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numero 20 - settembre 2014

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I nostri test

ASDBI: un caso clinico

ASDBI: un caso clinico

Michele, un bambino di 28 mesi, è stato visto per la prima volta all'età di 23 mesi. I suoi genitori iniziarono a preoccuparsi cinque mesi prima della visita, quando notarono una regressione nelle sue capacità di comunicazione sociale e non-verbale. È nato da una gravidanza senza complicazioni ed è figlio unico. Le valutazioni mediche e dell'udito sono risultate nella norma e lo sviluppo motorio è nei limiti della normalità. Tuttavia, il linguaggio non si stava sviluppando normalmente.

Risultati dei Test

Durante la sua prima visita, a 23 mesi, i punteggi età-equivalenti della Scala del Comportamento Adattivo Vineland indicavano 6 mesi nella comunicazione, 11 mesi nella socializzazione e 23 mesi per le abilità motorie. Quando è stato valutato con la Scheda Generica di Osservazione Diagnostica per l'Autismo (ADOS-G), ha ottenuto un punteggio nel range dell'autismo. E’ stato quindi sottoposto all’ASD Behavior Inventory versione per genitori (ASDBI-G).

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Fig. 1

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Fig. 2

Come si rileva dalla Figura 1 e 2, il T-score del dominio delle Modalità di Comportamenti Senso/Percettivi si trova nel range atteso per un bambino con autismo della sua età (quindi, all’interno dell’area ombreggiata). Questo è vero anche per i punteggi dei domini delle Paure Specifiche, dei Problemi Pragmatici/Sociali, dei Comportamenti nelle Relazioni Sociali e dei Problemi di Contatto/Isolamento e per i punteggi compositi dell'autismo. Il dominio dei Problemi di Eccitabilità è nella fascia alta del range medio per un bambino con autismo della sua età. L'analisi dei cluster in questo dominio rivela che i punteggi dei cluster relativi ai Comportamenti Cinestesici, alla Ridotta Responsività ed ai Problemi di Regolazione del Sonno sono, rispettivamente, nel range moderato, estremamente alto e basso.
È, dunque, la mancanza di responsività che ha fornito il contribuito maggiore a questo T-score relativamente elevato. In particolare, i domini ed il composito riguardanti le abilità comunicative si trovano nella fascia bassa della media del range per bambini con autismo e indicano gravi problemi di capacità di comunicazione.
Per riassumere, tutte le prove indicano che Michele è affetto da autismo, accompagnato da significativi deficit nelle abilità comunicative. Non si presenta come un bambino iperattivo o aggressivo ma, piuttosto, come un bambino passivo e schivo.
È stato prescritto un intervento intensivo focalizzato al miglioramento della sua reattività sociale verso gli altri e delle sue abilità comunicative, insieme alla modificazione dei comportamenti ripetitivi con giocattoli appropriati per età e giochi di abilità sociale, usando diversi metodi.
Dopo l'osservazione iniziale, Michele è stato rivisto a circa 28 mesi (cinque mesi dopo la prima visita). A una nuova valutazione con l’ADOS-G ha ottenuto un punteggio che rientra nel range dello “Spettro Autistico”, indicativo di un miglioramento. I punteggi età-equivalenti della Scala del Comportamento Adattivo Vineland nei domini della Comunicazione, Socializzazione ed Abilità Motorie, erano rispettivamente di 21 mesi, 20 mesi, e 28 mesi, indicando così un significativo miglioramento in queste aree. Le Figure 3 e 4 mostrano i T-score dell’ASDBI-G compilata dai genitori nel corso della visita di follow-up.

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Fig. 3

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Fig. 4

Il confronto fra i punteggi della prima e della seconda visita fornisce informazioni sia sui domini che hanno presentato variazioni che su quelli che non le hanno subite. Dal confronto fra i due protocolli ASDBI compilati dai genitori, appare evidente che essi hanno visto grandi cambiamenti in un tempo relativamente breve. Molte delle modificazioni osservate vanno oltre i limiti dell’intervallo di confidenza. Il T-score del dominio delle Modalità di Contatto Senso/Percettivo, per esempio, è sceso di 14 punti mentre quello dei Comportamenti nelle Relazioni Sociali è salito di 16 punti. Di conseguenza, il Composito dell’Autismo è sceso di 15 punti spostando il punteggio di Michele di una deviazione standard e mezzo al di sotto della media prevista per un bambino con autismo della sua età.
All’età di 28 mesi anche un insegnate (in questo caso un operatore di asilo-nido) ha compilato l’ASD Behavior Inventory versione per insegnanti (ASDBI-I). I risultati sono riportati nelle Figure 5 e 6.

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Fig. 5

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Fig. 6

Nel complesso, i T-score dell'insegnante sono abbastanza simili a quelli dei genitori. La differenza più importante viene riscontrata nel dominio dei Ritualismi/Resistenza al Cambiamento, in questo dominio l'insegnante ha notato molti più problemi dei genitori (24 punti di differenza). Questo livello di discrepanza è stato riscontrato solo nel 2,3% del campione di standardizzazione e indica la necessità di un'ulteriore analisi della situazione e di escogitare un piano di trattamento appropriato. Inoltre, nel dominio riguardante l'Apprendimento, la Memoria ed il Linguaggio Recettivo, il T-score dell'insegnante è di 15 punti più alto di quello dei genitori, un livello che appare solo nel 4,4% del campione di standardizzazione. Questa discrepanza suggerisce una mancanza di generalizzazione per l'ambiente domestico e la necessità di sviluppare un programma che insegni la generalizzazione delle competenze recettive per l’ambiente domestico.

Il profilo del cambiamento di Michele è caratterizzato da una diminuzione di comportamenti asociali e di isolamento e da miglioramenti delle competenze di comunicazione sociale. L'incremento del T-score del dominio riguardante i Problemi Semantici/Pragmatici non è inatteso. Nella nostra esperienza, questo incremento avviene spesso in bambini con ASD quando acquisiscono la capacità di linguaggio e, usualmente, indica il bisogno di terapie per l'insegnamento degli aspetti semantici e pragmatici dell’uso del linguaggio.
Un dominio che è rimasto problematico nel modulo per i genitori è quello delle Paure Specifiche (nella versione per gli insegnanti c’erano troppi item mancanti per assegnare un punteggio). L'analisi dei singoli cluster di questo dominio è comunque interessante.
È degno di nota il cambiamento fatto da Michele che è passato dall’assenza di ansia da separazione dai genitori (ma significativo isolamento dalle altre persone) ad una maggiore ansia da separazione (ma minore isolamento sociale). Sebbene il T-score del dominio delle Paure Specifiche sia rimasto invariato, l’analisi del cluster ha rivelato cambiamenti nella consapevolezza dell’ambito sociale che sono consistenti con gli altri cambiamenti segnalati dai T-score. L’ansia da separazione è normale a questa età e, dunque, coerente con il miglioramento.

Raccomandazioni

In questo caso specifico, è stato raccomandato un proseguimento della terapia e un aumento di relazioni con i coetanei, dal momento che Michele aveva migliorato le sue capacità di comunicazione e ridotto l’isolamento. È stata raccomandata anche una terapia linguistica focalizzata al miglioramento delle competenze semantiche e, eventualmente, pragmatiche.