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numero 116 - maggio 2025

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La valutazione del comportamento adattivo nel contesto HR: una possibile applicazione dell’ABAS-3

La valutazione del comportamento adattivo nel contesto HR: una possibile applicazione dell’ABAS-3

L’assessment psicologico nel contesto delle risorse umane ha da tempo ampliato il proprio raggio d’azione oltre i tradizionali test cognitivi e attitudinali, includendo strumenti in grado di misurare competenze trasversali e aspetti legati alla personalità e al funzionamento quotidiano. In tale contesto, l’Adaptive Behavior Assessment System, Third Edition (ABAS-3) (Ferri, et. al, 2025) può offrire un contributo innovativo alla comprensione del comportamento adattivo, ad esempio nei processi di selezione del personale (Mutua, 2008).
Il comportamento adattivo è definito come “l’insieme delle abilità concettuali, sociali e pratiche apprese da un individuo e utilizzate per funzionare quotidianamente” (American Association on Intellectual and Developmental Disabilities – AAIDD, 2010). Nell’ambito lavorativo, tale costrutto si traduce nella capacità della persona di: gestire in modo autonomo compiti e routine, relazionarsi efficacemente con colleghi e superiori, rispettare norme implicite ed esplicite del contesto organizzativo e rispondere in modo flessibile a cambiamenti ambientali e richieste nuove. Tali abilità vanno oltre il semplice "saper fare": rappresentano il "saper stare" in un contesto sociale strutturato, rispettando regole e aspettative condivise.
Per questi motivi, anche in ambito lavorativo e professionale, l’adattabilità è un fattore cruciale per il successo individuale e per l’integrazione efficace.

Il comportamento adattivo

L’ABAS-3 (Adaptive Behavior Assessment System – Third Edition; Ferri, et al., 2025) offre una valutazione standardizzata di numerose aree di comportamento adattivo, tra cui una specificamente dedicata al dominio lavorativo. Il test è composto da 10 aree funzionali raggruppate in tre domini principali: Concettuale (comunicazione, abilità scolastiche funzionali, auto-direzione); Sociale (interazione sociale, tempo libero); Pratico (cura personale, vita domestica, uso della comunità, salute/sicurezza, competenze lavorative). In particolare, l’area Lavoro del dominio Pratico valuta l’efficacia e la preparazione della persona nel portare a termine attività tipiche dei contesti lavorativi. Gli item analizzano aspetti fondamentali come l’affidabilità, la comprensione delle istruzioni, l’iniziativa personale, e la capacità di gestire responsabilità.
In questo ambito, un ulteriore vantaggio dell’ABAS-3 risiede nella sua flessibilità: per gli adulti sono disponibili due versioni diverse una in autovalutazione e l’altra in eterovalutazione, offrendo una visione multilivello delle competenze dell’individuo. In ambito organizzativo, la forma self-report per adulti risulta più indicata, offrendo dati standardizzati relativi alla percezione soggettiva del proprio funzionamento adattivo.

Contesti di applicazione

In fase di selezione del personale, l’ABAS-3 può essere impiegato in modo strategico per diverse finalità. Anzitutto, risulta particolarmente utile nella valutazione di candidati con background atipici, percorsi formativi non convenzionali o limitate esperienze lavorative pregresse, poiché consente di ottenere un quadro chiaro del loro livello di autonomia, responsabilità e capacità relazionale.
In secondo luogo, l’ABAS-3 può essere integrato all’interno di processi di selezione per ruoli ad alta componente relazionale o di servizio, come quelli nel customer care, nell’assistenza sociale, nei servizi sanitari e nel settore educativo. In questi ambiti, la capacità di comprendere le dinamiche sociali, rispettare le norme di sicurezza, comunicare efficacemente e utilizzare in modo appropriato le risorse disponibili è cruciale per la performance lavorativa.
Inoltre, il test può supportare la progettazione di percorsi di collocamento mirato o inclusione lavorativa, ad esempio in progetti dedicati all’inserimento di persone con disabilità, disturbi del neurosviluppo o difficoltà socio-relazionali. In queste circostanze, la valutazione del comportamento adattivo può fornire un punto di partenza per la definizione di obiettivi formativi e adattamenti ragionevoli nel contesto organizzativo.
Infine, l’ABAS-3 può risultare utile anche in ambiti di selezione interna e sviluppo di carriera, per identificare dipendenti con alto potenziale adattivo da coinvolgere in percorsi di responsabilità crescente, coordinamento o supervisione. In questi casi, il comportamento adattivo rappresenta un indicatore importante di leadership operativa e resilienza organizzativa.
Il contributo dell’ABAS-3 può inoltre essere particolarmente rilevante nei percorsi di selezione orientati a favorire un goodness of fit tra individuo e contesto, in linea con i modelli di Person–Environment Fit (Kristof-Brown et al., 2005).
Sebbene la validazione dell’ABAS-3 sia solidamente ancorata al contesto clinico, sono auspicabili studi di ricerca che ne esplorino la validità predittiva rispetto a esiti lavorativi, come l’adattamento al ruolo, la stabilità occupazionale o la soddisfazione lavorativa. Per questo, l’interpretazione dell’ABAS-3 deve sempre essere integrata con un’analisi qualitativa del profilo attitudinale della persona. A tal proposito, è centrale che l’assessment effettuato con l’ABAS-3, così come per qualsiasi altro strumento applicato nel contesto HR, si inserisca all’interno di un approccio integrato e contestualizzato: ovvero, deve essere parte di un processo valutativo più ampio, che includa, se possibile, osservazioni dirette sul posto di lavoro, interviste con supervisori o educatori, misure aggiuntive focalizzate sulla motivazione e sulla personalità. A tal proposito, è bene sottolineare che il comportamento adattivo, per sua natura, è contestuale e dinamico: varia in funzione dell’ambiente, delle aspettative sociali, e del supporto disponibile. Proprio per questo, quindi, l’ABAS-3, pur essendo uno strumento molto informativo, deve essere inserito in una cornice ecologica per produrre valutazioni realmente utili.

In sintesi, l’ABAS-3 è uno strumento prezioso non solo per valutare la capacità di vivere in modo autonomo, ma anche per comprendere il potenziale occupazionale di una persona; l’adozione dell’ABAS-3 in ambito HR rappresenta un’innovazione metodologica che consente allo psicologo del lavoro di integrare la valutazione del potenziale con una prospettiva ecologica, centrata non solo sulle capacità cognitive ma anche sul funzionamento quotidiano e relazionale del candidato. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, saper leggere e sostenere le competenze adattive è una sfida fondamentale, e l’ABAS-3 fornisce una bussola affidabile per affrontarla (Mutua, 2008).

Bibliografia

  • American Association on Intellectual and Developmental Disabilities (AAIDD). (2010). Intellectual Disability: Definition, Classification, and Systems of Supports (11th ed.). Washington, DC: AAIDD.
  • Ferri, R., Lang, M., Borghetto, M. & Landi, M. (2025). Adaptive Behavior Assessment System-Third Edition: adattamento Italiano. Firenze: Hogrefe Editore.
  • Mutua, K. (2008). ABAS-II and Work Skills and Attitudes. Practical Resources for the Mental Health Professional, 219-243.
  • Kristof-Brown, A. L., Zimmerman, R. D., & Johnson, E. C. (2005). Consequences of individuals' fit at work: A meta-analysis of person–job, person–organization, person–group, and person–supervisor fit. Personnel Psychology, 58(2), 281–342.