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PICCOLO
PICCOLO
Nei primi anni di vita il comportamento genitoriale costituisce un fattore cruciale di promozione dello sviluppo fisico, emotivo-comportamentale e socio-relazionale del bambino (Perrin, Leslie e Boat, 2016; Philips e Shonkoff, 2000). Un fattore che risulta ancora più rilevante nel caso di bambini con problematiche del neurosviluppo o che presentino rischi evolutivi (ad es., prematurità, ritardo psicomotorio, paralisi cerebrali infantili; Festante et al., 2019). Non è quindi un caso che la letteratura specialistica proponga diversi programmi di supporto alla genitorialità con l’obiettivo di ottimizzare le competenze genitoriali per promuovere e sostenere lo sviluppo e gli apprendimenti del bambino (Eshel, Daelmans, Mello e Martines, 2006). Dal punto di vista metodologico è quindi importante poter fare affidamento su strumenti in grado di rilevare quegli aspetti del comportamento genitoriale che effettivamente favoriscono l’emergere di competenze del bambino (ad es., regolazione emozionale, attenzione ecc.). Sono state suggerite diverse procedure osservazionali per esaminare il funzionamento parentale (Zaslow et al., 2006). Tuttavia, la maggior parte di questi strumenti non ha avuto una validazione empirica con popolazioni di bambini con problematiche del neurosviluppo e la loro analisi richiede un processo di codifica lungo e dispendioso. In generale, questi aspetti possono costituire un limite soprattutto in setting clinici dove per ragioni operative e di tempo è essenziale poter disporre di strumenti che siano traslabili nei contesti reali per poter valutare le risorse dei genitori, pianificare gli interventi e monitorarne l’evoluzione.
L’insieme di queste considerazioni ha indotto Roggman e colleghi (2013) a sviluppare la Parenting Interactions with Children: Checklist of Observations Linked to Outcomes (PICCOLO; Roggman et al., 2013), che consente di tracciare un profilo di funzionamento parentale di genitori di bambini di età compresa tra 10 e 47 mesi. PICCOLO è concettualmente ed empiricamente basato su una prospettiva teorica nota come developmental parenting (Roggman et al., 2013), la quale considera i comportamenti genitoriali come la principale forma di sostegno e di promozione dello sviluppo delle competenze del bambino.
Lo strumento è stato messo a punto dopo un’approfondita revisione della letteratura, grazie alla quale sono state individuate quattro dimensioni della genitorialità:
- il coinvolgimento emotivo (affection);
- la responsività (responsiveness);
- l’incoraggiamento (encouragement);
- l’insegnamento (teaching).
Un punto di forza di PICCOLO è che i comportamenti genitoriali valutati attraverso questa procedura sono risultati predittivi delle competenze sociali, cognitive e linguistiche del bambino sia nel caso di bambini con sviluppo tipico (Roggman et al., 2013), che in bambini con sviluppo atipico (Innocenti, Roggman e Cook, 2013).
Grazie a un finanziamento erogato dal Ministero della Salute presso il “Centro 0-3 per il bambino a rischio evolutivo” dell’IRCCS “Eugenio Medea” di Bosisio Parini è stato avviato un progetto di ricerca indirizzato alla validazione di PICCOLO per il contesto italiano (ricerca corrente 2018-2019-2020: Dalla valutazione al sostegno precoce della genitorialità nei casi di disabilità neuroevolutiva: Validazione italiana di PICCOLO e studio di efficacia di un intervento intensivo in un contesto di ricovero neuroriabilitativo). Lo studio ha consentito di condurre un’analisi della validità e dell’attendibilità sui dati ottenuti da un campione di genitori italiani.
I risultati forniscono un quadro variegato. Un primo dato è che la versione italiana presenta un adattamento non ottimale alla struttura a quattro fattori del campione americano. Per ovviare a questo aspetto, è stata proposta una soluzione alternativa a due fattori che rende utilizzabile PICCOLO nell’ambito della ricerca empirica. Lo studio ha consentito di condurre un’analisi della validità e attendibilità sui dati ottenuti da un campione di genitori italiani: i valori dei risultati ottenuti dell’adattamento italiano sono sufficientemente in linea con le misure del modello originale e con gli studi di validazione di altri paesi. Inoltre, la versione italiana di PICCOLO ha mostrato ottimi livelli di attendibilità inter-codificatore, dimostrandosi affidabile nella codifica effettuata da osservatori indipendenti che abbiano seguito il training indicato dal manuale. L’adattamento italiano di PICCOLO, oltre ad essere fruibile nell’ambito della ricerca empirica, può essere utilizzato dai clinici per gestire il supporto e gli interventi con i genitori all’interno di un solido quadro di riferimento teorico. Inoltre, la versione italiana di PICCOLO appare appropriata per un utilizzo in contesti clinici e comunitari per valutare in modo affidabile e completo i quattro domini che compongono il costrutto di developmental parenting.
Bibliografia
- Eshel, N., Daelmans, B., Mello, M.C.D. e Martines, J. (2006). Responsive parenting: Interventions and outcomes. Bulletin of the World Health Organization, 84, 991-998.
- Festante, F., Antonelli, C., Chorna, O., Corsi, G. e Guzzetta, A. (2019). Parent-infant interaction during the first year of life in infants at high risk for cerebral palsy: A systematic review of the literature. Neural Plasticity, 3, 2-17.
- Innocenti, M.S., Roggman, L.A. e Cook, G.A. (2013). Using the PICCOLO with parents of children with a disability. Infant Mental Health Journal, 34(4), 307-318.
- Perrin, E.C., Leslie, L.K. e Boat, T. (2016). Parenting as primary prevention. JAMA Pediatrics, 170(7), 637-638.
- Phillips, D.A. e Shonkoff, J.P. (a cura di) (2000). From neurons to neighborhoods: The science of early childhood development. New York: National Academies Press.
- Roggman, L.A., Cook, G.A., Innocenti, M.S. e Jump Norman, V. (2013). The PICCOLOTM training DVD: Implementation and scoring. Baltimora, MD: Paul H. Brookes Publishing Co.
- Zaslow, M.J., Weinfield, M.S., Gallagher, M., Hair, E.C., Ogawa, J.R., Egeland, B., Tabors, P.O. e De Temple, J.M. (2006). Lon- gitudinal prediction of child outcomes from differing mea- sures of parenting in a low-income sample. Developmental Psychology, 42, 27-37.