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numero 116 - giugno 2025

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Esperienze

Mario: una valutazione ai fini della certificazione L. 104

Mario: una valutazione ai fini della certificazione L. 104

Descrizione al momento della valutazione

Mario si presenta con la famiglia in valutazione (2025) su richiesta della scuola, ai fini della certificazione per l’inclusione scolastica (L.104). Viene richiesta una valutazione diagnostica specifica delle abilità neuropsicologiche e cognitive, oltre che del comportamento adattivo e sulle abilità emotive e comportamentali, a causa delle difficoltà di gestione, in particolare nel contesto classe.
Mario al momento della valutazione ha 12 anni e frequenta il primo anno di scuola secondaria di primo grado. Il profitto è scarso e raggiunge livelli della sufficienza in poche materie. Vengono riferite difficoltà soprattutto nell’ambito letterario, in matematica e calcolo.
Dalla documentazione in possesso dei genitori, si evince un precedente accesso (in classe seconda della primaria, 2020) ai Servizi, sempre su richiesta della scuola, e ancora una volta per difficoltà comportamentali e dubbio sul funzionamento intellettivo. Veniva fatta una richiesta per difficoltà generiche di apprendimento (non per insegnante di sostegno). Detta valutazione riportava la presenza di un FIL (QIT:71, valutazione effettuata con WISC-IV) addirittura con sospetto di presenza di una disabilità intellettiva. Non era stata svolta una valutazione degli apprendimenti e non erano stati proposti questionari alcuni agli insegnanti o ai genitori (né riferiti al comportamento adattivo, né agli aspetti comportamentali o emotivi in genere). Il bambino non era riuscito a terminare la valutazione completa a causa del lockdown del periodo Covid-19. Da quel momento si interrompe il contatto e la famiglia non ritorna al Servizio (nemmeno la scuola effettua più richieste di alcun tipo). La famiglia riferisce di aver svolto un percorso di training autoregolativo e parent training che sembra aver favorito dei sostanziali cambiamenti nelle condotte comportamentali e nelle reazioni emotive sopra descritte.
Le insegnanti ad oggi segnalano difficoltà di attenzione (dimentica il materiale, si distrae facilmente), accessi comportamentali e soprattutto scarsa motivazione e forte disistima percepita.

Intervento

Viene svolta una valutazione intellettiva, neuropsicologica e degli apprendimenti per valutare le competenze del minore. L'atteggiamento durante la prova risulta disponibile verso il setting e il compito. Non viene osservata ansia libera o preoccupazione durante gli incontri. L'attenzione è stata buona e alto il livello di collaborazione anche per consegne con tempi lunghi. Non si sono evidenziati segnali di ritiro o introversione. La modalità di relazione è positiva, discorsiva e consapevole. Il ragazzo si dimostra consapevole delle proprie fatiche, e afferma di sentirsi in difficoltà a contenere la propria ansia in particolare nelle situazioni di apprendimento a scuola. Afferma di far fatica a capire testi complicati, di detestare la matematica che gli genera uno stato di angoscia molto forte, utilizzando delle strategie di evitamento del compito disfunzionali nel contesto classe. Buona la comprensione delle consegne nel setting. Racconta di sé esprimendo anche opinioni e pensieri personali, dimostrando buona capacità critica e accettando un pensiero differente dal suo. Il tono dell'umore si presenta in asse, pur notando una certa agitazione quando descrive la propria situazione scolastica. Lucido e orientato nello spazio, nel tempo e nella relazione. Non presenti tratti DOP o ipercinesi. Presenti tic motori (collo e occhi).

Prove somministrate e risultati

IDS-2 Profilo intellettivo

Il livello intellettivo misurato con IDS-2 risulta nella norma. Il dominio del ragionamento verbale appare nella bassa norma (anche in rapporto alle competenze di ragionamento concettuale), spesso nella nostra esperienza coincidente con difficoltà degli apprendimenti.

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IDS-2 Funzioni esecutive

Il funzionamento esecutivo risulta in norma, ad eccezione di un dato riferito alla prova di denominazione dell’attenzione divisa (doppio compito), in linea con le difficoltà rilevate nell’area verbale e la scarsa flessibilità cognitiva.

