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numero 83 - dicembre 2020

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I nostri test

Intelligence and Development Scales - 2nd edition (IDS-2)

Intelligence and Development Scales - 2nd edition (IDS-2)

Caratteristiche dello strumento 

Le Intelligence and Development Scales (IDS) giungono alla loro seconda versione, permettendo di valutare il profilo cognitivo ed evolutivo di bambini e ragazzi dai 5 ai 20 anni di età: IDS-2 - Intelligence and Development Scales for Children and Adolescents. Oltre all’estensione della fascia d’età, nelle IDS-2 sono state inserite delle sottoscale per la valutazione delle Funzioni Esecutive e dellaPropensione all’impegno
In questo modo, le IDS-2 si inseriscono nel panorama testologico italiano come il primo strumento attraverso cui ottenere una valutazione globale del funzionamento di bambini e adolescenti 
In particolare, le IDS-2, in corso di validazione in 12 lingue, permettono di identificare punti di forza e aree critiche attraverso la misurazione delle prestazioni di bambini e adolescenti in 6 principali aree funzionali quali l’Intelligenza, le Funzioni Esecutive, le Abilità psico-motorie, le Competenze scolastiche, le Competenze socio-emozionali e la Propensione all’impegno. La struttura modulare delle IDS-2 permette, inoltre, di utilizzare le singole aree funzionali in maniera indipendente le une dalle altre; in questo modo è possibile personalizzare la valutazione sulla base delle caratteristiche, del problema e della situazione di partenza del partecipante/ paziente. 

Applicazioni

Le scale IDS-2 possono essere utilizzate in ambito educativo-scolastico e clinico consentendo di identificare eventuali alterazioni dello sviluppo.
In particolare, le IDS-2 permettono di individuare i punti di forza e le aree critiche di bambini e ragazzi divenendo utili non solo nell’identificare l’abilità innata, ma anche nella diagnosi di disturbi dell’apprendimento o difficoltà socio-emozionali, nonché per la pianificazione di interventi per i disturbi comportamentali. 
La presenza di due distinte parti (analoghe e complementari) per la valutazione dell’area funzionale dell’Intelligenza, inoltre, consente di programmare dei follow up anche a distanza di poco tempo. 
Le IDS-2 rappresentano uno strumento utile anche nella ricerca scientifica, grazie alla relativa rapidità di somministrazione a fronte di una valutazione completa del profilo di funzionamento. 

Il modello teorico

Alla base della costruzione delle scale IDS-2 vi è la necessità di sviluppare uno strumento in grado di considerare il bambino o l’adolescente in maniera integrata e, per fare ciò, si rende indispensabile combinare la valutazione di diverse aree funzionali. 
In particolare, la parte relativa all’Intelligenza è stata sviluppata partendo dalla struttura fattoriale della teoria Cattell-Horn-Carroll (CHC), che rappresenta ad oggi la teoria dell’intelligenza più completa e supportata a livello empirico (McGrew, 2005). È proprio sulla base della teoria CHC che sono stati selezionati i fattori di intelligenza delle IDS-2, ossia l’elaborazione visiva, la velocità di elaborazione, la memoria fonologica a breve termine, la memoria visuo-spaziale a breve termine, la memoria a lungo termine, il ragionamento concettuale e il ragionamento verbale. Con l’intenzione di escludere dalla valutazione dell’intelligenza delle IDS-2 aree cognitive di tipo pragmatico che possono essere influenzate da fattori ambientali quali l’apprendimento scolastico e il contesto familiare (Baltes, 1990; Hagmann-von Arx, Petermann e Grob, 2013), nelle IDS-2 i fattori CHC della percezione uditiva, nonché quelli delle abilità di lettura e scrittura e del ragionamento matematico, vengono valutati nell’ambito delle Competenze scolastiche, ossia delle Funzioni dello sviluppo generale. 
Inoltre, nonostante l’intelligenza rappresenti uno dei migliori predittori del rendimento scolastico, ci sono altri fattori rilevanti per il successo scolastico che vengono valutati nelle IDS-2:

