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numero 87 - maggio 2021

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SRS-2: il caso di L.L.

SRS-2: il caso di L.L.

Riportiamo un caso clinico di un soggetto adulto con disturbo dello spettro dell’autismo identificato attraverso l’SRS‑2 (Social Responsiveness Scale - Second Edition).


È stata somministrata la forma Adulti (Other-Report), dedicata a raccogliere informazioni circa il comportamento della persona da parte di adulti a lui familiari (genitori, partner, parenti o amici).
L.L. ha ottenuto un punteggio SRS‑2 Totale pari a 70 T.

L.L. è un uomo di 35 anni che fatica ad affrontare la fine del suo matrimonio. La moglie racconta che sebbene lo avesse percepito come persona calma ed affascinante durante il corteggiamento e l’inizio della loro vita matrimoniale, i fattori stressanti del lavoro e la crescita dei bambini l’hanno portato a diventare sempre più isolato e estraniato dalla famiglia. Ha sempre avuto difficolta nel mantenere gli orari e arrivare in tempo, e questo ha compromesso il suo lavoro e il suo ruolo di genitore. Una serie di conflitti interpersonali in aumento a casa ha condotto alla separazione, dopo la quale e sembrato ignaro della delusione delle figlie quando non è riuscito a mantenere le promesse di visite e attività.
Quando le bambine andavano a casa sua, non si preoccupava di far loro da mangiare, anche quando sarebbero rimaste a dormire da lui. Quando non aveva idea di cosa fare durante il tempo che trascorreva con loro, a volte le portava in giro per ore in macchina.


Mentre le bambine crescevano e si distaccavano emotivamente da lui, provava a mettersi in relazione con loro in modi strani, come avviando una conversazione insolita con i loro amici quando in rare occasioni le andava a prendere a scuola. Ha rifiutato gli invii ad una psicoterapia familiare e, nel tempo, le visite delle figlie sono diventate sempre meno frequenti.
Durante un’intervista clinica, non e stato in grado (o non ha voluto) offrire qualsiasi motivazione logica per il fatto che non stesse cercando attivamente un maggior rapporto con le figlie (attraverso la terapia o andando a trovarle), e non ha manifestato nessuna espressione di tristezza o frustrazione per non averle viste per un lungo periodo, facendo invece vaghi riferimenti alla “copertura assicurativa” e sembrando accettare passivamente l’idea che non vedere le ragazze fosse semplicemente “il modo in cui le cose sono andate”.


In merito alla madre delle figlie, L.L. racchiude i dati negativi riguardo al matrimonio in quella che definisce “la realtà della moglie”, e molto sulla difensiva e riluttante a considerare la validità o il perché di questa idea, e tende a fare dichiarazioni vaghe secondo cui il solo modo di affrontare “la realtà di qualcun altro” e semplicemente “fare il meglio che puoi”.

Il protocollo SRS‑2 Adulti (Other-Report) e stato completato da un cugino che conosce bene L.L. ed e comprensivo rispetto alle circostanze della sua vita. Il punteggio totale di 70 T dell’SRS‑2 suggerisce la presenza di un disturbo dello spettro autistico nel range moderato, che indica deficit nel comportamento sociale reciproco che sono clinicamente significativi e che possono portare a un’interferenza sostanziale nelle interazioni sociali di ogni giorno. Questi punteggi sono tipici per individui con tutte le condizioni dello spettro autistico.

Una valutazione esaustiva e stata compiuta da uno psicologo clinico, che ha confermato la diagnosi clinica di ASD, secondo il DSM-5, con caratteristiche di disturbo di Asperger di moderata severità.

Estratto dal manuale della Social Responsiveness Scale – Second Edition (SRS-2) (Constantino e Gruber 2013; adattamento italiano a cura di D’Ardia, Di Filippo, Donno, Keller, Petza e Zuddas, Hogrefe Editore, Firenze, 2021).