Esperienze
Dolore e simulazione: distinguere i simulatori dai pazienti con sindrome fibromialgica mediante l’applicazione della versione italiana del Self-Report Symptom Inventory
Dolore e simulazione: distinguere i simulatori dai pazienti con sindrome fibromialgica mediante l’applicazione della versione italiana del Self-Report Symptom Inventory
La fibromialgia è una condizione reumatologica cronica caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, profondo e urente, spesso accompagnato da punti trigger sensibili alla pressione. Oltre al dolore, sono comuni affaticamento cronico, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, mal di testa e sintomi intestinali. L'eziologia della fibromialgia è multifattoriale e non completamente chiarita, ma si ritiene che coinvolga fattori genetici, neurobiologici e psicologici (Block e coll., 2003; Gervais e coll., 2001; Gracely e Sundgren, 2023). La malattia si associa frequentemente ad altre patologie, come l'emicrania e i disturbi dell'umore, e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne è affetto, limitandone le attività quotidiane e causando forte disagio emotivo.
La comorbilità tra altre patologie e la natura soggettiva del dolore rendono difficile distinguere tra sintomi della fibromialgia autentici e falsificati. La simulazione, ovvero la produzione intenzionale di sintomi falsi o esagerati motivata da incentivi esterni, rappresenta una sfida significativa nella valutazione di tutte quelle patologie che presentano sintomi dolorosi. La fibromialgia, in particolare, sembra essere una condizione in cui la simulazione è particolarmente frequente, con stime che suggeriscono una prevalenza compresa tra il 25% e il 30% dei casi (Gervais e coll., 2001).
La valutazione accurata della credibilità dei sintomi è cruciale, soprattutto in patologie complesse come la fibromialgia. L'SRSI (Ribatti e coll., 2024), nella sua versione italiana, potrebbe rappresentare uno strumento innovativo ed efficace per discriminare tra il dolore genuino e la simulazione. Sviluppato da Merten e colleghi (2016, 2019, 2022), l’SRSI è un questionario composto da 107 item che valuta la credibilità dei sintomi riportati da un individuo. A differenza di altri strumenti di valutazione, questo questionario include, oltre che una scala dedicate agli pseudosintomi, ovvero sintomi fittizi che non appartengono a nessuna patologia nota, anche una scala dedicata ai sintomi autentici. Studi precedenti (Geurten e coll., 2018; van Helvoort e coll., 2019) ne hanno confermato la validità sia in ambito clinico che forense, mostrando la capacità di rilevare comportamenti simulativi anche in presenza di una reale patologia.
Lo studio sperimentale
Per valutare l'efficacia della versione italiana del Self-Report Symptom Inventory (SRSI) nel discriminare tra pazienti con fibromialgia, individui che rispondono al test onestamente e partecipanti istruiti a simulare la suddetta patologia, è stato condotto uno studio su un campione di 300 partecipanti. Un campione iniziale di 100 pazienti affetti da fibromialgia, reclutati su base volontaria presso il Policlinico di Bari, è stato confrontato con un gruppo di controllo e un gruppo di partecipanti istruiti a simulare, appaiati per caratteristiche sociodemografiche quali sesso, età e livello di istruzione. Il campione, prevalentemente femminile (90%), aveva un'età media di 48.8 anni (DS = 11.91) e un'istruzione media di 12.1 anni (DS = 2.87).
In seguito all'acquisizione del consenso informato di tutti i partecipanti, sono stati raccolti i dati anamnestici e quelli relativi alle variabili sociodemografiche. Successivamente, i pazienti con fibromialgia e il gruppo dei partecipanti onesti hanno compilato l'SRSI sulla base della loro effettiva esperienza, mentre il gruppo dei simulatori, seguendo precise indicazioni operative, ha falsificato i sintomi al fine di simulare la condizione.
L'analisi dei dati ha mostrato una marcata discrepanza nei punteggi relativi agli pseudosintomi tra i simulatori, i pazienti con fibromialgia e i partecipanti onesti. I simulatori hanno sistematicamente riportato un numero di pseudosintomi maggiore rispetto agli altri gruppi. Sebbene i pazienti con fibromialgia abbiano riportato un numero superiore di pseudosintomi rispetto ai partecipanti onesti, il loro profilo sintomatologico è risultato coerente con la patologia di base (Arnold e coll., 2006), con particolare riferimento ai punteggi elevati nelle sottoscale degli pseudosintomi cognitivi e motori. Inoltre, i pazienti hanno riportato punteggi maggiori inerenti i sintomi genuini, in particolare afferenti alle sottoscale dei sintomi genuini cognitivi, somatici aspecifici e del dolore, in linea con il profilo clinico diagnosticato. I simulatori, al contrario, pur esibendo punteggi superiori nei sintomi genuini rispetto al gruppo di controllo, non hanno raggiunto i punteggi osservati nei pazienti, suggerendo una discrepanza tra gli pseudosintomi e i sintomi genuini riportati.
L’indice del rapporto tra pseudosintomi e sintomi genuini riportatisi è dimostrato efficace nel distinguere i simulatori dai pazienti e dai partecipanti onesti. I simulatori hanno ottenuto punteggi di tale indice significativamente più alti rispetto agli altri gruppi. Al contrario, i pazienti e i partecipanti onesti hanno mostrato punteggi di tale rapporto più bassi, senza differenze statistiche significative tra loro. Questi risultati confermano precedenti ricerche, indicando come i simulatori tendono a generalizzare eccessivamente la segnalazione dei sintomi, riportando indiscriminatamente un punteggio maggiore sia di sintomi genuini che simulati (Boskovic e coll., 2019; Dandachi-FitzGerald e coll., 2023; Geurten e coll., 2018; Merckelbach e coll., 2018; Merten e coll., 2019).
In conclusione, la versione italiana dell’SRSI si è dimostrata uno strumento accurato nell'identificare la simulazione di sintomi. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, i risultati preliminari qui esposti sono molto promettenti.
Bibliografia
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