  • Le funzioni esecutive rivestono un ruolo di rilievo per il successo scolastico (Titz & Karbach, 2014) dal momento che permettono di controllare e orientare il proprio comportamento in funzione di un obiettivo (Drechsler, 2007). Attraverso le IDS-2 è possibile valutare tre principali meccanismi, distinti ma correlati: l’inibizione, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva che rappresentano la base per lo sviluppo di funzioni di ordine superiore quali il problem solving e la capacità di pianificazione(Diamond, 2013). 
  • Le competenze socio-emozionali sembrano essere legate non solo al benessere, ma anche al rendimento scolastico (Denham et al., 2009; Garner, 2010). Per questo motivo nelle IDS-2 sono previste delle prove per valutare le competenze sociali e quelle emozionali, definite rispettivamente in termini di efficacia delle interazioni e di abilità nel riconoscere, comprendere e regolare le proprie e le altrui emozioni. Una regolazione emotiva adattiva, infatti, permetterebbe di controllare meglio il proprio stato emotivo evitando di farsi distrarre da esso. Ciò sembrerebbe avere una ricaduta positiva sulla capacità di focalizzare adeguatamente l’attenzione e sulle funzioni cognitive, e, di conseguenza, sulla prestazione scolastica.
  • Le abilità cognitive sembrano essere correlate anche con le abilità psico-motorie (Ahnert, Bös & Schneider, 2003; Cameron et al., 2012; Piek, Dawson, Smith & Gasson, 2008), per tale ragione nelle IDS-2 vengono misurate le abilità e le capacità motorie attraverso tre sottoscale che valutano in maniera specifica le abilità grosso-motoriefino-motorie visuo-motorie. Per ognuna di queste sottoscale sono stati introdotti, nella nuova edizione delle scale IDS, dei punteggi differenziati per gli aspetti qualitativi e quantitativi. 
  • Con l’inserimento dell’area funzionale della Propensione all’impegno è possibile valutare sia la Coscienziosità, che la Motivazione alla riuscita di bambini e ragazzi dai 10 ai 20 anni. Entrambi questi aspetti sembrano essere rilevanti per il successo scolastico e lavorativo (Steinmayr & Spinath, 2007) in quanto si associano da un lato all’accuratezza, all’affidabilità e alla forza di volontà (Ostendorf & Angleitner, 2004; Sackett & Walmsley, 2014), e dall’altro rappresentano la perseveranza e l’impegno con cui si perseguono obiettivi importanti (Robbins et al., 2004). 

Il tempo necessario per somministrare le IDS-2 in maniera completa varia in base all’età e alla prestazione del bambino o del ragazzo che si sta valutando, ma anche in funzione dell’esperienza del somministratore; nonostante ciò, in genere, sono sufficienti mediamente 2-4 ore per ottenere una valutazione completa del profilo di funzionamento globale. 

La struttura del test

Le IDS-2 si strutturano in 30 subtest che valutano le Funzioni Cognitive, divise in Intelligenza e Funzioni Esecutive, e le Funzioni delle Sviluppo generale, divise in Competenze scolastiche, Abilità psico-motorie, Competenze socio-emozionale e Propensione all’impegno
Nell’area delle Funzioni Cognitive, è possibile effettuare diverse valutazioni dell’Intelligenza, in base alle specifiche esigenze: dalla somministrazione di una combinazione di subtest, infatti, si può ottenere un QI di screening (subtest Completare Matrici Nominare Categorie), un QI generale (7 subtest della parte 1) o un QI approfondito (14 subtest delle parti 1 e 2). Inoltre, avere due prove analoghe in grado di valutare il medesimo fattore CHC, permette di calcolare 7 fattori di intelligenza in maniera più accurata. 
Gli item dei singoli subtest sono organizzati in un ordine di difficoltà crescente, in modo da riflettere il fisiologico incremento delle capacità mentali. Per tale ragione, i compiti proposti hanno generalmente una regola di arresto, che richiede l’interruzione della prova dopo un certo numero di errori. Inoltre, molti dei compiti proposti hanno un punto di inizio determinato sulla base dell’età del partecipante; per coloro che non riescono a completare la prova iniziale per la fascia d’età di appartenenza è prevista l’applicazione della regola di inversione. 
Per le Funzioni Esecutive, sono previste quattro prove per misurare la flessibilità cognitiva (Nominare parole; Attenzione divisa), l’inibizione (Denominare i colori degli animali) e la pianificazione (Muoversi lungo un percorso). Le prove di Memoria Fonologica a Breve Termine e di Memoria Visuo-spaziale a Breve Termineforniscono una misura dell’area funzionale dell’intelligenza, tuttavia, coinvolgendo anche la memoria di lavoro, possono essere interpretate nel contesto dello sviluppo esecutivo. 
Per la somministrazione del test è indispensabile utilizzare alcuni materiali, che devono essere organizzati prima che la valutazione abbia inizio. 
Di seguito, vengono riportate sinteticamente le prove proposte nelle IDS-2 per la valutazione delle Funzioni Cognitive. 

