Royers, et al., 2015), la cui comorbilità varia a seconda delle diverse patologie. In studi con bambini con disturbo dello sviluppo della coordinazione (DCM) è stata evidenziata la presenza di goffagine, difficoltà di apprendimento di movimenti motori complessi, scarsa coordinazione, carente equilibrio e deficit di controllo posturale, ridotto tono muscolare, abilità fini-motorie al di sotto della media nonché mancanza di ritmicità (Williams & Castro, 1997; Hoare, 1994). Difficoltà motorie sono evidenziate anche in campioni con disturbo dello spettro dell’autismo (ASD), in percentuale molto elevate fino all’80% a seconda degli studi (Bhat, 2021; Purpura, et al., 2020; Floris & Howells, 2018; Caçola, et al., 2017; Downey & Rapport, 2012). Deficit motori vengono altresì segnalati in campioni con disturbo da deficit d’attenzione con iperattività (ADHD) (Goulardinsa, et al.,  2015; Pitcher, et al.,  2003), laddove oltre all’iperattività, in circa la metà dei soggetti con ADHD si registra goffaggine nell’eseguire attività motorie (Fliers, et al., 2011; Pitcher, et al., 2003), deficit di regolazione della marcia (Papadopoulos, et al.,  2013; Ben-Pazi, et al.,  2003) nonché deficit di controllo posturale (Bucci, et al., 2016). Bambini con  disturbo specifico del linguaggio (DSL) mostrano talora deficit a livello dell’equilibrio statico e dinamico, difficoltà di opposizione e separazione delle dita e nel tapping, ridotte abilità manuali e gestualità simbolica nonchè cadute nella sequenzialità e nelle prassie costruttive (Sabbadini, 2013; Chilosi  & Cerri, 2009). In campioni con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) alcuni studi hanno rilevato alterazioni motorie e del tono muscolare, diminuzione di efficienza in un compito motorio semplice e automatico, deficit di apprendimento procedurale in compiti motori complessi (Caravale, et al., 2015; Penge, 2010). Infine, nella disabilità intellettiva emergono carenze nello sviluppo posturo-cinetico, probabilmente connesse alle difficoltà esecutive neuromotorie (ipotonia, lassità legamentosa ecc.) e al deficit intellettivo; carenze nell’uso di prassie nonché ritardi generalizzati nelle componenti grosso-motorie (equilibrio, postura, corsa ecc.), ed in quelle fino-motorie (coordinazione manuale, controllo visuo-motorio ecc.) (Cottini, 2005).

Obiettivi e metodi

Il presente studio ha l’obiettivo di valutare, le competenze psicomotorie delle persone in età evolutiva afferenti all’IRCCS Oasi Maria SS., con sospetto deficit del neurosviluppo. Vengono indagate le performances psicomotorie sia in riferimento alle abilità fini-motorie di destrezza manuale, sia in relazione alle competenze grosso-motorie di coordinazione dinamica generale ed equilibrio.

Campione

Sono state incluse1125persone, afferenti ai servizi dell’IRCCS Oasi Maria SS., valutate da clinici specializzati (equipe pluridisciplinari), che hanno indagato l’eventuale presenza di disturbi del neurosviluppo, in accordo ai criteri del DSM-5. Le tabelle 1 e 2 riportano le principali caratteristiche descrittive della popolazione in esame. La figura 1 riporta i risultati al test Movement ABC-2.

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Tab.1 - Distribuzione per età e genere

 

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Tab.2 - Distribuzione per tipologia di disturbo (N=1125)

Strumenti

A ciascun individuo è stato somministrato il test Movement ABC-2 nel corso della valutazione psicomotoria, individualmente e con rapporto uno a uno, ai fine di valutare le competenze psicomotorie acquisite. Il test è composto di 8 compiti suddivisi in 3 sezioni:

  1. Destrezza manuale, che valuta le competenze fini-motorie;
  2. Mirare ed afferrare, che valuta la coordinazione dinamica generale;
  3. Equilibrio, che valuta le capacità di equilibrio statico e dinamico.

Risultati

I dati sono raccolti stati analizzati mediante statistica descrittiva. Sono state calcolate le medie dei percentili, ottenuti in ogni area motoria valutata con l’MABC2 (v. figura 1).    

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Fig. 1 - Media dei percentili ottenuti all’Movement ABC-2, suddivisi per tipologia di disturbo

Conclusioni

Come evidenziato in letteratura, anche i nostri dati confermano che i deficit di competenze motorie rappresentano un punto di debolezza in tutte le patologie del neurosviluppo. I risultati al test Movement ABC-2, considerato dalle linee guide europee EACD come il test gold standard per individuare criticità di sviluppo psicomotorio, si collocano globalmente al di sotto della norma in tutte le patologie prese in esame, con compromissioni che risultano maggiormente acuite nel sottogruppo che presenta disabilità intellettivain comorbidità  con altri disturbi del neurosviluppo. Le abilità fini-motorie di Destrezza manuale, valutate all’Movement ABC-2, sono risultate lievemente più compromesse rispetto alle competenze grosso-motorie di coordinazione dinamica generale, implicate nelle prove delle aree Mirare ed afferrare e Equilibrio; inoltre in prove di Equilibrio punteggi particolarmente carenti, oltre che nel gruppo con disabilità intellettiva con comorbidità,  sono ottenuti nel gruppo con disturbo dello spettro dell’autismo. 

Bibliografia

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