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numero 79 - luglio 2020

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Il Family System Test: uno strumento per lo studio e la valutazione delle relazioni familiari

Il Family System Test: uno strumento per lo studio e la valutazione delle relazioni familiari

Il panorama scientifico nazionale e internazionale offre un vasto spettro di strumenti utili a sondare la qualità delle relazioni familiari e il rapporto tra i membri della famiglia e tra questi Family System Test (FAST).
Il Family System Test (FAST) è uno strumento diagnostico introdotto nel 1993 da Thomas M. Gehring che consente di rilevare la percezione che ciascun individuo ha delle proprie relazioni familiari. I primi studi pilota per la taratura del FAST furono condotti dall’autore nei primi anni ’80 presso i servizi ambulatoriali del Dipartimento di psichiatria per bambini e adolescenti dell’Università di Zurigo. Essi dimostrarono che genitori e figli erano molto motivati a riflettere sulle relazioni esistenti nella propria famiglia, elemento che contribuiva alla definizione dell’intervento terapeutico. Il supporto finanziario della Swiss National Research Foundation e del Stanford Center for the Study of Families, Children and Youth permise a Gehring, tra il 1985 e il 1988, di condurre studi di valutazione su famiglie normali presso il Dipartimento di Psicologia della Stanford University in California. Una ricerca condotta successivamente in Svizzera, incentrata sul costrutto interpersonale dei membri di famiglie che manifestavano disagi della sfera psichica, fu indirizzato a concettualizzare degli interventi empiricamente definiti. 

Le proprietà psicometriche del FAST furono definite utilizzando le somministrazioni individuali e congiunte di famiglie della classe media della zona della baia di San Francisco. I risultati delle descrizioni individuali comprendevano i seguenti aspetti: le dimensioni gerarchiche e l’indipendenza di coesione, le relazioni fra famiglie e le rappresentazioni di subsistemi, la validità test-retest, la validità convergente e discriminante. I risultati per le descrizioni del FAST, rilasciate da più membri della stessa famiglia, erano basati sul confronto fra la rappresentazione individuale e congiunta dei membri della famiglia, e sugli schemi osservati durante l’interazione familiare. Sono state effettuate anche delle ricerche interculturali, in ambito clinico e non clinico, comparando rappresentazioni da soggetti dei seguenti paesi: Svizzera vs. USA, Svizzera vs. Cina, Italia Vs. Gran Bretagna, Svizzera vs. Giappone, Germania vs. Russia, Germania vs. Brasile. L’Autore ha definito la validità clinica discriminante del FAST confrontando i costrutti interpersonali di membri di famiglie connotate da un sano funzionamento relazionale, con quelle di genitori e figli di famiglie caratterizzate da un funzionamento relazionale disturbato. È stato documentato che la struttura familiare alle spalle di bambini sintomatici, con maggiore frequenza, è del tipo “disimpegnata”, caratterizzata da confini generazionali non definiti. I confronti fra rappresentazioni del FAST di membri della stessa famiglia rivelano che i soggetti appartenenti a un campione clinico (es. bambini pazienti psichiatrici, loro genitori e fratelli), contrariamente a quelli del campione non clinico, concordano nella valutazione delle loro relazioni correnti. Pertanto, sulla base del profilo al FAST di ciascun membro della famiglia, dagli studi di Ghering emergeva che la psichiatria infantile e adolescenziale poteva ottenere informazioni utili sul funzionamento globale dalla famiglia. 

Il FAST si è rivelato un valido strumento, sia nella pratica clinica che nell’ambito della ricerca, in quanto consente al ricercatore di percepire la famiglia come unità senza perdere di vista i suoi sottosistemi (Feldman e Gehring, 1988; Gehring, Marti e Sidler, 1994). 
Il test è stato concepito per quei professionisti interessati alle tematiche evolutive della famiglia e del singolo individuo, allo scopo di offrire un supporto al processo di studio e verifica di ipotesi sul significato di problematiche e sintomi che emergono all’interno di una famiglia, così da facilitare la concettualizzazione e la valutazione degli interventi clinici. L’obiettivo primario è quello di descrivere i problemi psicosociali (relativi alla famiglia) e facilitare, di conseguenza, la pianificazione, la realizzazione e la valutazione degli interventi terapeutici (Gehring, 1993).
Al soggetto viene chiesto di “pensare” a un’esperienza familiare e di rappresentarla nello spazio attraverso l’uso del materiale fornito. In questo modo la persona trasla sul piano concreto (in questo caso su una scacchiera) le rappresentazioni simboliche, astratte, analogiche e altamente soggettive riguardanti le proprie percezioni delle relazioni familiari. Ciò che ne deriva è una rappresentazione simbolica basata sulla percezione che ogni membro ha delle proprie relazioni familiari e di come queste possano variare sulla base delle interazioni tra i vari membri.

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Può essere somministrato a partire dai 6 anni di età, in quanto non richiede particolari abilità logico-verbali, ed è volto a cogliere dati quantitativi e qualitativi relativamente alla percezione individuale e di gruppo delle strutture che governano le relazioni familiari in varie situazioni.
Il manuale del test, pubblicato inizialmente in Germania nel 1993, è stato recentemente tradotto nelle principali lingue europee e in giapponese, ora è stato pubblicato anche in Italia, ed è largamente usato da clinici e ricercatori di varie discipline.

