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numero 69 - luglio 2019

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HCR-20 V3: un caso di applicazione

HCR-20 V3: un caso di applicazione

Pubblichiamo il caso esemplificativo di applicazione dell'HCR-20V3 in contesto forense italiano: si tratta di un paziente ricoverato in REMS (il signor Z). Il testo è estratto dal capitolo di V. Caretti, C. Caprì, R. Carpentieri e A. Schimmenti, che chiude il manuale dell'edizione italiana dell'HCR-20V3.

L'HCR-20V3 è una checklist o intervista semistrutturata che si compone di item relativi alla presenza o meno della caratteristica oggetto dell'item e di item relativi alla sua rilevanza. Ai primi si attribuisce un valore di 2 alla valutazione “sì”, un valore di 1 alla valutazione “probabile” e un valore di 0 alla valutazione “no”. Per gli item relativi alla rilevanza, si attribuisce un valore di 2 alla valutazione “alta”, un valore di 1 alla valutazione “media”, e un valore di 0 alla risposta “bassa”. Qui di seguito vengono presi in esame i singoli item e i punteggi ad esso attribuiti.

Esaminiamo innanzitutto i 10 item relativi alla storia clinica del soggetto (H)

Storia di problemi relativi a violenza Presenza (2), Rilevanza (2). Il signor Z evidenzia una storia di problemi derivanti dal perpetrare la violenza nei confronti di altre persone che vanno esplicitamente contro le norme sociali e legali. Se da una parte l’infanzia e la prima adolescenza del soggetto si  connoterebbero come prive di tali aspetti, d’altra parte dai 18 anni in poi ricorrono molteplici e pervasivi pattern violenti che procurano danno alle vittime. Alcuni esempi relativi al caso possono essere le varie denunce e condanne ricevute (minaccia alla famiglia, aggressione, aggressione a pubblico ufficiale e tentato omicidio, ad esempio). La storia attuale del soggetto giustifica dunque una storia non violenta nel periodo dello sviluppo, ma fortemente violenta in età adulta.

Storia di problemi relativi a altri comportamenti antisociali – Presenza (2), Rilevanza (2). Il signor Z presenta una storia costellata da comportamenti antisociali fin dall’infanzia (fuga da casa, uso e possesso di cannabis), proseguiti durante l’adolescenza (possesso illecito di armi, furto d’auto) perdurato fino a prima dell’ultimo arresto (inosservanza leggi stradali, uso e traffico di sostanze stupefacenti). Il pattern si configura come marcato, pervasivo e persistente, dall’infanzia fino all’età adulta.

Storia di problemi relativi a relazioni – Presenza (2), Rilevanza (2). Nelle relazioni sentimentali ha mostrato alcune problematicità: dice di aver convissuto per brevi periodi con molte donne diverse, con le quali ad oggi non intrattiene più alcuna relazione. Ha spesso consumato rapporti occasionali, anche con prostitute, aggiungendo di aver frequentemente cambiato compagna nella sua vita [...] Nel contesto familiare la situazione è tesa a causa della denuncia per violenza domestica, sebbene una sorella continui ad avere contatti con lui. Le amicizie principali, invece, riguardano quelle strette con altri detenuti e con alcuni amici tatuatori [...] Data la conflittualità (famiglia), la distanza emotiva (relazioni intime) e l’influenza antisociale (relazioni non intime) che caratterizzano i rapporti del signor Z e la mancanza di volontà rispetto a un cambiamento di queste situazioni pregresse, la sfera relazionale appare fortemente compromessa.

Storia di problemi relativi al lavoroPresenza (0), Rilevanza (0). Il signor Z ha avuto la possibilità di concludere con successo la scuola dell’obbligo ed è stato capace di mantenere un impiego fisso prima dell’arresto. Tale impiego contribuiva al suo sostentamento in maniera adeguata. La componente lavorativa del soggetto non risulterebbe, dunque, compromessa.

Storia di problemi relativi a uso di sostanzePresenza (2), Rilevanza (2). Il soggetto racconta una storia di tossicodipendenza, di aver provato diverse sostanze illegali e di avere le sue preferite, da cui è stato diagnosticato dipendente. L’uso smoderato di alcol si presentava frequentemente con l’assunzione di sostanze. Esplicita l’idea di ottenere cure in quegli stati in cui l’utilizzo di sostanze è lecito per aggirare i problemi legali che questo comporterebbe in Italia. Il pattern è precoce, grave e pervasivo, al punto da costituire un trigger che amplifica la violenza agita.

