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numero 53 - dicembre 2017

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La batteria SNUP per la valutazione dei prerequisiti dell’apprendimento della matematica

La batteria SNUP per la valutazione dei prerequisiti dell’apprendimento della matematica

Durante la scuola dell’infanzia, i bambini sono esposti a molteplici stimoli, ad esempio nell’ambito linguistico e numerico, e possono già potenziare quei prerequisiti che vanno a favorire il successivo sviluppo degli apprendimenti scolastici. I prerequisiti degli apprendimenti si riferiscono a quell’insieme di competenze che coinvolgono specifiche funzioni cognitive, intrecciate con aspetti attentivi, motori e motivazionali, conosciute per essere alla base della successiva strutturazione delle conoscenze e degli apprendimenti formali. La peculiarità dei processi di apprendimento nella scuola dell’infanzia è che questi emergono e si consolidano attraverso modalità ludiche e legate alle esperienze quotidiane dei bambini (Bonifacci & Tobia, 2017).
Un ambito che da qualche anno attira l’attenzione di insegnanti, clinici e ricercatori, è quello della matematica. In Italia, infatti, si riscontra che circa il 20% degli alunni della scuola primaria mostra difficoltà, più o meno severe, nell’ambito del calcolo (Osservatorio Nazionale sull'Infanzia e sull'Adolescenza), e alla scuola secondaria di II grado, la percentuale di alunni che non hanno competenze matematiche di base adeguate è del 25% (Rapporto OCSE anno 2012). Inoltre, una percentuale relativamente ridotta, ma non trascurabile, di bambini (0,5-1%; Cornoldi e Lucangeli, 2007), presentano un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) a carico della matematica, la Discalculia Evolutiva. Questi dati devono essere oggetto di una riflessione, tenendo in considerazione che queste difficoltà influenzano fortemente il successo scolastico, e possono interferire anche con quello lavorativo.

In linea con queste osservazioni, nel decreto finalizzato alla definizione di “Linee guida per la predisposizione di protocolli regionali per l’individuazione precoce di casi sospetti di DSA” (17 aprile 2013), si esplicita la necessità di implementare progetti per l’individuazione dei fattori di rischio di DSA nella scuola dell’infanzia. In particolare, si sottolinea l’importanza all’interpretazione dei DSA all’interno di una cornice dimensionale, nella quale la presenza di indicatori di rischio deve portare all’implementazione di azioni di potenziamento, ma non all’anticipazione del momento diagnostico. La presenza di indicatori precoci non può, infatti, stabilire con certezza la successiva manifestazione di un DSA. Tutti questi dati suggeriscono che non solo i DSA, ma anche le difficoltà che interessano l’ambito della matematica, dovrebbero essere un target importante di pratiche di prevenzione e identificazione precoce.

Sono due, in particolare, le tipologie di studi che indicano che il periodo della scuola dell’infanzia può essere un buon momento per identificare i bambini con difficoltà: da un lato, le ricerche longitudinali che mostrano quanto i prerequisiti prescolari dell’apprendimento della matematica siano predittivi delle successive abilità aritmetiche e di calcolo (Jordan, Kaplan, Ramineni e Locuniak, 2009), o dello sviluppo di difficoltà e DSA nell’ambito della matematica (Locuniak e Jordan, 2008; Mazzocco e Thompson, 2005); dall’altro, quelle che mostrano l’efficacia di programmi d’intervento precoci nel prevenire tali difficoltà o nell’agire efficacemente sull’impatto che esse possono avere sulle abilità scolastiche ma anche sul benessere dei bambini (Kadosh, Dowker, Heine, Kaufmann e Kucian, 2013). Considerando gli interventi di potenziamento, un aspetto fondamentale è rappresentato dalla fase di valutazione che li precede: l’uso di test standardizzati e oggettivi permette di individuare le aree carenti nel profilo del bambino, e di strutturare quindi dei percorsi di potenziamento mirati.

La batteria SNUP

Da queste riflessioni emerge il bisogno di uno strumento che sia in grado di approfondire, in modo agile e coinvolgente per i bambini, i prerequisiti dell’abilità matematica. La batteria SNUP può essere somministrata a bambini frequentanti dal 2° anno della scuola dell’infanzia all’inizio del 1° anno di scuola primaria. Nello specifico, vengono fornite le norme per bambini da 4;0 a 6;9 anni, suddivise nelle seguenti fasce d’età: 1° fascia, tra 4;0 e 4;5 anni; 2° fascia, tra 4;6 e 4;11 anni; 3° fascia, tra 5;0 e 5;5 anni; 4° fascia, tra 5;6 e 5;11 anni; 5° fascia, ≥ 6;0 anni. Il campione normativo è costituito da 1040 soggetti (538 femmine e 502 maschi), di cui 115 bambini bilingui che hanno appreso l’Italiano come seconda lingua (L2).
La batteria è costituita da 6 prove e richiede un tempo di somministrazione di circa 25-30 minuti. Per ogni prova viene calcolato un punteggio totale, e alcune di esse contengono delle sotto-prove che permettono di calcolare degli indici più specifici. È infine possibile calcolare un punteggio complessivo che rappresenta un indice totale della competenza di pre-matematica. Le prove incluse nella batteria SNUP sono:  

