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Anger Disorders Scale (ADS)
Anger Disorders Scale (ADS)
La collera è un’emozione relativamente poco studiata, quantomeno rispetto alle altre: nonostante negli ultimi anni si stia riscoprendo un rinnovato interesse, non si è ancora giunti all’individuazione di un vero e proprio “disturbo di collera”.
I test utilizzati per la valutazione della collera si sono spesso limitati a distinguerne la direzione e gestione, o a indagare l’aggressività. Fanno eccezione lo strumento Anger Disorders Scale (ADS) e la sua versione breve (ADS:S) (DiGiuseppe & Tafrate, 2007), che hanno il merito di misurare una collera clinicamente disfunzionale e di distinguerla da quella di pertinenza non clinica: ciò ne permette una valutazione indipendente.
Collera
La collera è un’emozione intensa e primitiva: miti, letteratura e religioni hanno cominciato ad analizzarla ben prima della psicologia. A lungo è stata considerata come un argomento a se stante, un sintomo di qualcos’altro; è associata a un’attivazione elevata della corteccia anteriore sinistra (Harmon-Jones, 2007) e a quella della corteccia orbito frontale sinistra (Harmon-Jones & Siegelman,2001) ed è correlata a risposte neuroendocrine come l’incremento di testosterone (Yildirim & Derksen, 2012) e incrementi nell’attività̀ cardiovascolare in risposta a situazioni di sfida e stress (Suls, 2013 in Veenstra et al.,2018).
L’apprendimento di una collera di pertinenza clinica avviene prevalentemente tramite condizionamento operante: la collera stessa incentiva azioni dettate dal desiderio di vendetta, potere e controllo tali da provocare un effetto di coercizione sugli altri (rinforzo positivo) che a sua volta rende più̀ probabile l’esperienza di collera in futuro. La collera può anche essere rinforzata negativamente portando alla cessazione di uno stimolo avversivo, ad esempio zittendo le altre persone o forzandole a interrompere un comportamento spiacevole (Aronson, 2013; Kring et al., 2013). Tra i fattori causali di questa collera giocano un ruolo anche le distorsioni cognitive, ovvero modalità̀ di interpretazione della realtà̀ derivanti dall’interazione tra fattori interni, esterni e la percezione di minaccia; in particolare è l’ipergeneralizzazione (focalizzarsi su circostanze isolate ed estenderle per giungere a conclusioni generali) a emergere nelle persone con problemi di collera: esse giudicano gli altri come esseri privi di valore, quasi non umani, per via delle trasgressioni subite, senza considerare le possibili azioni buone fatte a terzi (Ellis & Tafrate, 1997). Secondo l’Integrative Cognitive Model (Wilkowski & Robinson, 2010) ci sono tre processi cognitivi alla base dell’esperienza problematica di collera e aggressività: interpretazione ostile, ruminazione e controllo.
Struttura dell’ADS
L’ADS è uno strumento composto da 74 item, con una struttura multidimensionale che si basa su cinque domini, al cui interno sono raggruppate 18 scale.
Il dominio Provocazioni fa riferimento agli stimoli che elicitano la collera e si basa sulle scale “Provocazioni” ed “Essere feriti/Rifiuto sociale”. Il dominio Attivazione è composto dalle scale “Attivazione fisiologica”, “Durata dei problemi di collera” e “Durata degli episodi di collera”. Il dominio Cognizioni fa riferimento ai pensieri utilizzati per valutare gli stimoli e mediare l’esperienza emotiva; le scale presenti in questo dominio sono: “Sospettosità”, “Risentimento”, “Ruminazione” e “Impulsività”. Il dominio Motivazioni fa riferimento all’uso delle emozioni per poter far fronte a minacce ed eventi stressanti e comprende le scale “Vendetta”, “Riduzione della tensione” e “Coercizione”. Infine, il dominio Comportamenti si riferisce alle azioni intraprese per far fronte allo stato di collera e comprende le scale “Trattenere la collera”, “Espressione verbale”, “Aggressività fisica”, “Aggressività relazionale”, “Aggressività passiva” e “Aggressività indiretta”.