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Prove di apprendimento

Le prove di apprendimento evidenziano difficoltà in quasi tutti gli apprendimenti strumentali, tali da poter prevedere una diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento nell’ambito della lettura (deficitario nei parametri di correttezza e rapidità sia per lettura di brano che di parole e non parole), della matematica e del calcolo (dalla somministrazione della BDE2, tutti i parametri risultano in area clinica, in particolare il quoziente del calcolo che lo vede lento e impreciso). La comprensione del testo risulta deficitaria sia per il testo di tipo narrativo che descrittivo.

Questionari clinici compilati dagli insegnanti

Nella normale procedura di indagine relativa alla certificazione per attribuzione dell’insegnante di sostegno, somministriamo il questionario ABAS-3 agli insegnanti (soprattutto) e successivamente alle famiglie, allo scopo di poter verificare con semplicità e rapidità di somministrazione il profilo di funzionamento adattivo. Gli incontri frequenti con gli insegnanti di ogni ordine e grado, ci hanno permesso di descrivere le indicazioni di compilazione in maniera chiara, riprendendo le già precise indicazioni presenti su ogni modulo. I questionari, compilati per intero e in maniera adeguata, forniscono quindi un profilo estremamente preciso e coerente. La somministrazione dei questionari paralleli alla famiglia, permette di avere un ulteriore riscontro del funzionamento così da poterne comprendere eventuali incongruenze, utili alla diagnosi clinica.

ABAS-3 - Insegnanti

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In un’indagine completa riguardante il funzionamento globale per definire l’attribuzione di una normativa nazionale a tutela del minore nel contesto scolastico (L.104/92), vanno approfonditi tuti gli ambiti necessari, tra cui proprio la capacità di adattamento all’ambiente. Si può facilmente osservare come, in questo specifico caso, l’adattamento all’ambiente nel contesto scolastico sia descritto in maniera ingravescente in ogni area. Il profilo che emerge dal report dell’ABAS-3 risulta molto utile alla facile interpretazione dei risultati ottenuti, ma offre, come si descrive in seguito, una descrizione utile anche alla stesura della relazione. 

  • Il punteggio relativo all'area adattiva della Comunicazione risulta significativamente superiore al punteggio medio ottenuto dalla persona nel dominio adattivo di riferimento. Questa discrepanza indica che le capacità comunicative, che comprendono le competenze di ascolto, comprensione e produzione necessarie alla comunicazione con gli altri, rappresentano un punto di forza di Mario.
  • Il punteggio relativo all'area adattiva Autocontrollo risulta significativamente inferiore al punteggio medio ottenuto dalla persona nel dominio adattivo di riferimento. Questa discrepanza indica che le abilità necessarie per l’autonomia, la responsabilità e l’autocontrollo rappresentano un punto di debolezza della persona.
  • I punteggi ottenuti alle aree adattive comprese nel dominio Sociale non sono significativamente diversi dal punteggio medio del dominio stesso, quindi non è possibile osservare punti di forza o di debolezza all'interno del dominio Sociale.
  • Le aree adattive del dominio Pratico non differiscono significativamente dal punteggio medio confrontato, quindi non è possibile osservare punti di forza o di debolezza all'interno del dominio Pratico.

Il comportamento adattivo riferito dagli insegnanti risulta nettamente peggiore rispetto a quanto riportato dai genitori in contesto domestico. Tale differenza, lascia supporre che probabilmente non è presente un unico modo di adattamento coerente del ragazzo, ma che l’ambito scolastico potrebbe essere fonte di particolare tensione.

BRIEF2 - Insegnanti

Il punteggio T (68) dell’Indice di Regolazione comportamentale (BRI) è potenzialmente elevato su un piano clinico. Il punteggio T (66) dell’Indice di Regolazione emotiva (ERI) è potenzialmente elevato su un piano clinico. Il punteggio T (63) del Punteggio composito esecutivo globale (GEC) è mediamente elevato.

CONNERS 3 - Insegnanti

Il questionario Conners 3 versione insegnanti vede tutti le scale in area clinica, in particolare la scala Provocazione e aggressività (T = 140). Le scale di validità indicano una tendenza ad enfatizzare i sintomi negativi.

