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numero 52 - novembre 2017

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L'intervista

Intervista a Daniele Berto

Intervista a Daniele Berto

Nelle prossime settimane uscirà il primo titolo di una nuova collana di volumi Hogrefe, pensati per professionisti e studenti di psicologia, dal titolo 100 domande. Ne è curatore Daniele Berto, al quale chiediamo di illustrarcela.

1. Dott. Berto, ecco "10 domande sulle 100 domande”. La prima: come le è venuta l’idea di questa collana? Perché 100 domande?

R. L’idea di una serie di libri che si sviluppano, non in capitoli, ma in singole domande, è nata dall’osservazione che, durante le lezioni all’università, nel corso dei tirocini di specializzandi e tirocinanti presso il servizio in cui lavoro, moltissime volte mi vengono poste domande su argomenti molto specifici, domande la cui caratteristica principale è di avere una valenza pratica piuttosto che una necessità teorica e che, nella maggior parte dei casi, le risposte possibili sono difficilmente reperibili sui manuali classici.
Questa situazione fa pensare alla ricerca di strumenti di “psicologia pratica” che non vadano a contrapporsi alla psicologia teorica, accademica o manualistica, ma che vada ad integrarsi con esse attraverso l’indicazione di aspetti pratici, operativi di immediata applicabilità e rispondenti a piccoli-grandi dubbi nel momento in cui si vanno ad operare.
Ecco allora l’idea di una collana, che ho voluto si definisse così per come si propone, cioè di psicologia pratica.
Il numero 100 è un numero simbolico; infatti, non sempre, e non tutti i libri avranno 100 domande e 100 risposte. 100 domande sta a significare tutte le domande che “abbiamo in mente” e sta ad indicare il più ampio ventaglio delle domande possibili sull’argomento. Inoltre, ho sempre considerato che “non esistono domande stupide”, ma ogni domanda rappresenta un dubbio, una curiosità, una necessità di apprendimento e, pertanto, merita il rispetto espresso attraverso semplici risposte.
Tutti i libri saranno divisi in domande, e non in capitoli, perché le domande solitamente indicano un problema o una necessità di approfondimento molto specifico espresso in poche parole. Anche le risposte saranno espresse con poche, chiare e pratiche indicazioni.

2. A chi si rivolge la collana?

R. Apparentemente la collana è rivolta a studenti e a giovani professionisti che vogliono completare la loro formazione con delle procedure, consolidandola con certezze operative.
In realtà, anche molti professionisti, che da tempo lavorano nell’ambito della psicologia, esprimono dei dubbi e delle perplessità attraverso, appunto, delle domande, le cui risposte non sono facilmente reperibili nella corrente manualistica. Dare una risposta semplice ed operativa a domande apparentemente semplici (ma complesse in ciò che le sottende), ha reso altrettanto complessa la stesura di ciascun libro di questa collana.
La collana, in definitiva, è rivolta a psicologi, specializzandi in psicoterapia, psichiatri, neuropsichiatri infantili ma anche a tutti coloro che nell’ambito delle scienze psicologiche vogliono avvicinarsi a uno specifico tema, oppure approfondirlo attraverso la lettura delle risposte dei singoli autori.

3. Qual è la struttura dei singoli volumi che compongono la collana?

R. È molto semplice nella sua articolazione generale. Ogni volume sarà composto da circa un centinaio di domande raccolte dagli autori sulla base della loro esperienza didattica. A loro volta le domande potranno essere divise in sezioni: domande di carattere introduttivo e definitorio, nonché di inquadramento generale; domande operative e riferite a specifiche situazioni pratiche.
Nel corso del testo potranno essere evidenziati degli esempi presi da casistica reale. Un elemento caratterizzante è dato da specifici collegamenti e/o rimandi ad altre domande presenti nel libro e che possono completare la risposta. Saranno presenti, infine, delle icone che rimandano a filmati oppure ad un glossario (quando presente).
I libri avranno una struttura sia fisica (il formato è tascabile: 13,50x21 cm) sia organizzativa che permette una facile e veloce consultazione.

