QI - Questioni e idee in psicologia - Il magazine online di Hogrefe Editore

Qi, il magazine online di Hogrefe Editore.
Ogni mese, cultura, scienza ed aggiornamento
in psicologia.

numero 36 - aprile 2016

Hogrefe editore
Archivio riviste

I nostri test

Il Mini-Mental State Examination 2nd Edition (MMSE-2)

Il Mini-Mental State Examination 2nd Edition (MMSE-2)

La versione originale del Mini-Mental State Examination(MMSE) è stata, negli anni, ampiamente utilizzata per la valutazione cognitiva clinica dello stato mentale in soggetti adulti e anziani. L’MMSE veniva impiegato in contesti diversi come strumento di screening nella valutazione del deterioramento cognitivo, come misura clinica del deterioramento e strumento di monitoraggio dell’evoluzione nel tempo o come strumento di identificazione dei pazienti per trial clinici e farmacologici.
La nuova versione del test presuppone che l’utilizzo dello strumento resti del tutto invariato, ma prevede l’introduzione di alcune modifiche negli item e nella struttura del test, in modo da ottimizzare le informazioni derivate dall’utilizzo e garantire una maggiore accuratezza nella valutazione. 

Il Mini-Mental State Examination 2nd Edition (MMSE-2) è articolato in tre diverse versioni: 

  • Versione breve (MMSE-2:BV)
    Una versione ancora più breve del MMSE che consente una rapida valutazione clinica e una selezione dei soggetti eleggibili negli studi su ampie popolazioni.
  • Versione standard (MMSE-2:SV)
    Una versione equiparabile a quella dell’originale MMSE, che contiene item modificati in modo da ottenere migliori proprietà psicometriche e facilitare la traduzione e l’adattamento ad altre lingue e culture.
  • Versione estesa (MMSE-2:EV)
    Una versione leggermente più lunga rispetto alla precedente, in modo da poter essere più sensibile alla demenza subcorticale e ai cambiamenti associati all’invecchiamento, con un grado di difficoltà sufficiente ad evitare l’effetto tetto. 

Per ciascuna versione del MMSE-2 sono state sviluppate due forme parallele, del tutto equivalenti, al fine di ridurre gli effetti della pratica conseguenti alle valutazioni seriali, condotte su uno stesso paziente mediante lo stesso strumento.

MMSE-2:SV

La versione standard dell’MMSE-2 conserva la struttura e la modalità di calcolo del punteggio della precedente versione, seppure prevede una sostituzione degli item che risultavano essere problematici.
Di seguito viene illustrata la struttura del test e le principali variazioni apportate.

Immagine 1.jpg
 La versione standard dell’MMSE-2 si compone di 11 subtest e consente di ottenere un punteggio grezzo compreso nel range 0-30. Questo fa sì che i punteggi ottenuti con la versione originale dell’MMSE siano comparabili a quelli ottenuti dalla somministrazione dell’MMSE-2:SV.

MMSE-2:BV

Il MMSE-2:BV si presta ad essere utilizzato nelle situazioni cliniche e di ricerca che richiedono un rapido screening del funzionamento cognitivo.
Si compone di quattro dei subtest della versione standard: 

  • Registrazione
  • Orientamento temporale
  • Orientamento nello spazio
  • Rievocazione 

La scelta di queste prove si basa su una rassegna di letteratura, sul loro impiego nella versione originale dell’MMSE e sulla loro sensibilità nel rilevare la demenza.
Il punteggio grezzo ottenibile dalla versione breve dell’MMSE-2 va da 0 a 16.

MMSE-2:EV

Il MMSE-2:EV presenta una maggiore utilità clinica rispetto all’MMSE originale, in quanto innalza la soglia di difficoltà del test, aumenta il range dei punteggi grezzi e migliora la sensibilità dello strumento per lo screening dei soggetti con deterioramento cognitivo meno grave, ad esempio con demenza subcorticale e deterioramento cognitivo lieve. Somministrabile in circa 20 minuti, il MMSE-2:EV comprende tutte le prove del MMSE-2:SV, e aggiunge a queste due prove nuove:

Immagine 2.jpg
 Le due prove nuove permettono di ottenere un punteggio massimo di 60, per cui il totale di punteggio grezzo ottenibile dalla somministrazione del MMSE-2:EV copre un range da 0 a 90 punti.

Uso clinico dell’MMSE-2

Le tre versioni del MMSE-2 variano per durata di somministrazione. Spetta all’esaminatore valutare quale delle tre versioni utilizzare e se far seguire a questa eventuali approfondimenti, in base alle specifiche caratteristiche del paziente e alla finalità per cui viene condotto l’assessment.
Il MMSE-2:BV è particolarmente indicato per lo screening di ampie popolazioni e, nella pratica clinica, per lo screening di singoli soggetti che non sono stati segnalati per disturbi cognitivi. Tuttavia, se i punteggi ottenuti dalla valutazione risultano inferiori al range normale o se il soggetto è stato segnalato per problemi di memoria, andrebbe considerata l’opportunità di eseguire un’ulteriore valutazione con il MMSE-2:SV.
Si consiglia di somministrare prima il MMSE-2:SV piuttosto che l’MMSE-2:BV, ai soggetti che sono segnalati per deterioramento cognitivo o che, alle domande riguardanti la loro memoria, rispondono che non è più buona come un tempo. Tuttavia, nel caso di pazienti con un buon livello di istruzione, si può passare direttamente alla somministrazione dell’MMSE-2:EV per evitare l’effetto tetto.

 

Estratto dal manuale italiano dell’MMSE-2.