IDS-2 Intelligenza.png

IDS-2 FE.jpg

Per le Funzioni dello Sviluppo Generale, alcune prove vengono somministrate solo in particolari fasce d’età: il subtest Abilità grosso-motorie viene somministrato solo tra i 5 e i 10 anni, poiché per la valutazione di tali abilità negli adolescenti sarebbe necessario più spazio; allo stesso modo, il subtest Riconoscimento Emotivorappresenta un’abilità di base all’interno della più ampie competenze socio-emozionali, pertanto viene somministrato solo ai bambini tra i 5 e i 10 anni.  Anche il subtest Competenze linguistiche, che pone l’attenzione sulla consapevolezza fonologica e sulla comprensione/produzione di linguaggio, viene somministrato solo fino ai 10 anni. 
D’altro canto, le abilità della letto-scrittura (subtest Lettura e Ortografia) vengono somministrati solo a partire dai 7 anni, mentre i subtest per la valutazione della Propensione all’impegno vengono somministrati a partire dai 10 anni. 
Di seguito è riportata una breve descrizione delle prove previste per ogni area delle Funzioni dello sviluppo generale. 

IDS-2 Sviluppo generale.jpg

Per le IDS-2, infine, è previsto lo scoring online attraverso la piattaforma Hogrefe Testsystem 5 (HTS 5) per facilitare l’elaborazione dei dati e generare così un report interpretativo. Inoltre, attraverso la piattaforma è possibile svolgere la somministrazione delle IDS-2 online e, quindi, a distanza; in questo caso nel report è possibile riportare anche il tempo di latenza alla risposta consentendo di ottenere una valutazione quantitativa del processo di riposta ai vari subtest. La possibilità di accedere a un database globale risulta poi particolarmente utile nella ricerca scientifica sulle tappe evolutive. 

Bibliografia

  • Ahnert, J., Bös, K., & Schneider, W. (2003). Motorische und kognitive Entwicklung im Vorschul- und Schulalter: Befunde der Münchner Längsschnittstudie LOGIK [Motor and cognitive development in preschool and school years: findings from the Munich longitudinal study LOGIK]. Zeitschrift für Entwicklungspsychologie und Pädagogische Psychologie, 35 (4), 185–199.
  • Cameron, C. E., Brock, L. L., Murrah, W. M., Bell, L. H., Worzalla, S. L., Grissmer, D., & Morrison, F. J. (2012). Fine motor skills and executive function both contribute to kindergarten achievement. Child development83(4), 1229-1244.
  • Denham, S. A., Wyatt, T. M., Bassett, H. H., Echeverria, D., & Knox, S. S. (2009). Assessing social-emotional development in children from a longitudinal perspective. Journal of Epidemiology & Community Health63(Suppl 1), i37-i52.
  • Diamond, A. (2013). Executive functions. Annual review of psychology64, 135-168.
  • Drechsler, R. (2007). Exekutive funktionen. Zeitschrift für Neuropsychologie18(3), 233-248.
  • Garner, P. W. (2010). Emotional competence and its influences on teaching and learning. Educational Psychology Review22(3), 297-321.
  • McGrew, K. S. (2005). The Cattell-Horn-Carroll theory of cognitive abilities: Past, present, and future. In D. P. Flanagan & P. L. Harrison (Eds.), Contemporary intellectual assessment: Theories, tests, and issues (2nd ed., pp. 136–181). New York, NY: Guilford.
  • Ostendorf, F., & Angleitner, A. (2004). Neo-pi-r: Neo-persönlichkeitsinventar nach costa und mccrae. Hogrefe.
  • Piek, J. P., Dawson, L., Smith, L. M., & Gasson, N. (2008). The role of early fine and gross motor development on later motor and cognitive ability. Human movement science27(5), 668-681.
  • Robbins, S. B., Lauver, K., Le, H., Davis, D., Langley, R., & Carlstrom, A. (2004). Do psychosocial and study skill factors predict college outcomes? A meta-analysis. Psychological bulletin130(2), 261.
  • Sackett, P. R., & Walmsley, P. T. (2014). Which personality attributes are most important in the workplace?. Perspectives on Psychological Science9(5), 538-551.
  • Steinmayr, R., & Spinath, B. (2007). Predicting school achievement from motivation and personality. Zeitschrift für Pädagogische Psychologie21(3/4), 207-216.
  • Titz, C., & Karbach, J. (2014). Working memory and executive functions: effects of training on academic achievement. Psychological research78(6), 852-868.