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numero 92 - novembre 2021

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RIAS-2: struttura e principali caratteristiche

RIAS-2: struttura e principali caratteristiche

Pubblichiamo la traduzione dell’intervista rilasciata nel 2019 da Cecil R. Reynolds al North America Journal of Psychology in occasione dell'uscita dell'edizione americana delle RIAS-2.

D. Quanto tempo è trascorso tra le RIAS e le RIAS-2 e quali sono state le motivazioni che hanno portato alla revisione e nuova standardizzazione?

R. Sono trascorsi più o meno 12 anni tra la pubblicazione delle RIAS e delle RIAS-2. Test che valutano l’intelligenza o l’apprendimento, o le varie forme di testing in ambito psicologico e educativo, richiedono revisioni piuttosto frequenti. Innanzitutto, le caratteristiche demografiche della popolazione negli USA stanno cambiando in modo dinamico, e se la standardizzazione o il riferimento al campione normativo che si usa per confrontare la prestazione di un soggetto e ottenere indicazioni significative in termini di QI deve rimanere rilevante, è necessario un aggiornamento che rifletta i cambiamenti nella popolazione. Questa necessità intercorre ogni 10-15 anni, anche rispetto a quanto messo in evidenza dall’Effetto Flynn. Mantenere aggiornato il campione normativo riduce in modo significativo l’impatto di scelte sbagliate basate sulla correzione dell’Effetto Flynn o in primo luogo la necessità di applicare una correzione.
Gli item del test inoltre possono diventare datati: contenuti che potevano funzionare 10 anni fa o più, possono non funzionare altrettanto bene adesso. Se questo è un fattore da sempre noto, l’impatto di internet, dei social media e i rapidi cambiamenti nella nostra conoscenza dovuti all’accesso immediato a molte informazioni rende questo aspetto ancora più importante.
La stessa concettualizzazione dell’intelligenza è inoltre un bersaglio in movimento. È necessario essere aggiornati a livello globale sulla scienza dell’intelligenza e sul testing in questo settore. Questo richiede una valutazione periodica della struttura e dei contenuti delle misurazioni del QI, così come la necessità di effettuare cambiamenti marginali o sostanziali.
Infine, come autore, vedi sempre (e non uso spesso questa parola) elementi del test, dei suoi contenuti o del design che avrebbero potuto essere migliori.

D. Le RIAS-2 prevedono due subtest supplementari che indagano la velocità di processamento (uno verbale e uno non verbale) che danno luogo un Indice di Velocità di elaborazione. Perché questo indice è necessario al giorno d’oggi?

R. La risposta più semplice è perché i clinici vogliono che sia incluso nelle misure di intelligenza. La richiesta che più frequentemente abbiamo ricevuto dagli utilizzatori delle RIAS era di aggiungere un indice dedicato alla velocità di elaborazione, che tuttavia si integrasse nel modello delle RIAS. Ciò significava avere una misura verbale e una non verbale della velocità di processamento attraverso campiti il più possibile indipendenti dalla componente motoria, in modo che la motricità fine o eventuali difficoltà motorie non interferissero nella misurazione delle funzioni mentali.
Ci sono numerose buone ragioni che sostengono l’importanza di considerare la velocità di elaborazione nell’esaminare l’integrità neuropsicologica. Nel contesto della valutazione intellettiva, tale fattore è utile nel considerare gli adattamenti necessari per gli studenti con disabilità, soprattutto quando si valutano le richieste di tempo aggiuntivo per il completamente dei compiti o degli esami.
La possibilità di avere un indice come questo all’interno di un test di intelligenza rappresenta il migliore scenario psicometrico possibile in cui confrontare le abilità di problem solving con la capacità di rispondere accuratamente in un ambiente che prevede costrizioni in termini di tempo.

D. Velocità di decisione e tempi di reazione. Come sono misurati dalle RIAS-2 e perché sono importanti?

R. La velocità di decisione è in effetti una componente del tempo di reazione, così come questo viene misurato. La maggior parte dei compiti messi a punto per misurare i tempi di reazione ha due componenti: tempo di decisione e tempo di movimento. Il primo fa riferimento al tempo necessario per valutare il problema, risolverlo e formulare una risposta, il secondo rappresenta il tempo necessario per fornire la risposta. Alcune ricerche hanno dimostrato che il tempo di decisione è legato all’intelligenza in molti modi, ma la relazione con il tempo di movimento non è chiara. I subtest delle RIAS-2 prendono in considerazione la velocità di elaborazione misurando il tempo di reazione, ma lo fanno attraverso compiti che minimizzano il tempo di movimento e enfatizzano il tempo di decisione.

D. Parliamo di abilità di memoria. Quali domini specifici di memoria vengono presi in considerazione e come vengono misurati?

