QI - Questioni e idee in psicologia - Il magazine online di Hogrefe Editore

Qi, il magazine online di Hogrefe Editore.
Ogni mese, cultura, scienza ed aggiornamento
in psicologia.

numero 112 - ottobre 2024

Hogrefe editore
Archivio riviste

L'intervista

Intervista agli autori dell'adattamento italiano delle DABS

Intervista agli autori dell'adattamento italiano delle DABS

Approfondiamo alcuni aspetti delle DABS (Diagnostic Adaptive Behavior Scale) parlandone con gli autori dell'adattaento italiano.

D. Le DABS sono state sviluppate attraverso l'Item Response Theory (IRT): quali sono i principali vantaggi nell'utilizzare un test costruito con l'IRT rispetto ad utilizzare un test costruito con la Teoria Classica dei Test (TCT)? 

R. Sia la versione originale statunitense che l’adattamento italiano delle DABS sono state sviluppate con modelli dell’IRT, e in particolare con il modello Samejima Graded Response. Vari sono stati i vantaggi.
Innanzitutto, individui che conseguono il medesimo punteggio grezzo al test ma che hanno punteggi diversi ai singoli item non hanno necessariamente lo stesso punteggio ponderato IRT. Questo perché il modello IRT Samejima Graded Response presenta per ciascun item un parametro di discriminatività. Tale parametro esprime l’efficacia con cui ciascun item discrimina tra individui con diverso livello di tratto latente misurato, ossia per le DABS il livello di comportamento adattivo degli individui. In tale modo, le DABS, diversamente dai test costruiti con la TCT, permettono di differenziare due individui con il medesimo punteggio totale ma pattern di risposte diverse agli item. In altre parole, i punteggi IRT sono calcolati a partire dai punteggi assegnati ai singoli item e non dal punteggio grezzo totale. Le DABS consentono di conseguire un punteggio più preciso e informativo del tratto latente rispetto a scale di comportamento adattivo basate sulla TCT.
Inoltre, diversamente dalla TCT, l’IRT non assume che il test fornisca punteggi ugualmente precisi per tutti gli individui valutati. Di conseguenza l’errore standard di misura utilizzato per definire l’intervallo di confidenza del punteggio ponderato in cui vi è il punteggio vero (data una certa probabilità di errore) può differire da un individuo all’altro e non essere costante per tutti gli individui del medesimo gruppo normativo.
Le risposte “nessun punteggio” possono essere assegnate a tutti gli item per i quali queste risultano essere le risposte più appropriate e questo non ha effetti negativi sul calcolo del punteggio totale di scala. Semplicemente, l’errore standard del punteggio e il corrispondente intervallo di confidenza aumentano, e di conseguenza diminuisce la precisione del punteggio. In ogni caso, diversamente dalle scale basate sulla TCT, un punteggio totale di scala è sempre conseguibile anche in presenza di varie risposte “nessun punteggio.”

D. Quali sono i motivi per i quali è stato scelto di sviluppare le DABS con l'IRT?

R. Oltre ai vantaggi sopra enunciati, un motivo importante per aver scelto di sviluppare e adattare le DABS con l’IRT è la possibilità di valutare con precisione il livello di informazione che le scale forniscono in prossimità del cut-off di 2 deviazioni standard inferiore al punteggio medio della popolazione generale, necessario per la diagnosi del disturbo di disabilità intellettiva.
Un problema associato alla misurazione in presenza di disabilità intellettiva è che, quando si lavora con test basati su norme conseguite con la TCT, i punteggi degli individui con disabilità intellettiva possono essere molto bassi, estremi sinistri nella curva normale, e spesso minori del valore minimo per il quale esistono punteggi ponderati oppure associati ad un medesimo punteggio ponderato. Solitamente, inoltre, un test è poco preciso in corrispondenza dei punteggi bassi. Con l’IRT è stato possibile valutare il livello di precisione delle DABS anche in corrispondenza dei punteggi bassi, in particolare i punteggi in prossimità del cut-off di 2 deviazioni standard, e nel suo sviluppo sono stati conservati solo gli item che erano risultati adeguatamente precisi in corrispondenza di tale cut-off.