Proprietà psicometriche e taratura italiana

Le proprietà psicometriche del FAST sono state valutate da Gehring e alcuni colleghi presso il dipartimento di psicologia dell’Università di Standford e al Centro per lo studio delle famiglie, bambini e ragazzi di Standford dal 1985 al 1988. In sintesi, gli studi di validazione dell’autore hanno dimostrato che il FAST è uno strumento con buone proprietà psicometriche, ciò è supportato dall’indipendenza tra le dimensioni coesione e gerarchia, dall’attendibilità test-retest e dai risultati emersi sulla validità convergente e discriminante (di quest’ultima fanno eccezione i dati provenienti dai soggetti più piccoli).
La taratura del test sul campione italiano ha coinvolto, per la somministrazione individuale, 628 soggetti, di cui 290 soggetti di sesso maschile e 338 di sesso femminile. È stato condotto anche uno studio pilota per la somministrazione familiare, in un piccolo campione composto da 30 famiglie. Il FAST è stato somministrato unitamente al FACES III di Olson.
In sintesi, lo studio di valutazione ha dimostrato la validità psicometrica dello strumento.

Ambiti di applicazione

Il comune denominatore tra i membri del gruppo che si è cimentato nella taratura dello strumento, oltre alla formazione in psicologia e/o psicoterapia, è l’attività nell’ambito della psicologia giuridica. Nelle valutazioni sulle capacità genitoriali, per fare un esempio, i quesiti sono ormai sempre più specifici rispetto all’esigenza di descrivere il funzionamento familiare tanto nel suo insieme, quanto nei suoi sottosistemi. Questo strumento si rivela un valido supporto alla valutazione, che risulta arricchita di un’importantissima dimensione, la percezione soggettiva di ogni membro circa la qualità delle relazioni familiari e la flessibilità del sistema che siamo chiamati a osservare, descrivere e valutare nel tempo, quindi in senso prognostico sulla possibile evoluzione delle relazioni. Sebbene l’interesse per il FAST sia nato contestualmente alla sua applicazione nel campo psico-giuridico, la sua validità è rilevante anche in ambito clinico e di ricerca. 

Per quel che riguarda il contesto clinico, consente di organizzare le informazioni riguardanti la struttura familiare in riferimento ai diversi momenti del ciclo di vita della famiglia e la capacità della stessa di organizzarsi per far fronte a situazioni di stress, così da formulare ipotesi sistemiche in termini diagnostici e di intervento; inoltre il test può essere risomministrato durante o alla fine del trattamento per individuare eventuali cambiamenti. Grazie alle sue caratteristiche favorisce la presa di consapevolezza circa il ruolo delle relazioni familiari sottostanti il comportamento di uno o più componenti, favorendo il coinvolgimento dei membri in interventi allargati e/o di tipo familiare. 

Nella ricerca, consente di individuare le dimensioni delle configurazioni familiari ricorrenti, per esempio, in alcune patologie e/o problemi di natura psico-sociale, consentendo quindi di individuarne caratteristiche, criticità e risorse. 

Infine, in ambito psico-giuridico consente di valutare la struttura familiare, eventuali alleanze/lealtà e la capacità del nucleo di far fronte ad eventi di vita stressanti e di riorganizzarsi per trovare un equilibrio adattivo. È inoltre uno dei pochi test che consente di osservare la struttura della famiglia sia per quanto riguarda il sistema che i sottosistemi (coppia, genitori e fratria) e per il quale esiste una taratura che ne descrive le caratteristiche psicometriche.

Conclusioni

La somministrazione del FAST consente di ottenere informazioni relative, in primo luogo, alla struttura di una famiglia e, di riflesso, alle molteplici dimensioni che compongono il funzionamento del sistema e dei sottosistemi familiari. Il suo punto di forza risiede nella possibilità di raccogliere e sistematizzare, in una sola somministrazione, numerose informazioni riguardanti la percezione soggettiva (con la somministrazione individuale) e/o intersoggettiva (con la somministrazione familiare) delle dimensioni che compongono le relazioni di una data famiglia, differenziando i sottosistemi e, in caso di più somministrazioni, operando un confronto tra le diverse percezioni. Lo strumento permette di individuare criticità e risorse di un dato sistema, come ad esempio il grado di flessibilità di fronte ai cambiamenti richiesti nel ciclo di vita della famiglia e, in ambito clinico, si rivela utile e intuitivo soprattutto per terapeuti ad orientamento sistemico-relazionale, ma non solo.

Bibliografia

  • Cromwell R.E., Peterson G. W. (1983) Multisystem-multimethod family assessment in clinical contexts. Family Process, 22, 147-163.
  • Feldman S., Gehring T.M. (1988) Changing perceptions of family cohesion and power across adolescence, Child Development, n. 59, 1034-1045.
  • Gehring T. M. (1993) Family System Test (FAST). Hogrefe & Huber Publishers, Seattle.
  • Gehring T.M., Marti D., Sidler A. (1994) Family System Test (FAST): Are Parents’ and childrens’ family constructs either different or similar or both?, Child Psychiatry and Human Development, n. 25, 125-138.
  • Gerber G.W., Kaswan, J. (1971) Expression of emotion through family grouping schemata, distance, and interpersonal focus. Journal of Consulting and Clinical Psychiatry, 36, 370-377.
  • Guardo C., Meisels M. (1971) Child-Parent Spatial Patterns Under Praise and Reproof., Developmental Psychology, 5, 365.
  • Lanz M., Rosnati R. (2002) Metodologia della Ricerca sulla famiglia, LED, Milano.