Ci sono, inoltre, tre fattori di secondo ordine. Il fattore Reattività/Espressione è dato da un insieme di item provenienti dalle scale “Provocazioni”, “Attivazione fisiologica”, “Durata dei problemi di collera”, “Ruminazione”, “Impulsività”, “Coercizione” e “Espressione verbale”. Persone che ottengono punteggi elevati in questo fattore possono presentare episodi di collera con scatti d’ira, perdita di controllo e elevata attivazione fisiologica. Il fattore Anger-in è dato da item ricavati dalle scale “Essere feriti/rifiuto sociale”, “Durata degli episodi di collera”, “Sospettosità”, “Risentimento”, “Riduzione della tensione” e “Trattenere la collera”. A seconda dei punteggi ottenuti nelle altre scale, le persone con punteggi elevati in questo fattore possono sperimentare lunghi periodi di collera con manifestazioni verbali o aggressive, o essere facilmente stimolati dalle minacce alla propria autostima. Infine, il fattore Vendetta è dato da un insieme di item provenienti dalle scale “Vendetta”, “Aggressività fisica”, “Aggressività relazionale”, “Aggressività passiva” e “Aggressività indiretta”. Persone con punteggi elevati in questo fattore possono sperimentare una collera con un evidente desiderio di vendetta.
Ambiti di applicazione
Sia l’ADS che l’ADS:S permettono la discriminazione di espressioni disfunzionali di collera rispetto a quelle di pertinenza non clinica. L’ADS, fornisce una base forte per lo sviluppo di un piano di intervento e trattamento appropriato per problematiche di collera non necessariamente secondarie ad altri quadri clinici, mentre l’ADS:S è più adatta ai fini di screening.
L’ADS è utile anche se impiegato nell’ambito della ricerca, in quanto l’ampia varietà di scale incluse può essere utile per esplorare l’influenza dei diversi aspetti della collera da parte di variabili di mediazione e moderazione, oltre a permettere lo sviluppo di ricerche sui diversi sottotipi di collera.
Bibliografia
- Aronson, E., Wilson, T. D., & Akert, R. M. (2013). Psicologia sociale (4. ed.). Bologna: Il Mulino.
- DiGiuseppe, R., & Tafrate, R. C. (2004). Anger Disorders Scale (ADS). Toronto: MultiHealth Systems. Ad. it. di C. Novara, C. Gargiulo e F. Sanavio, 2023, Firenze: Hogrefe.
- Ellis, A., & Tafrate, R. (1997). How to control your anger before it controls you. Secaucus, NJ: Birch Lane Press
- Harmon-Jones, E., & Harmon-Jones, C. (2007). Cognitive dissonance theory after 50 years of development. Zeitschrift für Sozialpsychologie, 38(1), 7-16.
- Harmon-Jones, E., & Siegelman, J. (2001). State anger and prefrontal brain activity: Evidence that insult-related relative left-prefrontal activation is associated with experienced anger and aggression. Journal of Personality and Social Psychology, 80, 797–803.
- Kring, A. M., Davidson, G. C., Neale, J. M., Johnson, S. L. (2013). Psicologia clinica. (4. ed.). Bologna: Zanichelli
- psychology of trait anger. Current opinion in psychology,19, 98-103.
- Suls, J. (2013). Anger and the heart: perspectives on cardiac risk, mechanisms and interventions. Progress in cardiovascular diseases, 55, 538-547.
- Veenstra, L., Bushman, B. J., & Koole, S. L. (2018). The facts on the furious: a brief review of the
- Wilkowski, B. M. & Robinson, M.D. (2010), The Anatomy of Anger: An Integrative Cognitive Model of Trait Anger and Reactive Aggression. Journal of Personality, 78(1), 9-38. 10.1111/j.1467- 6494.2009.00607.x
- Yildirim, B. O., & Derksen, J. J. (2012). A review on the relationship between testosterone and life- course persistent antisocial behavior. Psychiatry research, 200(2-3), 984-1010.