4. Ci può anticipare i primi titoli degli autori e gli autori?

R. Abbiamo scelto i primi titoli sulla base di alcuni degli argomenti che più frequentemente vengono richiesti dai giovani colleghi ai loro supervisori o docenti.
Ecco allora che il primo volume è dedicato al colloquio clinico, scritto da Roberto Anchisi, seguito da 100 domande sulla valutazione del minore vittima di maltrattamenti e abuso di Giovanni Camerini. Tra gli autori che hanno accettato di collaborare e che stanno preparando le loro “domande e risposte” vi sono inoltre Margherita Lang (assessment psicodiagnostico), Isabel Fernandez (EMDR), Fabio Celi (psicoterapia in età evolutiva), Ezio Sanavio (attacchi di panico), Elena Berselli (raccolta dei dati bio-psico-sociali). Altri autori stanno scrivendo su argomenti altrettanto interessanti e di attualità per i quali preferisco non svelare la sorpresa.

5. Come sono stati scelti gli autori?

R. Ho avuto cura di scegliere gli autori che avessero una grande esperienza nell’ambito di tre diversi contesti: l’approccio al paziente/utente, la didattica, gli anni di esperienza.
Nel panorama dei possibili autori italiani non è stato facile ritrovare in un’unica persona queste tre caratteristiche contemporaneamente. Alla fine, gli autori contattati non solo hanno risposto positivamente alla proposta di raccogliere e rispondere a 100 domande su argomenti specifici, ma hanno dimostrato entusiasmo sul nuovo format, che introduce concretamente in Italia, per la prima volta, il concetto, a me caro e più volte espresso, di psicologia pratica.

6. Che tipo di linguaggio è utilizzato?

R. Partendo dalla considerazione che ogni autore che ha accettato di collaborare alla collana ha un proprio stile personale di esposizione e per il quale è riconoscibile e apprezzato, ho voluto rispettare lo stile espositivo dei singoli autori, fermo restando l’impostazione generale della collana. Vi sono pertanto autori le cui risposte si leggono tutte d’un fiato, quasi come la lettura di un racconto ed altri, invece, la cui chiarezza tecnica diventa fonte di sicurezza di operativa.
Tutti i libri sono improntati sul rigore scientifico e sulle ultime conoscenze in materia indipendentemente dal linguaggio utilizzato.

7. Come è stata accolta la sua proposta dagli autori che ha contattato?

R. Come ho già accennato, la risposta è stata entusiastica e tale che alcuni autori hanno suggerito ulteriori argomenti per altri colleghi o addirittura di proporsi per nuovi titoli con l’intento di spalmare su 100 domande altri temi a loro cari.
Devo dire che questa collana ha entusiasmato anche il sottoscritto in qualità di curatore, sia per la possibilità di contattare e discutere con autorevoli professionisti e specialisti sui temi trattati, sia per la possibilità che mi ha dato Hogrefe: rendere “facili” a tutti i colleghi argomenti che magari potrebbero sembrare “difficili”, offrendo un servizio a questa nuova corrente di psicologia pratica, cui bisogna tutti noi contribuire a dar corso. Una psicologia che guardi non solo agli aspetti teorico-applicativi, ma che venga esercitata con i piedi… per terra, cioè, appunto, con un atteggiamento congiunto di scientificità e di concretezza.  

8. Cosa offrono, questi libri, di più rispetto a un manuale classico?

R. La collana non vuole certamente sostituire i manuali classici sull’argomento, né rappresenta una forma minimalistica degli stessi. Più concretamente si presenta come uno strumento per risposte veloci a temi concreti per le quali diversamente sarebbe necessario un impegno di studio e di tempo molto ampio di uno o più manuali sul tema. Si tratta quindi di libri che sono un naturale completamento alla manualistica e che possono velocizzare le decisioni pratiche in ambito operativo.

9. Per quali motivi volumi della collana 100 domande dovrebbero trovarsi negli studi di psicologi e psicoterapeuti?

R. La puntuale, operativa focalizzazione sui singoli temi ne fa un naturale arricchimento dei testi o manuali sugli stessi temi, sicuramente presenti sugli scaffali dei professionisti, per le ragioni esposte nella domanda precedente (secondo lo stile della collana, dovrei dire: “vedi domanda 8”).

10. Ultima domanda: quando uscirà il primo volume?

R. 100 domande sul colloquio clinico, di Roberto Anchisi e Mia Gambotto Dessy, sarà in libreria dal 15 dicembre.