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numero 19 - luglio 2014

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La valutazione della personalità in età scolare: l’Hierarchical Personality Inventory for Children

La valutazione della personalità in età scolare: l’Hierarchical Personality Inventory for Children

Una ventina d’anni fa, fu avviato un progetto di ricerca internazionale, International Consortium for the Study of the Developmental Antecedents of the Five-Factor Model (IDCA-FFM; Kohnstamm, Halverson, Mervielde e Havill, 1998), per indagare e classificare le principali differenze individuali nell’infanzia. L’idea nasceva dalla necessità di colmare un sostanziale vuoto nello studio della personalità, del suo sviluppo e della sua valutazione. Infatti, la ricerca sul temperamento e quella sulla personalità avevano effettivamente  trascurato l’età scolare, pur rappresentando la media e tarda infanzia una fase critica della crescita, per comprendere come dalla matrice temperamentale si possa sviluppare la personalità individuale (Shiner, 1998). Il progetto IDCA-FFM adottò un approccio esplorativo bottom-up, proponendosi di sviluppare innanzi tutto un inventario ampio e rappresentativo delle differenze individuali nell’infanzia e arrivare infine a definire le principali categorie o dimensioni che sinteticamente colgono tali differenze. Migliaia di descrizioni spontanee di caratteristiche distintive di bambini fornite da genitori e insegnanti costituirono il materiale di base della ricerca che, nei diversi paesi coinvolti, fu sistematicamente classificato e selezionato.

L’inventario HiPIC deriva proprio da questo progetto. Un gruppo di ricercatori belgi progressivamente classificarono, selezionarono e rifinirono le descrizioni spontanee di genitori e insegnanti di lingua fiamminga, fino a ottenere uno strumento rappresentativo e snello per la valutazione delle principali caratteristiche di personalità di bambini tra 6 e 12 anni e che può essere somministrato sia a genitori che insegnanti (Mervielde e De Fruyt, 2002; Mervielde, De Fruyt e de Clercq, 2009). L’HiPIC è organizzato gerarchicamente e permette pertanto di definire un profilo di personalità con differenti livelli di generalità. Si compone di 144 affermazioni, 8 per ciascuno dei 18 facet o componenti di medio-livello, a loro volta raggruppabili in 5 dimensioni generali sovra-ordinate: Estroversione, dominio rispetto al quale i bambini si distinguono  nella qualità dell’interazione sociale in termini di frequenza e intensità dei livelli di affettività positiva e di energia ed esuberanza; Benevolenza,  dimensione legata anch’essa all’interazione sociale che caratterizza bambini pronti ad aiutare e tenere conto degli altri piuttosto che mettere al centro se stessi, a evitare la competizione e la prepotenza per affermare se stessi, bambini capaci di riconoscere e rispettare le regole; Coscienziosità, che coglie differenze anche proattive tra i bambini rispetto alla capacità di concentrazione e di sistematicità, perseveranza verso un obiettivo e motivazione alla riuscita nelle attività scolastiche ed extra-scolastiche; Stabilità emotiva, qualità generale, non patologica, che contraddistingue i bambini per la diversa inclinazione a sentirsi preoccupati, in ansia, scoraggiati di fronte alle difficoltà o insicuri rispetto alle loro capacità; Immaginazione, dimensione debolmente correlata al QI, coglie piuttosto differenze tra i bambini rispetto alla loro tendenza generale a provare interesse  e curiosità verso ciò che per loro è nuovo, che si mostrano capaci di esprimere i loro pensieri e provano piacere ad apprendere piuttosto che preferire compiti già ben strutturati e semplici nell’esecuzione. Benché il profilo possa essere sinteticamente definito attraverso i cinque macro-domini, ciascun facet è in grado di fornire informazione unica rispetto alle dimensioni generali.

L’inventario HiPIC ha solide proprietà psicometriche e in questi ultimi anni è stato ampiamente utilizzato nella ricerca, a livello internazionale, anche in ambito clinico (Mervielde et al., 2009). Molti studi infatti mostrano che specifici profili di personalità definiti con l’HiPIC possono rivelare problemi comportamentali e/o affettivi: profili con punteggi particolarmente bassi di Benevolenza e di Coscienziosità caratterizzano bambini a rischio di problemi di natura esternalizzante, mentre bambini con bassi punteggi di Estroversione e di Stabilità emotiva possono soffrire di disturbi di tipo internalizzante (Achenbach e Rescorla, 2001; Mervielde et al., 2009; Zentner e Shiner, 2012). Da alcuni studi longitudinali è emerso come tali associazioni non siano significative solo quando personalità e difficoltà comportamentali ed emotive vengono valutate simultaneamente, ma anche quando queste vengono misurate attraverso il tempo e cambiamenti nei profili di personalità correlano con cambiamento nei livelli di problemi internalizzanti ed esternalizzanti (De Bolle, Beyers, De Clercq, De Fruyt, 2012). Nell’ambito della psicologia della salute, si è trovato che l’inventario HiPIC riesce a cogliere differenze individuali in bambini che hanno subito incidenti importanti, mostrando come questi presentino maggiori livelli di energia e minori capacità di concentrazione rispetto al campione normativo (Vollrath, Landolt, Ribi, 2003), e in bambini  che affrontano patologie oncologiche, rivelando come la personalità del bambino abbia un impatto significativo sulla qualità della vita che il bambino stesso esperisce in condizioni particolarmente avverse (De Bolle, De Clercq, De Fruyt, e Benoit, 2008).

