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numero 31 - ottobre 2015

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Osservatorio Orientamento

L'importanza di metodologie orientative a supporto delle prassi tradizionali: un programma per riflettere

L'importanza di metodologie orientative a supporto delle prassi tradizionali: un programma per riflettere

In un mondo che cambia ed in cui è sempre più difficile comprendere le ragioni profonde del rinnovamento, i ragazzi hanno bisogno di solidi punti di riferimento e di chi li guida alla comprensione degli accadimenti ed alle piccole e grandi scelte. Non è più proponibile il solo vecchio metodo frontalistico e cattedratico di fare scuola, luogo dove ogni giorno si moltiplicano le richieste di aiuto, in forme più o meno manifeste e si assiste al dilagare dell’incapacità di scegliere criterialmente e di individuare opportune strategie di scelta. Di fronte ad un’utenza sempre più fragile e trascinata dalle mode del momento, nell’inarrestabile vortice del gruppo dei pari, ecco che ai compiti spiccatamente educativi e didattici, si uniscono quelli ancor più complessi legati all’orientamento. Quest’ultimo non più e non solo inteso come pratica didattica per facilitare la scelta del percorso scolastico successivo, ma con il significato profondo di porre il discente in grado di prendere coscienza di sé e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana. La progettualità e le risorse esterne diventano per gli operatori della scuola il motore che alimenta la riflessione, in assenza del quale le prestanti macchine mentali degli allievi finiscono per parcheggiarsi nel garage della quotidianità e della ripetitività didattica. Un educatore-orientatore, ecco quello che deve saper essere l’insegnante di oggi, ma non può farcela da solo, non può farcela senza la condivisione con le famiglie, ma soprattutto non può farcela senza percorsi strutturati che stimolino la riflessione delle giovani menti. Ecco allora che bisogna allargare lo sguardo all’orizzonte dell’aggiornamento e della ricerca ed inebriarsi della luce delle risorse che da esso ne nasce … come 1, 2, 3 … Futuro!: il programma di orientamento che aiuta a sviluppare una scelta consapevole e responsabile della scuola secondaria di secondo grado. Un programma che pone i ragazzi di fronte a quesiti precisi e richiede riposte non lasciate al caso, ma frutto di un’attenta riflessione, anche e soprattutto sulla base degli input derivanti da contenuti precedentemente offerti ai ragazzi attraverso la visione di video, realizzati dagli stessi ricercatori. Test che spingono i ragazzi a riflettere su ciò che sono e su quello che veramente puntano ad essere, con un rimando continuo a quanto appreso nella presentazione degli stessi contenuti da parte degli autori, Laura Nota e Salvatore Soresi del Larios, Laboratorio di orientamento dell’Università di Padova. Non si tratta dei soliti test, ma di domande strutturate, dove l’elemento distrattore si trasforma in pietra miliare per una nuova riflessione sul futuro. E l'efficacia del programma risiede proprio nella straordinarietà della restituzione dei dati originari, che il sistema non tenta di modificare, ma lascia inalterati, salvo  constatare l’incoerenza delle risposte e l'impossibilità di stilare una relazione personalizzata. Piaccia o non piaccia il programma 1, 2, 3... Futuro! mette in rilievo anche le capacità di analisi e di sintesi dei ragazzi, talvolta portati a rispondere di impulso o magari convinti della semplicità dello stesso quesito, che nei passaggi successivi scoprono essere l’elemento chiave della riflessione.

La scuola che cambia, insomma, non può più limitarsi a pratiche orientative di prassi, ma deve richiamare i ragazzi alla riflessione sulla complessità delle dinamiche sociali e sulle opportunità per il futuro; quel futuro non sempre roseo che li attende, ma che non può coglierli impreparati!