Storia di problemi relativi a disturbo mentale maggiore – Presenza (0), Rilevanza (0). Dalla storia del soggetto non emergono problematiche relative all’umore né ad altri tipi di disturbi mentali. Non sono riportati sintomi positivi o negativi ascrivibili alla sfera psicotica. Il signor Z non presenta un quadro psicopatologico [...]

Storia di problemi relativi a disturbo di personalità – Presenza (2), Rilevanza (2). La storia dell’esaminato si articola in gravi problemi, principalmente risultanti da tratti di personalità rigidi e disadattivi, correlati a uno stile interpersonale, a controllo comportamentale, a emotività, allo stile cognitivo e al senso di sé [...]

Storia di problemi relativi a esperienze traumatichePresenza (2), Rilevanza (2). Plausibilmente, le prime esperienze di bullismo subito dai coetanei in giovane età hanno fortemente segnato il signor Z, ma ancor prima sono stati ipotizzati, sulla base dei colloqui psicologici, abusi in età infantile all’interno del contesto familiare. Queste ed altre forme avverse di relazione e accudimento lo avrebbero portato a chiudersi nei confronti degli altri e ad allentare il contatto con il suo mondo emotivo. Un ulteriore evento traumatico è stato individuato nella morte della psicoterapeuta del signor Z [...] Rispetto al contesto di crescita, il rapporto con il padre viene riportato come difficoltoso [...] Tutte queste esperienze suggeriscono un percorso evolutivo segnato da esperienze traumatiche che plausibilmente hanno avuto un impatto rilevante nel determinare la condizione psicologica attuale.

Storia di problemi relativi a atteggiamenti violenti – Presenza (2), Rilevanza (2). Il signor Z ricorre frequentemente al meccanismo del “moral disengagement”, minimizzando e trovando una giustificazione pronta nel momento in cui gli viene posta l’evidenza di aver esercitato violenza su altri [...] Ha un senso spiccato della “gerarchia carceraria”, che preferisce di gran lunga alla vita fuori dal carcere, poiché è più facile ritagliarsi lo spazio e la propria libertà tra i carcerati [...] L’atteggiamento violento è spiccato ed estremamente rilevante in questo soggetto, tanto da costituire un marcato fattore di rischio tenendo conto della storia del signor Z.

Storia di problemi relativi alla risposta al trattamento o alla supervisione – Presenza (2), Rilevanza (2). Il signor Z ammette più volte di acconsentire a un trattamento all’estero, laddove sia possibile fare uso di sostanze illecite in Italia. Non mostra nessun miglioramento a seguito dei trattamenti intrapresi in passato, così come non sembra aver pienamente aderito alle prescrizioni (ad esempio, ha infranto le misure cautelari che gli sono state assegnate) [...] Questi elementi gravi e ricorrenti mostrano una serie di problemi riscontrati dal sistema giuridico e sanitario nel trattare il signor Z.

Passiamo adesso ai 5 fattori relativi alla condizione clinica nel presente (C).

Problemi recenti relativi a insightPresenza (2), Rilevanza (2). Il signor Z nega e soprattutto minimizza in maniera ricorrente problematiche legate alla sua personalità e al disturbo di dipendenza da sostanze, non considerando quest’ultimo un elemento capace di accentuare i suoi agiti violenti [...] Rispetto al rischio di violenza, ammette di trattenersi e “rigare dritto” al fine di non ottenere un peggioramento della pena. D’altra parte, non riesce a spiegare il meccanismo che innesca in lui il comportamento violento. Sebbene ammetta che potrebbe essere un suo modo disfunzionale per pareggiare i conti con gli altri, non sembra essere disturbato dall’idea di servirsi della violenza in questa maniera, né delle azioni commesse. Nega e minimizza ampiamente l’utilità del trattamento all’interno della REMS [...] Non vuole avvalersi di interventi psicoterapeutici individuali, poiché ritiene di non averne bisogno. In sintesi, si può affermare che il signor Z ha un’attitudine estremamente ridotta a comprendere le problematiche relative alla mancanza di consapevolezza o comprensione del proprio funzionamento correlato alla violenza [...]

Problemi recenti relativi a ideazione o intenzioni violentePresenza (1), Rilevanza (0). Dall’intervista non emergono da parte del soggetto gravi problemi attuali connessi a un’ideazione o a un intento violento, eccezione fatta per un’occasione in cui è stato ripetutamente disturbato da un altro internato ed ha esternato intenti violenti nei confronti di quest’ultimo. L’elemento non appare prioritario al momento della valutazione.

