Resoconti
XI Congresso AIDAI-AIRIPA, 12-13 maggio 2017: “Focus su stati attentivi e Funzioni Esecutive”
XI Congresso AIDAI-AIRIPA, 12-13 maggio 2017: “Focus su stati attentivi e Funzioni Esecutive”
L’edizione 2017 del Congresso organizzato da AIDAI si è concentrata sulla crucialità di processi attentivi e delle Funzioni Esecutive all’interno dei disturbi del neurosviluppo. In particolare, durante le letture magistrali sono state approfondite le caratteristiche attentive dei bambini con ADHD, con altri disturbi del neurosviluppo e anche con sviluppo tipico, focalizzandosi particolarmente sul funzionamento della memoria di lavoro e sul Default Mode Network.
Durante le due giornate, il tema centrale è stato affrontato attraverso diversi simposi sotto svariati punti di vista: neuropsicologico, scolastico, educativo, comportamentale, grazie ad interventi multidisciplinari tenuti da alcuni dei maggiori esperti italiani ed internazionali sul tema.
Nel simposio curato dalla dott.ssa Laura Bertolo (AIRIPA) è stato affrontato il legame tra apprendimento e Funzioni Esecutive, evidenziando la crucialità di queste ultime nel predire lo sviluppo degli apprendimenti matematici e linguistici sin dal periodo prescolare. Non solo, l’allenamento delle Funzioni Esecutive, come ad esempio l’autoregolazione, in bambini con ADHD nell’età prescolare, permette di contenere significativamente l’insorgere dell’insuccesso scolastico e delle problematiche relazionali caratteristiche, mentre contemporaneamente aumenta la motivazione verso gli apprendimenti. Infine, da un punto di vista teorico è stata evidenziata la necessità di avvalersi di un modello interpretativo multi-componenziale, che tenga in considerazione il rapporto tra Funzioni Esecutive calde e fredde per intervenire su un profilo neuropsicologico eterogeneo quale l’ADHD.
Nel simposio curato dal prof. Francesco Benso (Polo MT Bozzo, Università di Genova) sono state esposte le ultime ricerche riguardanti il tema dell’attenzione e degli apprendimenti nell’ADHD. Specificatamente, il profilo ADHD è stato confrontato con altre popolazioni cliniche in riferimento a fenomeni quali l’error making, l’abituazione e il condizionamento, oltre che l’autoregolazione e l’attenzione sostenuta.
All’interno del simposio curato dalla dott.ssa Sara Pezzica (AIDAI Toscana), il tema dell’ADHD è stato affrontato da un punto di vista psicoeducativo, proponendo alcuni trattamenti rilevanti per il sostegno alla genitorialità: l’utilizzo del videofeedback con genitori di bambini caratterizzati da disturbi esternalizzanti, l’intervento diretto al nucleo familiare come stabilizzatore e rafforzatore non solo dei legami genitore-figlio, ma anche della coppia genitoriale e inoltre l’Acceptance and Commitment Therapy come metodo di parent training volto a favorire nel genitore un aumento della consapevolezza in riferimento ai propri valori educativi. Infine è stata approfondita anche l’efficacia del Coping Power Program rivolto ai genitori, intervento multimodale approfondito nella seconda giornata del congresso grazie ad un workshop curato dal dott. Iacopo Bertacchi (Associazione Mente Cognitiva).
Gli aspetti riguardanti l’incontro tra sistema scolastico e bambini con ADHD sono stati trattati all’interno del simposio curato dalla dott.ssa Cinzia Scheriani. In tale contesto è stata evidenziata la necessità di favorire strategie di recupero e potenziamento attentivo diversificate e personalizzate sul singolo profilo funzionale dell’alunno. Non solo, l’utilizzo di tecniche cognitivo comportamentali, quali l’action camera, risulta fondamentale nel supportare l’alunno con ADHD anche in contesti strettamente legati a quello scolastico, come durante lo svolgimento dei compiti a casa. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di promuovere maggiormente l’acquisizione di abilità empatiche all’interno degli incontri tra genitori ed insegnanti, poiché necessarie per favorire un buon percorso scolastico ed una fruttuosa crescita individuale e relazionale nel bambino. Infine è stata esposta la crescente problematica nell’attuazione delle normative BES all’interno del contesto scolastico.
All’interno del simposio curato dal prof. Battaglini (Università di Trieste) ci si è maggiormente concentrati sugli indici elettrofisiologici distintivi dell’ADHD. È stata infatti evidenziata l’importanza del neurofeedback sia da un punto di vista sperimentale che applicativo. In particolare, in ambito riabilitativo, un certo protocollo di neurofeedback si è mostrato particolarmente efficace nel trattamento non farmacologico di alcuni processi cerebrali tipici dell’ADHD.
Ultimo solamente in ordine temporale, il simposio curato dal dott. Aldo Skabar (IRCCS Burlo Garofolo, Trieste) ha fatto il punto della situazione sull’applicazione e sullo sviluppo degli interventi multimodali in bambini con ADHD, facendo particolare riferimento sia alla percentuale di situazioni trattate congiuntamente con terapie farmacologiche e non, sia al limite dei trattamenti multimodali determinato dalla disinformazione, resistenza e titubanza genitoriale.