Esperienze
La scrittura spontanea. Analisi della correlazione tra qualità del grafismo ed espressione scritta
La scrittura spontanea. Analisi della correlazione tra qualità del grafismo ed espressione scritta
Introduzione
L’interesse nei confronti della scrittura è cresciuto dopo aver constatato che gli studi su questo argomento sono scarsi; negli anni, infatti, si è privilegiato dedicare maggiori risorse ai disturbi dell’apprendimento in generale piuttosto che alle singole componenti. In particolare, nell’ambito della scrittura, gli studi compiuti hanno riguardato principalmente la disortografia tralasciando gli aspetti grafo-motori, che pure sono una componente importante dell’attività di scrittura.
Nella pratica clinica, tali problematiche coinvolgono il 2,9% del totale degli alunni (dati MIUR ‒Ufficio statistica, Gli alunni con DSA nell’anno sc. 2016-2017, 2018); oltretutto, un intervento specialistico che agisca direttamente su queste competenze può tradursi in benefici evidenziabili in una migliore qualità di vita scolastica e in una maggiore autostima.
Obiettivi
Lo studio indaga la correlazione tra la leggibilità della grafia e la qualità della produzione spontanea scritta, proponendosi di dimostrare che al migliorare della qualità del grafismo migliori anche la qualità dell’elaborato spontaneo scritto.
La ricerca si è sviluppata prendendo ispirazione dall’articolo Il contributo delle abilità ortografiche e di grafismo alla qualità dei testi scritti da adolescenti (Straccamore, Morelli, Cornoldi, 2017).
Campione
I soggetti selezionati frequentavano tutti dalla quarta classe della scuola primaria alla terza classe della scuola secondaria di I grado, ed avevano un’espressione scritta deficitaria, sia nella produzione che nel grafismo. Il campione considerato nella prima parte è stato di 39 soggetti. Per la seconda parte, si è potuto ampliare il campione a 67 soggetti. La terza e ultima parte comprende un campione di 6 soggetti.
Materiali e metodi
Lo studio è stato suddiviso in tre parti:
- nella prima parte, la produzione spontanea scritta è stata valutata attraverso i parametri quantitativi proposti per la valutazione della scrittura nella prova 3 del test BVSCO-2 (Tressoldi, Cornoldi, Re, 2012), ovvero il totale delle parole, la percentuale di errori ortografici, la percentuale di aggettivi qualificativi, la percentuale di ripetizioni, il numero totale di frasi, la percentuale di subordinate. Successivamente, i risultati sono stati confrontati con quelli del campione di standardizzazione del test e ne sono state evidenziate le differenze;
- nella seconda parte, è stata misurata la correlazione tra:
leggibilità della grafia, valutata secondo la scala di valutazione presentata nei Criteri per la diagnosi di disgrafia: una proposta del gruppo di lavoro AIRIPA (Russo, Tucci, Cornoldi, Tressoldi, Vio, Bilancia, Di Brina, Boreans, Bravars, Zoias, Iozzino), attribuendo un punteggio da 1 a 4 che corrisponde a grafia illeggibile, quasi illeggibile, appena leggibile e leggibile;
utilizzo della punteggiatura o aderenza alla consegna, poiché ritenuti parametri altrettanto fondamentali per una valutazione completa dell’elaborato spontaneo scritto (risultano sul test solo nell’analisi qualitativa), valutati secondo il giudizio adeguato (attribuzione di 4 punti) o non adeguato (attribuzione di 1 punto); - nella terza parte, è stata analizzata la scrittura di alcuni casi clinici, esaminati prima e dopo un periodo di trattamento, attraverso le seguenti componenti:
qualità della grafia, valutata grazie ai parametri presenti all’interno della scala BHK (Di Brina, Rossini, 2010);
produzione spontanea scritta, valutata con i parametri presenti all’interno del test BVSCO-2 (Tressoldi, Cornoldi, Re, 2012).
Risultati
In generale, le prestazioni del campione valutato sono deficitarie rispetto al campione di standardizzazione presente nel test BVSCO-2 (Tressoldi, Cornoldi, Re, 2012). Ci sono però alcuni parametri che non sono risultati carenti, come:
- la percentuale delle subordinate;
- la percentuale delle ripetizioni;
- la percentuale di aggettivi qualificativi.
