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numero 5 - febbraio 2013

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Il TNL: Test Neuropsicologico Lessicale per l’età evolutiva

Il TNL: Test Neuropsicologico Lessicale per l’età evolutiva

Il Test Neuropsicologico Lessicale (TNL) è uno strumento diagnostico progettato per valutare le competenze lessicali e le funzioni esecutive linguistiche in età evolutiva. Esamina, infatti, sia la comprensione e la denominazione lessicale che la fluenza verbale nei bambini di età compresa fra i 3 e i 9 anni.

La valutazione dei deficit lessicali costituisce un aspetto cruciale nella diagnostica clinica dei disordini di acquisizione del linguaggio, poiché ogni unità lessicale condensa, all’interno della propria struttura, tutte le componenti del sistema linguistico:

  • la sequenza fonologica (cioè il “suono” della parola),
  • l’organizzazione morfemica,
  • la marcatura della classe sintattica (sostantivo, verbo, ecc.) e infine
  • il nucleo semantico (che specifica il significato della parola). 

Pertanto, in condizioni patologiche, le intersezioni tra lessico e sottocomponenti linguistiche, oltre che tra lessico e sistema concettuale, riverberano i loro effetti non solo sulla costruzione dell’intera facoltà linguistica, ma anche sulle traiettorie dello sviluppo cognitivo. Da ciò deriva la variabilità clinica dei disordini lessicali, che rende la valutazione dei disturbi lessicali particolarmente complessa, ponendo l’esigenza di strumenti diagnostici che consentano di decifrare i meccanismi patogenetici dei deficit lessicali. 

Il Test Neuropsicologico Lessicale (TNL) è uno strumento diagnostico che risponde a tali esigenze, poiché consente di isolare i diversi meccanismi dell’accesso lessicale e il ruolo delle funzioni esecutive verbali in tale processo. Inoltre, il TNL poggia su un rigoroso lavoro di acquisizione dei dati normativi e su un meticoloso studio pilota per la selezione del corpus lessicale. Infine, la rapidità e la semplicità di somministrazione ne fanno uno strumento ideale per l’analisi clinica dei disturbi lessicali. 

La premessa concettuale (e scientifica) su cui si fonda il TNL è che i disturbi lessicali del bambino siano l’espressione clinica di un danno (su base genetica, o acquisito) del sistema nervoso centrale, siano cioè dei disturbi neurocognitivi. Per questa ragione, il manuale del TNL analizza in dettaglio le intersezioni tra l’acquisizione lessicale e le diverse componenti del sistema linguistico, concettuale e neurofunzionale. Lo scopo primario di questa ricognizione è anzitutto quello di fornire all’esaminatore un quadro aggiornato delle conoscenze scientifiche aggiornate sulla struttura del sistema linguistico e sulla reale complessità dei processi di acquisizione. Tuttavia, il nostro auspicio è che la disponibilità di queste conoscenze nell’uso del TNL ponga le premesse per una semeiotica neurolinguistica che non si riduca a una mera quantificazione dell’entità del deficit, ma, pur utilizzando dei parametri normativi per i livelli prestazionali del bambino, consenta al clinico più attento di decifrare i meccanismi patogenetici sottostanti il deficit lessicale.

Conseguenti con tali premesse sono la struttura delle prove e le loro procedure di somministrazione.

Queste premesse indicano con chiarezza che l’obiettivo centrale del TNL è la ricognizione dei meccanismi patogenetici del deficit lessicale perché solo su questa base sarà possibile selezionare un corretto programma di riabilitazione che utilizzi produttivamente la plasticità cerebrale, sollecitando in modo mirato la riorganizzazione neurofunzionale del sistema lessicale (e linguistico) del bambino.

Caratteristiche principali

  • Primo test italiano che include nello stesso strumento sia l’analisi delle competenze lessicali che delle funzioni esecutive verbali;
  • primo test italiano che consente di valutare comparativamente nello stesso bambino la comprensione e la produzione lessicale sia in età prescolare, che in età scolare;
  • primo test Italiano che scompone analiticamente l’accesso automatico al lessico (Denominazione Rapida) dalla ricognizione metacognitiva del lessico (Denominazione Facilitata);
  • valutazione comparata, nello stesso bambino, della Fluenza Fonemica e della Fluenza Semantica in età scolare;
  •  primo test italiano che consente una valutazione della Fluenza Semantica in età prescolare;
  • unica versione per tutte le 12 fasce cronologiche esaminate (con intervalli di 6 mesi) dai 3 ai 9 anni di età;
  • utilizzo per il monitoraggio delle competenze lessicali nei bambini in riabilitazione logopedica;
  • utilizzo per lo screening clinico nei bambini con sospetto di deficit linguistico o cognitivo;
  • utilizzo per indagini epidemiologiche sulla competenza lessicale per l’italiano nei bambini in contesto di bilinguismo (o di multilinguismo). 

