Osservatorio Orientamento
Il progetto Garanzia Giovani: una grande esperienza di orientamento lavorativo
Il progetto Garanzia Giovani: una grande esperienza di orientamento lavorativo
Il progetto Garanzia Giovani è il Piano Europeo attivato in Italia per la lotta alla disoccupazione giovanile, rivolto a giovani sotto i 30 anni finalizzato a facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo.
Il progetto prevede diverse fasi, tra cui quella dell’orientamento che si colloca subito dopo la fase di accoglienza del ragazzo, in modo tale da poter indirizzare il candidato alle attività a lui maggiormente congeniali. La fase di orientamento inizia con un colloquio individuale volto a mettere a fuoco le esigenze, i bisogni e le necessità del ragazzo in modo tale da poter individuare un percorso di inserimento personalizzato coerente con le caratteristiche personali, formative e professionali della persona. Per raggiungere questo obiettivo, il percorso di orientamento è strutturato in due fasi distinte.
Nella prima fase, viene effettuata la compilazione della Scheda Anagrafica Professionale, ovvero di un documento contenente i dati anagrafici, la formazione scolastica e le esperienze lavorative del ragazzo. Quindi, vengono fornite delle informazioni sul mercato del lavoro a partire dai settori maggiormente trainanti e sulle professioni e sui titoli di studio maggiormente richiesti. Solo a questo livello, viene svolto il profiling della persona su variabili come il genere, l’età, il titolo di studio, la cittadinanza, le esperienze lavorative, l’area geografica di residenza e la tipologia di nucleo familiare; sulla base di ciò, viene individuato il percorso più idoneo in relazione alle caratteristiche socio-professionali rilevate e alle opportunità presenti. Una volta individuato il percorso, il ragazzo viene aiutato a sviluppare le competenze utili alla ricerca del lavoro, tra cui l’invio del curriculum e la preparazione a sostenere un colloquio lavorativo. A questo punto, si accede alla seconda fase del percorso di orientamento, la cui attivazione non è automatica ma dipende da ragazzo a ragazzo.
In questa seconda fase, a cui partecipano solo i ragazzi che ne hanno bisogno, viene svolto un secondo colloquio conoscitivo al fine di costruire un progetto professionale, e ripercorrere la storia formativa e lavorativa del ragazzo per progettare eventuali cambiamenti o sviluppi futuri. Così facendo, si cerca di far acquisire al ragazzo maggiore consapevolezza delle proprie competenze e potenzialità per renderlo autonomo nella ricerca del lavoro. Al termine del colloquio, vengono utilizzati alcuni strumenti per comprendere se il ragazzo è già pronto per il mondo del lavoro o se invece necessita di ulteriore formazione. Tali strumenti possono consistere in ulteriori colloqui individuali, laboratori di gruppo, griglie e schede strutturare e test psicologici.
Si tratta senza dubbio di un progetto di orientamento strutturato e istituzionalizzato, forse il primo di questo genere sul territorio nazionale. Sarebbe interessate valutarne l’efficacia sul medio e lungo periodo e la soddisfazione di coloro che ne hanno usufruito.