 

Questionari clinici compilati dai genitori

ABAS-3 - Genitori

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Si descrive un livello nella norma di tutti gli indici, segno che il ragazzo in ambiente extrascolastico ha un funzionamento differente, così come anche segnalato dalla psicologa che lo segue privatamente. Ha ottenuto un GAC medio se confrontato con le persone del campione normativo di riferimento. Le analisi supplementari non evidenziano risultati rari o particolari punti di forza o debolezza.
Il livello delle competenze necessarie per svolgere attività ed eseguire comportamenti significativi nell’ambiente è risultato, pur se non significativo, più alto in riferimento agli altri indici.

BRIEF2 - Genitori

Scale di validità nella norma. I comportamenti relativi alle funzioni esecutive negli ambienti scolastici e domestici risulterebbero all’intento del range normale. In effetti anche negli ambienti attorno a cui gravita il minore (es. sport o attività extrascolastiche) non si sono mai verificate le difficoltà segnalate a scuola.

Sintesi

In riferimento alla richiesta, si evince una difficoltà comportamentale in situazione di disturbo specifico dell’apprendimento, mai identificato prima d’ora. Il ragazzo, quindi, sta svolgendo il programma come i suoi compagni, senza alcun utilizzo di strumenti o strategie volte a semplificare il suo accesso alla didattica. Questo potenzialmente potrebbe aver generato forti tensioni in contesto classe che sfociano spesso in reazioni di ordine comportamentale. Si rileva, nel contempo, la presenza di difficoltà di ordine attentivo, anch’esse maggiormente enfatizzate nel contesto scolastico e presenti in forma lieve nel setting valutativo (una delle prove nelle quali fallisce è la prova del MEA di enumerazione indietro, ad esempio, che coincide con le difficoltà di ordine matematico, rendendola non adeguata). Forma ticcosa motoria in atto, non compatibile con aspetti tourettiani. Si decide di non procedere con certificazione per inclusione scolastica, ma come segue nelle proposte di intervento. Il confronto con gli insegnanti ha permesso di rilevare come gli aspetti comportamentali non emergano in ogni disciplina, ma in particolare dove gli insegnanti non risultavano predisporre un ambiente adeguato con altrettanto adeguata lettura degli antecedenti comportamentali (es. strutturazione dei tempi, degli spazi, regole chiare e attenzione empatia verso lo studente valorizzando gli sforzi cognitivi più che punire l’insuccesso). Si redige certificato L.170/10, F81.3 Disturbo misto delle capacità scolastiche.

Conclusioni

La valutazione con ABAS-3 è risultata determinante per poter effettuare un’analisi approfondita delle caratteristiche di adattamento agli ambienti e per poter prendere una decisione in riferimento alla scelta di assegnazione dell’insegnante di sostegno. La modalità di indagine svolta con questionario per insegnanti e genitori e la somministrazione risultano estremamente semplici e intuitive da parte dei rispondenti. Il linguaggio è estremamente adeguato anche rispetto a persone con basso livello culturale e ben si adatta al linguaggio quotidiano. La somministrazione favorisce maggiormente la disponibilità degli insegnanti che non debbono gestire flussi di carta dai servizi. Lo stesso metodo, inoltre, rende molto agile la correzione per il somministratore, che non dovrà far altro che accedere al proprio profilo utente e verificare la presenza del profilo compilato. Il profilo risulta di semplice interpretazione e contiene notevoli informazioni utili anche alla redazione della relazione clinica. La guida all’intervento (chesuggerisce attività di intervento consigliate sulla base degli item dell’ABAS-3), rende ancora più utile, rispetto alla precedente versione, lo strumento. L’ABAS-3 può in effetti diventare un utile volano per il clinico al fine di produrre non solo una valutazione efficace del comportamento adattivo, ma anche una progettualità di intervento chiara e ben definita. Verificare le competenze adattive non può essere un accessorio ad una valutazione, ma un punto di repere fondamentale al fine di poter avere una visione globale della figura e dello sfondo del paziente. Questo risulta oltremodo in linea anche con il modello ICF, a cui peraltro sono ormai ispirate le schede di segnalazione delle scuole.

Diagnosi

F90.9 [314.01] Disturbo da deficit di attenzione/iperattività senza specificazione

F81.0 [315.00] Con compromissione della lettura

F81.2 [315.1] Con compromissione del calcolo

F95.1 [307.22] Disturbo persistente (cronico) da tic motori o vocali