È stato evidenziato che, nel caso del suddetto campione, la correlazione tra leggibilità della grafia e qualità della produzione spontanea è presente, seppur debole. In alcuni casi è addirittura presente una correlazione inversa, ovvero al migliorare della leggibilità peggiora l’aderenza o l’uso della punteggiatura.
Tre classi su cinque hanno mostrato una correlazione positiva (anche se bassa) tra le variabili leggibilità e punteggiatura.
La correlazione tra le variabili leggibilità e aderenza è stata positiva in tre classi su cinque, ma, anche in questo caso, scarsamente significativa. Il calcolo complessivo dell’indice di Pearson ha mostrato una correlazione del 4% tra queste due variabili.
Anche in tal caso, i risultati sono stati contrastanti, perché in alcune situazioni la grafia risultava migliorata come anche la produzione del testo; in altri casi invece, il trattamento non apportava modifiche nell’esecuzione.

Discussione e conclusioni
Ovviamente, si è ritenuto importante indagare la motivazione di questi risultati. Innanzitutto, nell’elaborazione dello studio sono state evidenziate le seguenti criticità:
- la mancata automatizzazione e il maggior impegno cognitivo richiesto nell’atto di trascrizioneimpediscono di usare con efficienza i processi di pianificazione e revisione;
- il test BVSCO-2 non prevede campioni di standardizzazione o dati normativi per i parametri di punteggiatura e aderenza alla consegna, per questo motivo è impossibile effettuare una valutazione quantitativa di tali aspetti (poiché solo la qualitativa è presente nel test);
- i periodi di trattamento di diversa durataimpediscono un confronto oggettivo dei risultati tra i soggetti del campione;
- i soggetti del campione sono distribuiti in manieranon equilibratanelle diverse classi, questo ha pesato sul calcolo della correlazione tra le variabili;
- eventuali altre carenze (per esempio nell’ortografia) o difficoltà(anche di natura psicologica) possono aver inciso sulla prestazione;
- la scelta del parametro della leggibilità potrebbe essere ritenuta non adeguata: una scrittura disordinata e dal tratto incerto può rimanere nel complesso leggibile e caratterizzarsi piuttosto per un tempo di esecuzione eccessivo (sarebbe interessante considerare in futuro la velocità di esecuzione).
Nonostante negli ultimi anni siano stati fatti numerosi passi avanti nell’approfondimento del mondo della scrittura, restano ancora molti aspetti importanti, legati a questa abilità, che necessitano sicuramente di studi ulteriori.
Queste competenze, infatti, sono coinvolte nella maggior parte delle attività scolastiche, ed è fondamentale continuare le ricerche per poter arrivare alla giusta valutazione del peso che hanno nella vita di ogni studente.
Bibliografia e sitografia
- De Cagno A.G., Riccardi Ripamonti I. e Savelli E. (2013), Intervento logopedico nei DSA, La scrittura, Diagnosi e trattamento secondo le raccomandazioni della Consensus Conference, Erickson.
- Di Brina C., Rossini G. (2010), BHK –Scala per la valutazione della scrittura in età evolutiva. Trento: Erickson.
- MIUR -Ufficio statistica (2018), Gli alunni con DSA nell’anno sc. 2016-2017.
- Neri I., Terribili M. (2013), Nuovi strumenti valutativi per la disgrafia, Workshop AIDEE (www.aidee.it).
- Pratelli M. (1995), Disgrafia e recupero delle difficoltà grafo-motorie. Trento: Erickson.
- Russo M.R., Tucci R., Cornoldi C., Tressoldi P., Vio C., Bilancia G., Di Brina C., Boreans M., Bravars L., Zoias S., Iozzino R., Criteri per la diagnosi di disgrafia: una proposta del gruppo di lavoro AIRIPA.
- Straccamore C., Morelli E. e Cornoldi C. (2017), Il contributo delle abilità ortografiche e di grafismo alla qualità dei testi scritti da adolescenti, Dislessia, vol. 14, n. 2.
- Tressoldi P.E., Cornoldi C., Re A.M. (2012), Batteria per la Valutazione della scrittura e della Competenza Ortografica –2(BVSCO-2). Firenze: Giunti O.S.
- www.labda-spinoff.it/wp-content/uploads/2013/12/Formazione-LabDA_Produzione-del-testo-scritto-2.pdf
- www.labda-spinoff.it/wp-content/uploads/2013/12/La-produzione-del-testo-scritto_i-processi-implicati.pdf