Problemi recenti relativi a sintomi di disturbo mentale maggiore – Presenza (0), Rilevanza (0). Dalla condizione attuale del soggetto non emergono problematiche relative all’umore, né ad altri tipi di disturbi mentali. Non sono riportati sintomi positivi o negativi riconducibili alla sfera psicotica [...]

Problemi recenti relativi a instabilitàPresenza (1), Rilevanza (0). Il signor Z presenta delle criticità relativamente alla sfera dell’instabilità. Durante il colloquio diventa facilmente irritabile e spazientito, tornando altrettanto velocemente a uno stato di maggiore tranquillità. Sfrega le mani in segno di nervosismo e impazienza, chiede più volte la durata dell’intervista. [...] Sul versante cognitivo, sebbene sia esente da disturbi del pensiero, risulta evidente la tendenza del signor Z a giudicare frettolosamente le situazioni ed agire di conseguenza sulla spinta delle prime impressioni, incolpare gli altri per i propri comportamenti [... Dal] personale sanitario [v]iene descritto come facilmente suscettibile a provocazioni, reali o fraintese dal soggetto: tenderebbe pertanto – in maniera preventiva – a evitare situazioni che potrebbero compromettere la sua situazione di detenuto.

Problemi recenti relativi alla risposta al trattamento o alla supervisionePresenza (1), Rilevanza (2). Il signor Z presenta parziali problemi a partecipare e aderire agli interventi di salute mentale, forensi e a strategie di gestione tese a ridurre il rischio di recidiva o violenza. Se da una parte si trova in un contesto di cura (REMS), partecipa con discontinuità ai gruppi e aderisce alla terapia farmacologica, non sembra trarre beneficio dagli interventi che non ritiene utili e adeguati alla sua persona [...]

Infine, prendiamo in considerazione i 5 item relativi ai fattori di rischio futuri (R).

Problemi futuri relativi a servizi e programmi professionaliPresenza (0), Rilevanza (0). Non sussistono problemi futuri relativamente a questo item [...]

Problemi futuri relativi a condizioni di vitaPresenza (1), Rilevanza (1). Sebbene disponesse di una fissa dimora, il padre del signor Z sta valutando l’estromissione del figlio dalle proprietà e dai beni di famiglia. Questo potrebbe contribuire a modificare il tenore di vita che riusciva a mantenere prima dell’arresto [...] Ha la certezza che un amico di vecchia data lo aiuterebbe rispetto al suo lavoro di tatuatore una volta finita la pena. Se la condizione abitativa appare non del tutto sicura, il signor Z argomenta la concretezza di poter riprendere il proprio lavoro in futuro, rendendo questo item rilevante nella stima del rischio solo moderatamente.

Problemi futuri relativi a supporto personale – Presenza (2), Rilevanza (2). Il soggetto mostra una scarsa rete supportiva attorno a sé: sebbene sia presente un amico capace di offrirgli nuovamente lavoro, non risulta avere amicizie o relazioni affidabili, che possano aiutarlo agevolandogli il reinserimento nel tessuto sociale, tenerlo lontano dall’utilizzo di sostanze, ecc. [...]

Problemi futuri relativi alla risposta al trattamento o alla supervisione Presenza (2), Rilevanza (2). Il signor Z ammette francamente l’utilità strumentale di aderire ai piani terapeutici, anche futuri, per non avere problemi legali. D’altro canto, ammette che l’unico compromesso per accedere alle cure sia di andare in luoghi in cui le sostanze di cui era solito fare abuso siano legali. [... N]el signor Z è assente una motivazione reale a seguire percorsi terapeutici volti a migliorare la sua condizione personologica e di tossicodipendenza, tanto da lasciar supporre esiti negativi rispetto alla risposta ai trattamenti che potrebbe ricevere.

Problemi futuri relativi a stress o capacità di adattamentoPresenza (2), Rilevanza (2). Probabilmente, il signor Z si troverà senza il supporto famigliare, assieme ai benefici economici che ne derivavano (abitazione inclusa). Inoltre, presenta alcuni procedimenti legali in corso che potrebbero rendere il suo iter giuridico più tortuoso e lungo [...]

Lo scoring del signor Z sarà dunque di 28 agli item relativi alla presenza della caratteristica, e di 27 a quelli relativi alla loro rilevanza. Tali punteggi si collocano entrambi oltre il punteggio T di 60 (T = 61), e dunque al di sopra di una deviazione standard dalla media nel campione di soggetti carcerati o ricoverati presso REMS esaminati per la validazione dell’HCR-20. La valutazione ssuggerisce quindi che il signor Z è un soggetto a elevato rischio di compiere violenza futura.