  1. Confronto quantità: vengono presentate delle coppie di insiemi, e il bambino ha l’obiettivo di individuare l’insieme più numeroso tra i due.
  2. Conteggio: valuta la conoscenza che il bambino ha della sequenza numerica verbale da 1 a 20 e del principio di corrispondenza biunivoca.
  3. Linea delle quantità: valuta la precisione della rappresentazione lineare delle quantità in un intervallo 0-10.
  4. Seriazione: valuta la capacità di seriazione di oggetti, utilizzando tre modalità: seriazione con indizi percettivi (oggetti disegnati con misure diverse), inserzione di un oggetto all’interno di una serie già composta, e seriazione di oggetti senza indizi percettivi immediati (oggetti di misure reali diverse, ma disegnati della stessa grandezza).
  5. Conoscenza di cifre: valuta la conoscenza che il bambino ha dei simboli che rappresentano i numeri in codice arabico. È composta da tre sotto-prove che valutano la capacità di (A) riconoscere, (B) leggere ed (C) associare alla quantità corrispondente tali simboli.
  6. Memory: valuta l’abilità di memoria visuo-spaziale di tipo simultaneo.

I punteggi grezzi vengono convertiti, attraverso l’ausilio di apposite tabelle fornite nel manuale, in punti ponderati (M = 10, DS = 3), al fine di permettere una più agevole lettura dei dati e un confronto tra le prestazioni nei diversi compiti

Questo strumento è stato pensato per essere utilizzato all’interno di progetti di screening, per l’individuazione dei fattori di rischio per lo sviluppo di difficoltà e disturbi nell’ambito dell’apprendimento della matematica. Può essere anche utilizzato, sempre nel contesto scolastico, per la valutazione all’interno del gruppo classe dei prerequisiti dell’apprendimento della matematica, al fine di guidare la progettazione di percorsi di potenziamento. Infine, può essere utile in setting clinici nei quali vi sia la necessità di una valutazione articolata, ma al tempo stesso agile e veloce, degli indicatori di qualità dello sviluppo della pre-matematica.
Nell’ambito scolastico, la batteria SNUP può essere anche somministrata da insegnanti appositamente formati; in particolare si suggerisce l’utilizzo da parte di insegnanti incaricati per le funzioni strumentali e che operino all’interno di progetti inerenti promossi dalla scuola.

Uno dei princìpi che ha guidato la costruzione della batteria SNUP, è quello di proporre al bambino delle prove che siano ecologiche, coinvolgenti e giocose, pur permettendo una valutazione rigorosa della gamma di competenze sopra menzionate. Le prove, costruite attraverso disegni originali (es. Figura 1), vengono presentate al bambino utilizzando un personaggio conduttore, il draghetto SNUP, che permette la creazione di un filo narrativo alla somministrazione delle prove, contribuendo a creare un’atmosfera di tipo ludico. Questo aiuta a far sentire il bambino in una situazione di tranquillità durante la somministrazione.

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Figura 1 – Esempi di disegni utilizzati nella batteria SNUP

Un’altra caratteristica importante di questo strumento, è che esso è fortemente orientato all’intervento. I risultati ottenuti dai bambini alle prove della batteria SNUP possono essere considerati come un punto di partenza per la progettazione di percorsi di potenziamento dei prerequisiti della matematica. La costruzione del profilo e l’analisi dell’andamento alle diverse prove permette infatti di individuare, sia a livello individuale che a livello di gruppo classe, le aree di debolezza, e di proporre quindi un intervento mirato. Tale intervento può fungere da “buona didattica per tutti”, oppure essere organizzato in laboratori per bambini con delle cadute nell’area della pre-matematica. Entrambe queste tipologie di interventi possono influire positivamente sulle traiettorie evolutive dei bambini, fornendo degli strumenti preziosi per la costruzione degli apprendimenti formali.

Bibliografia

  • Bonifacci, P., & Tobia, V. (2017). Apprendere nella scuola dell’infanzia. Lo sviluppo dei prerequisiti. Roma: Carocci Editore.
  • Cornoldi, C., & Lucangeli, D. (2007). I disturbi del calcolo. In C. Cornoldi (a cura di), Difficoltà e Disturbi dell’Apprendimento. Bologna: Il Mulino.
  • Kadosh, R.C., Dowker, A., Heine, A., Kaufmann, L., & Kucian, K. (2013). Interventions for improving numerical abilities: Present and future. Trends in Neuroscience and Education, 2(2), 85-93.
  • Jordan, N.C., Kaplan, D., Ramineni, C., & Locuniak, M.N. (2009). Early math matters: Kindergarten number competence and later mathematics outcomes. Developmental Psychology, 45, 850-867.
  • Locuniak, M.N., & Jordan, N.C. (2008). Using kindergarten number sense to predict calculation fluency in second grade. Journal of Learning Disabilities, 41(5), 451-459.
  • Mazzocco, M.M., & Thompson, R.E. (2005). Kindergarten predictors of math learning disability. Learning Disabilities Research and Practice, 20(3), 142-155.