Tema del mese
IDS-2: una valutazione globale del bambino e dell’adolescente
IDS-2: una valutazione globale del bambino e dell’adolescente
Prospettiva costruttivista
Le Intelligence and Development Scales - 2nd Edition (IDS-2) si rifanno al pensiero di uno dei primi sostenitori della prospettiva costruttivista, Alfred Binet (1857-1911), i cui studi si sono incentrati sulle differenze di sviluppo nell’infanzia. La prima edizione delle IDS e le IDS‑2 includono una concezione costruttivista, in quanto viene metateoricamente assunto che le funzioni evolutive rilevanti – cognitive, motorie, socio-emozionali, prestazionali e motivazionali – siano sempre interconnesse e diano forma alla rappresentazione che corrisponde il più possibile alla realtà. L’efficacia di tali rappresentazioni viene verificata attraverso azioni e processi di problem solving. Se le rappresentazioni conducono a un’interazione riuscita con l’ambiente, vengono mantenute; se, invece, si rivelano improduttive, vengono adattate attraverso processi di accomodamento oppure modificate radicalmente.
Focus sulle abilità
Inizialmente la psicologia dello sviluppo era orientata alla descrizione dei deficit; ciò che più interessava era il potenziale di riuscita dei bambini e degli anziani. L’enfasi era quindi rivolta a cosa i bambini non possono ancora fare e a cosa gli anziani non possono più fare. A seguito della differenziazione di aree specifiche di competenze e all’adozione di una prospettiva più ampia, rivolta all’intero arco di vita, la visione orientata al deficit è stata progressivamente sostituita da un approccio orientato alle abilità. La ricerca esplora ora cosa i neonati e i bambini piccoli possono già fare.
Anche le IDS‑2 si focalizzano sulle abilità del bambino o dell’adolescente, sui rispettivi punti di forza e debolezza nel profilo evolutivo. Dal punto di vista dell’intervento, questa prospettiva aiuta a operare sulla base delle abilità del bambino e a lavorare sui punti di forza e di difficoltà individuali, ciascuno dei quali viene confrontato con il resto delle abilità e con i dati normativi (relativi ai soggetti della sua stessa età).
Struttura
Le IDS‑2 valutano il livello di prestazione di bambini e adolescenti dai 5 ai 20 anni di età nelle funzioni cognitive (intelligenza, funzioni esecutive) e nelle funzioni dello sviluppo (abilità psicomotorie, competenze socio-emozionali, competenze scolastiche e propensione all’impegno) per mezzo di 30 subtest (cfr. tab. 1).
La teoria CHC costituisce la base per lo sviluppo e l’interpretazione di batterie di test di intelligenza ed è stata anche impiegata per sviluppare le IDS‑2 a partire dalle IDS. I fattori di intelligenza delle IDS‑2, ossia l’elaborazione visiva, la velocità di elaborazione, la memoria fonologica a breve termine, la memoria visuo-spaziale a breve termine, la memoria a lungo termine, il ragionamento concettuale e il ragionamento verbale sono stati selezionati sulla base della teoria CHC.
I sette fattori dell’intelligenza delle IDS‑2 misurano quindi in totale sei dei dieci fattori CHC. I due fattori CHC delle abilità di lettura/scrittura e di matematica sono stati deliberatamente non integrati all’interno della valutazione dell’intelligenza delle IDS‑2 e vengono invece valutati nell’ambito della funzione dello sviluppo delle competenze scolastiche, che include il ragionamento logico/matematico, la lettura e la scrittura.
Nella figura 2 è illustrato il modello gerarchico dell’intelligenza delle IDS‑2, sviluppato sulla base della teoria CHC.
Le IDS‑2 offrono la possibilità di condurre una valutazione approfondita dell'intelligenza, Qi approfondito, ottenuta dalla somministrazione dei 14 subtest che compongono l'area funzionale dell'Intelligenza. Inoltre, è disponibile una versione breve della valutazione dell’intelligenza, cioè il QI generale. Questa include il primo subtest di ogni fattore di intelligenza; questi subtest possono essere combinati per ottenere una stima sintetica dell’intelligenza generale come intesa nella teoria del fattore generale di Spearman.
È possibile, inoltre, procedere a calcolare un valore sintetico di funzionamento intellettivo, denominato Qi Screening, sulla base di due soli subtest: Completare matrici e Nominare categorie.
Applicazioni
Le IDS‑2 permettono di effettuare una valutazione del livello di prestazione di un soggetto nelle funzioni cognitive e nelle funzioni dello sviluppo generale. Attraverso la loro somministrazione ripetuta, è possibile descrive l’andamento evolutivo del bambino o dell’adolescente nel corso del tempo. Le IDS‑2 non necessitano di essere somministrate nella loro interezza; a seconda del problema e della situazione di partenza dell’individuo, si suggerisce di usare le singole aree funzionali indipendentemente le une dalle altre. È possibile determinare se lo sviluppo osservato nelle aree funzionali rientri nella norma o se siano rilevabili dei punti di forza o di debolezza interpersonali (cioè a confronto con altri bambini o adolescenti della stessa età) e/o intrapersonali (cioè a confronto con la prestazione dello stesso soggetto nelle altre aree). I punti di forza possono essere descritti come risorse o vantaggi evolutivi, mentre i punti di debolezza come deficit evolutivi. Lo scopo delle IDS‑2 è quello di consentire la pianificazione di un intervento precoce sulla base del profilo di sviluppo nel caso di deficit evolutivi lievi e la proposta di una qualche forma di terapia in presenza di deviazioni evolutive significative. Le IDS‑2 permettono inoltre di pianificare delle misure di supporto in caso di svantaggi evolutivi.
Le IDS‑2 consentono la valutazione sia delle funzioni cognitive sia delle funzioni dello sviluppo generale in bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 anni e 0 mesi e i 20 anni e 11 mesi. Possono rilevare eventuali alterazioni dello sviluppo in uno stadio precoce e rappresentano un utile strumento per l’assistenza psicologica e neuropsichiatrica. Sono utili nelle diagnosi di disturbi dello sviluppo, disturbi dell’apprendimento, difficoltà socio-emozionali e problematiche nelle prestazioni cognitive. Inoltre, rappresentano degli utili strumenti nella ricerca scientifica e nelle applicazioni cliniche; possono essere utilizzate, ad esempio, per i seguenti scopi:
- per determinare l’abilità innata (ad es., disabilità intellettiva e plusdotazione);
- per determinare il tipo o il livello di istruzione (ad es., questioni inerenti all’iscrizione a scuola, alla transizione dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado e da quest’ultima alla scuola secondaria di secondo grado, alle necessità educative speciali);
- per stimare l’intelligenza e lo sviluppo nei casi di disturbi dello sviluppo circoscritti al linguaggio, alle abilità scolastiche (ad es., dislessia, discalculia) e delle funzioni motorie;
- per valutare il livello intellettivo e di sviluppo nel contesto dei disturbi globali dello sviluppo (ad es., disturbi dello spettro autistico);
- come base per il processo diagnostico e la pianificazione degli interventi per i disturbi comportamentali ed emotivi, quali i disturbi di iperattività e impulsività (ad es., ADHD), i disturbi del comportamento sociale e i disturbi emotivi. Possono essere utilizzate in counseling di carriera, psicologia dello sviluppo e scolastica, counseling educativo e familiare, psichiatria e psicologia clinica dell’infanzia e dell’adolescenza, pediatria, educazione speciale e pedagogia.