Struttura 

Il TNL è composto da due prove lessicali (Comprensione e Denominazione) e da una prova di Fluenza Verbale, che indaga separatamente la fluenza fonemica e quella semantica. 

La prova di Comprensione Lessicale è costituita da 50 item, ciascuno dei quali deve essere selezionato dal bambino tra quattro alternative appartenenti alla medesima classe semantica. La vicinanza semantica delle tre alternative con la figura target nominata dall’esaminatore, rende assai selettivo il processo di selezione del lemma. 

Con la prova di Denominazione Lessicale, costituita anch’essa da 50 item, è possibile separare i processi di accesso automatico al lessico (con la procedura di Denominazione Rapida) da quelli di ricognizione metalinguistica (con la procedura di Denominazione Facilitata) sia fonemica che semantica. Della prima prova si registra il tempo. 

La valutazione della Fluenza Verbale è organizzata in due prove distinte: la prima per l’analisi della Fluenza Semantica e la seconda per l’analisi della Fluenza Fonemica. Per la peculiare traiettoria ontogenetica della due prove, la Fluenza Semantica è valutabile a partire dall’età di 4 anni, mentre per la Fluenza Fonemica a partire dai 6 anni e 7 mesi. Le competenze per l’analisi della struttura fonemica vengono infatti attivate dall’avvio della scolarizzazione. 

Taratura 

Il TNL è stato validato su un campione normativo di 675 bambini, distribuiti in un arco cronologico che si estende dai 3 ai 9 anni, con intervalli normativi di 6 mesi tra una fascia cronologica e l’altra. Inoltre, per circa quattro anni, il TNL è stato sistematicamente utilizzato nel Centro di Neuropsicologia Clinica dell’Università di Parma.

Il valori normativi sono espressi in punti T, così da vagliare con precisione, ma in modo non rigido, l’effettivo scostamento del bambino dai livelli lessicali di normalità. 

Il materiale

La somministrazione delle prove di comprensione e di denominazione lessicale è semplice e agevole poiché ricorre all'uso di figure a colori accattivanti e di immediata decifrabilità. Le peculiari procedure introdotte per la somministrazione della prova di denominazione lessicale permettono inoltre di documentare non solo il livello lessicale, ma anche le procedure di accesso utilizzate dal bambino. Inoltre, le prove di fluenza verbale per l’età prescolare, consentono di valutare gli aspetti metalinguistici connessi alla manipolazione esplicita del lessico.

Utilizzo 

Il TNL è stato progettato per consentire una rapida e affidabile valutazione, quantitativa e qualitativa, delle competenze lessicali del bambino. Per tale ragione, l’utilizzo primario del TNL è in ambito clinico, essendo mirato alla valutazione linguistica di bambini con danni neurologici congeniti o acquisiti, o con disturbi dello sviluppo, seguiti presso strutture cliniche o ambulatoriali. Tuttavia, la possibilità di valutare il lessico e la fluenza verbale in età prescolare estende l’utilizzo del TNL al di fuori e al di là del mero ambito clinico. Le caratteristiche di analiticità e brevità del TNL ne fanno uno strumento ideale per lo screening delle competenze lessicali in età evolutiva; il suo impiego in ambito scolare, infatti, amplia le possibilità di giungere a una diagnosi precoce dei deficit linguistici, prima che essi riescano a stabilizzarsi, producendo effetti negativi non più reversibili nelle successive età scolari. Con un tempestivo intervento riabilitativo, infatti, è possibile incrementare considerevolmente l’efficacia dell’attività riabilitativa, perché essa può trarre vantaggio dalla plasticità cerebrale che rende possibile una profonda riorganizzazione del sistema neurolinguistico del bambino. Per tali ragioni, la disponibilità di uno strumento diagnostico affidabile favorisce concretamente la prevenzione dei disturbi neurocognitivi, consentendo ai pediatri di famiglia e a tutti gli operatori dell’età evolutiva (in ambito clinico e pedagogico) di verificare in modo rapido e agevole lo stato di sviluppo delle competenze linguistiche del bambino.

Infine, il TNL dovrebbe essere utilizzato sistematicamente nei bambini in riabilitazione logopedica poiché esso consente un preciso monitoraggio longitudinale del loro sviluppo lessicale e offre ai terapisti uno strumento per valutare l'efficacia degli interventi svolti.