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LinkedIn, novembre 2012
LinkedIn, novembre 2012
Ancora una volta la maggior parte degli spunti di riflessione e le curiosità, talvolta anche simpatiche, provengono dai gruppi di discussione internazionali e il particolare da quelli dedicati al mondo delle Risorse Umane.
Il gruppo HR Users of Psychometrics, ad esempio, è davvero ricco di interventi e di richieste di scambio di opinioni ed esperienze. Recentissima è la richiesta di idee per la costruzione di uno strumento di valutazione 360° da parte di un consulente svizzero. È interessante notare lo stile delle risposte: nonostante siano, a ben guardare, pubblicità indiretta per le soluzioni dell’azienda di appartenenza esse sono comunque ben proposte in una maniera gradevolmente disinteressata e aperta al confronto con i propri concorrenti.
Dalla sede polacca di una nota multinazionale di head hunting arriva un appello a sviluppatori o editori di test per validare strumenti non ancora presenti su quel mercato per i seguenti costrutti: descrizione generale di personalità in contesto di selezione, motivazione al lavoro e funzionamento sotto pressione, nel senso di resilienza. Leggiamo in queste esigenze una ulteriore conferma della necessità sempre più evidente da parte di chi si occupa di psicologia applicata alla Risorse Umane di strumenti che siano davvero validi e predittivi, ricercando questa validità stringendo lo “zoom” dei test che propongano dimensioni e conseguentemente valore di facciata sempre più calate nell’ambito lavorativo. All’interno della stessa discussione segnaliamo anche un paio di contributi da copia-incollare e stamparsi come memento per la scelta di un buon test.
Per chiudere lo spazio dedicato a questo gruppo, segnaliamo anche noi questo articolo dal titolo “questioni aperte nell’utilizzo dell’assessment psicologico per la selezione del personale” pubblicato nell’ultimo numero della rivista di psicologia applicata australiana: concordiamo con i commenti positivi sulla sua qualità e lo rilanciamo.
Consigliamo a tutti l’adesione al gruppo Global Psychology Network: è inesauribile infatti la fonte di continui di feed RSS provenienti dalle più importanti riviste di psicologia a livello mondiale, in cui si possono trovare notizie serie (e ai limiti della fantascienza per la realtà italiana), come quella relativa ai circa 2 milioni di dollari destinati a creare una rete di supporto psicologico immediato per chi ha subito conseguenze dovute al passaggio dell’uragano Sandy e pubblicata nel sito della American Psychological Association, o articoli diversi che indagano i rischi in termini di salute mentale del social networking, sempre più frequenti ultimamente, apparsi su PsychCentral. Personalmente abbiamo trovato divertente la lettura di uno studio condotto in Brasile sull’attività cerebrale di dieci medium durante l’attività di scrittura automatica, proposto da Medical News Today.
Per chi tra i lettori si occupa maggiormente di clinica, segnaliamo questa semplice e apparentemente efficace applicazione per rendere mobili gli strumenti di Comunicazione Aumentativa per lavorare con soggetti autistici, sviluppata in India.
Chiudiamo con il contributo più interessante prodotto nel gruppo The Psychometrics Forum, in cui vengono richiesti consigli su test di ragionamento generale non verbale alternativi alle matrici di Raven. Il valore di questa discussione sta, a nostro avviso, proprio nella condivisione delle esperienze, intese anche come lacune. La dinamica delle risposte non solo ha permesso di far rientrare nei binari della correttezza metodologica la distinzione tra efficienza intellettiva e ragionamento generale, ma ha anche posto l’attenzione su quei test che presentano item all’apparenza di ragionamento astratto ma che invece presuppongo una notevole quantità di ragionamento spaziale per essere risolti.
Vi diamo appuntamento al prossimo numero con l’auspicio che anche i gruppi italiani vengano a poco a poco interpretati dai loro membri in ottica meno autopromozionale e vi lasciamo con la consueta citazione del mese:
“Realize that any test you use has to work for you...That is, scores must predict performance in YOUR job(s). It makes no difference if vendors ‘claim’ their test works... consider that marketing hype... if scores don't strongly predict performance, you might as well flip a coin.”