R. Oltre all’aver aggiunto qualche item più facile o più difficile e alcune revisioni, la parte delle RIAS-2 dedicata alla memoria è sostanzialmente invariata rispetto alle RIAS. Le RIAS-2 valutano la memoria a breve termine verbale e non verbale, rispettivamente attraverso il ricordo di storie e di stimoli visivi. La memoria a breve termine è stata una componente dei test intellettivi sin dall’originale francese di Binet dell’inizio del secolo scorso. È molto utile nella valutazione clinica poter disporre di una misura di memoria che sia co-normata con misure di intelligenza e problem solving al fine di poter comparare queste due aree in modo accurato. I compiti di memoria a breve termine delle RIAS e delle RIAS-2 sono stati scelti per la capacità predittiva che hanno rispetto ad altre aree della memoria, così come rispetto all’apprendimento scolastico. Il ricordo di storie è un ottimo predittore non soltanto di altre abilità di memoria a breve termine ma è in grado di predire anche i punteggi di comprensione verbale nonché molte altre misure globali di intelligenza. In ogni caso, come già detto in riferimento all’Indice di velocità di elaborazione, non raccomandiamo che la memoria a breve termine sia inclusa nel calcolo degli indici di intelligenza, ma che venga piuttosto considerata separatamente. Ciò nonostante, così come è stato fatto nel caso della velocità di processamento, forniamo i dati completi di validità e attendibilità e le tabelle normativa relative al punteggio totale della batteria che consente all’utilizzatore di incorporare in modo accurato i subtest di memoria negli indici di intelligenza, nel caso non fosse in accordo con le nostre raccomandazioni. 

D. Quanti subtest compongono esattamente il test? Quanti di questo richiedono che venga registrato il tempo?

R. Le RIAS-2 si compongono di 8 subtest. I due subtest non verbali di intelligenza hanno un tempo limite ma sono stati pensati per essere power test, nel senso che il 95% o più della popolazione del campione di standardizzazione non avrebbe ottenuto un punteggio di scala maggiore anche se avesse avuto a disposizione più tempo. Per compiti non verbali è importante dal punto di vista dell’efficacia avere a disposizione un tempo limite, dato che alcuni soggetti tendono a persistere senza risultato su una prova, anche per un periodo di tempo piuttosto lungo. In ogni caso, determinare i tempi limite in modo generoso, e usare la regola del 95%, li mantiene nell’ambito dei power test e non dei test di velocità. I compiti relativi alla velocità di elaborazione, sia verbale sia non verbale, sono compiti veloci, temporizzati. Sono messi a punto per misurare la velocità con cui ognuno riesce a risolvere semplici problemi e se non ci fossero limiti di tempo, quasi tutti riuscirebbero a risolverli correttamente.

D. Quali sono le caratteristiche delle RIAS-2 che le rendono interessanti per i professionisti che lavorano in ambito clinico, educativo o nel campo dell’assessment cognitivo?

R. Le RIAS-2 forniscono al professionista una misura dell’intelligenza in modo pratico, in termini di efficacia del tempo, costi diretti e informazioni necessarie alla misurazione. Per esempio, consente di avere una stima attendibile del fattore g e delle sue due principali componenti, verbale e non verbale.
I compiti si susseguono rapidamente e sono ludici e accattivanti, così i bambini e gli adulti di solito hanno piacere nel completare il test, rispetto al percepirlo come qualcosa di difficile e faticoso, come accade nel caso di altri test, in cui stabilire un rapporto e ottenere collaborazione non è facile. Le RIAS-2 offrono misure dell’intelligenza che hanno poco o che vedere con altri test di intelligenza, per contenere, ridurre o eliminare l’interferenza della velocità della prestazione e delle competenze motorie, hanno pochi riferimenti nelle istruzioni che potrebbero essere connotati culturalmente (es. “lavora più velocemente che puoi” è un comando che può essere interpretato in modo diverso in paesi diversi). Non c’è dipendenza rispetto all’abilità di lettura nella misurazione del QI, così come accade in altri test. Raccomandiamo inoltre di non includere compiti semplici che non richiedono manipolazione di informazioni o problem solving nel calcolo del QI.
Le RIAS-2 consentono di prevedere accuratamente il rendimento scolastico, al meno in modo paragonabile rispetto ad altre batterie due o tre volte più lunghe e complesse, e lo fanno utilizzando compiti basati su concetti comuni e familiari, chiari e facili da interpretare. 
Il costo relativamente basso del test assieme al tempo ridotto per la somministrazione, lo scoring e l’interpretazione, lascia al clinico ampi margini di opportunità per un approfondimento diagnostico rispetto ad altre aree di interesse, cosa che spesso viene meno o viene dilazionata nel tempo, nel momento in cui si impiegano test molto dispendiosi in termini di tempo per l’assessment del profilo cognitivo.