Anche la traduzione in lingua italiana dell’HiPIC, abbreviata a 108 item, ha solide proprietà psicometriche. I risultati della ricerca attualmente disponibili mostrano che lo strumento è affidabile in termini di coerenza interna e tra valutatori adulti, in particolare le valutazioni di madri e padri sono pressoché intercambiabili; i profili sono relativamente stabili da un anno all’altro, ma vi è spazio per il cambiamento; l’inventario è valido in termini strutturali quando si analizzano sia i dati forniti dai genitori sia quelli dati dagli insegnanti; anche nel campione normativo italiano, bassa Benevolenza e bassa Coscienziosità si associano a maggiori problemi esternalizzanti, mentre bassa Estroversione e bassa Stabilità emotiva a problemi internalizzanti; infine, i risultati disponibili suggeriscono che la valutazione del genitore attraverso l’inventario HiPIC è coerente, almeno parzialmente, con le rappresentazioni che il bambino ha di sé rispetto alle relazioni interpersonali (Di Blas, Grassi, Luccio e Momenté, 2012) e che le descrizioni dei genitori hanno un impatto, attraverso il tempo, sulle rappresentazioni che il bambino sviluppa di se stesso, almeno per alcuni domini, quello della Coscienziosità in particolare (Di Blas e d’Orlando, 2012). In breve, la valutazione della personalità del bambino con l’inventario HiPIC permette di ottenere profili validi e affidabili e di prevedere anche nel tempo un possibile andamento (dis)adattivo del bambino.

Bibliografia

  • Achenbach, T.M. e Rescorla, L.A. (2001). Manual for the ASEBA School-Age Forms & Profiles. Burlington, VT: University of Vermont, Research Center for Children, Youth, & Families.
  • De Bolle, M., Beyers, W., De Clercq, B., De Fruyt, F. (2012). General personality and psychopathology in referred and nonreferred children and adolescents: An investigation of continuity, pathoplasty, and complication models. Journal of Abnormal Psychology, 121, 958-970.
  • De Bolle, M., De Clercq, B., De Fruyt, F., Benoit, Y. (2008). Self- and parental perspectives on quality of life in children with cancer. Journal of Psychosocial Oncology, 26, 35-47.
  • Di Blas, L. e d’Orlando, F. (2012). Assessing personality change in middle childhood from children’s perspective. Contributo presentato su invito al simposio Personality in Childhood and Adolescence: New findings on Structure and Development, R. Shiner e F. Motti-Stefanidi, 16th European Conference on Personality, 10-14 luglio, 2012, Trieste, Italia.
  • Di Blas, L., Grassi, M., Luccio, R. e Momentè, S. (2012). Assessing the interpersonal circumplex model in late childhood: The Interpersonal Behavior Questionnaire for Children. Assessment 19, 421-441.
  • Kohnstamm, G.A., Halverson, C.F. Jr., Mervielde, I. e Havill, V.L. (1998). Parental descriptions of child personality. Developmental antecedents of the Big Five? Mahwah, NJ: Lawrence Erlbaum Associates.
  • Mervielde, I. e De Fruyt, F. (2002). Assessing children’s traits with the Hierarchical Personality Inventory for Children. In B. De Raad e M. Perugini (a cura di), Big Five Assessment. Göttingen, Germany: Hogrefe & Huber Publishers.
  • Mervielde, I., De Fruyt, F., de Clercq, B. (2009). Hierarchical Personality Inventory for Children. Manual. Amsterdam (NL): Hogrefe. (ad. it. a cura di: Di Blas L., d’Orlando F. e Pruneddu A., HiPIC - Hierarchical Personality Inventor for Children. Firenze: Hogrefe Editore).
  • Shiner, R.L. (1998). How shall we speak of children's personalities in middle childhood? A preliminary taxonomy. Psychological Bullettin, 124, 308-332
  • Vollrath,M., Landolt, M.A., Ribi, K. (2003). Personality of children with accident-related injuries. European Journal of Personality, 17, 299-307.
  • Zentner, M. e Shiner, R.L. (2012). Handbook of temperament. New York: Guilford Press.