D. Quali vantaggi offrono le DABS rispetto ad altre scale di comportamento adattivo attualmente in commercio?

R. Le DABS sono composte in totale da 75 item (25 item per ciascuno dei domini di comportamento adattivo: abilità concettuali, abilità sociali e abilità pratiche). Pur essendo più brevi rispetto ad altri strumenti in commercio, studi hanno rilevato che sia per la versione statunitense che per quella italiana vi sono evidenze di elevate sensibilità e specificità per l’identificazione di individui con disturbo di disabilità intellettiva (Balboni et al., 2014, 2022).
Le DABS sono maggiormente discriminative delle abilità adattive, soprattutto quelle di livello inferiore. Infatti, con la loro scala di risposta, consentono anche di distinguere una situazione in cui un individuo non svolge l’attività descritta, anche se aiutato o se gli viene ricordato, dalla situazione in cui svolge l’attività descritta solo se aiutato o se gli viene ricordato. Tale distinzione non è possibile con altre scale esistenti in commercio.
Le DABS si caratterizzano per una recente standardizzazione con un gruppo normativo che ben rappresenta la popolazione generale italiana di individui dai 4 ai 21 anni di età per caratteristiche quali età, genere, percentuale di individui con disabilità intellettiva.
Infine, le DABS forniscono un report dei risultati con relativa interpretazione. In tale report vi è un messaggio di allerta che avvisa l’esaminatore nel caso in cui l’intervallo di confidenza sia in disaccordo rispetto alle conclusioni che si trarrebbero considerando il solo punteggio ponderato in merito alla presenza o meno delle significative limitazioni necessarie per la diagnosi di disabilità intellettiva.

D. Nel manuale non sono presenti le tabelle di conversione dei punteggi grezzi in punteggi normativi. Dal momento che siamo abituati a vedere sempre queste tabelle nelle appendici dei manuali, ci potete spiegare il motivo di questa scelta?

R. Se si volessero fare delle tavole che consentano la conversione dei possibili punteggi IRT in punteggi ponderati con, ad esempio, media pari a 100 e deviazione standard pari a 15 sarebbe necessario disporre, per ogni gruppo normativo, di tante righe quanti sono i possibili pattern di risposta diversi ai 25 item (di ciascuna scala Abilità Concettuali, Abilità Sociali e Abilità Pratiche), ognuno dei quali può essere associato a un diverso punteggio IRT. La situazione si complica ulteriormente qualora venga assegnata la risposta Nessun Punteggio (NP) che contribuisce ad accrescere ulteriormente il numero di possibili pattern di risposta.
Nella pratica, i punteggi IRT si calcolano usando un software perché il calcolo manuale sarebbe troppo complesso e lungo. I manuali delle DABS versione statunitense e dell’adattamento italiano forniscono comunque le stime dei parametri relativi ai singoli item, medie e deviazioni standard dei punteggi IRT del gruppo normativo, e le equazioni necessarie per calcolare, a partire dal pattern di risposta di un singolo individuo, i suoi punteggi IRT e i corrispondenti punteggi ponderati con media 100 e deviazione standard 15 che esprimono il confronto con il corrispondente gruppo normativo di pari età cronologica.

Bibliografia 

  • Balboni, G., Bacherini, A., Anselmi, P., Brovedani, P., Buono, S., Micheletti, S., Robusto, E., & Tassé, M. J. (2022). Italian Diagnostic Adaptive Behavior Scale: Reliability and diagnostic accuracy compared with the Vineland-II. Research in Developmental Disabilities, 123, 1-11, 104185. 
  • Balboni, G., Tassé, M. J., Schalock, R. L., Borthwick-Duffy, S. A., Spreat, S., Thissen, D. M., Widaman, K. F., Zhang, D., & Navas, P. (2014). The Diagnostic Adaptive Behavior Scale: Evaluating its diagnostic sensitivity and specificity. Research in Developmental Disabilities, 35(11), 2884–2893.