QI - Questioni e idee in psicologia - Il magazine online di Hogrefe Editore

Qi, il magazine online di Hogrefe Editore.
Ogni mese, cultura, scienza ed aggiornamento
in psicologia.

numero 49 - luglio 2017

Hogrefe editore
Archivio riviste

I nostri test

ALCE: il caso di F. (disturbo specifico del linguaggio)

ALCE: il caso di F. (disturbo specifico del linguaggio)

Iniziamo, con questo numero, la pubblicazione di alcuni casi di applicazione clinica di ALCE - Assessment di Lettura e Comprensione in Età Evolutiva

ALCE è una batteria di test finalizzata ad indagare le abilità di lettura e comprensione del testo in bambini della scuola primaria, costruita a partire dalla prospettiva teorica della Simple View of Reading. Secondo questo modello, l’abilità di “lettura” è data dal prodotto della capacità di decodifica e della capacità di comprensione orale. Decodifica e comprensione orale sarebbero quindi le competenze centrali alla base dell’efficienza della lettura, nel momento in cui si fa riferimento a una visione ecologica della lettura come processo orientato a uno scopo: la comprensione. 

Il caso che presentiamo in questo numero e quelli che seguiranno sono di operatori che utilizzano lo strumento in situazioni reali di valutazione del bambino, in seguito alla sua presa in carico nel servizio.

 

Età del bambino e classe frequentata al momento della valutazione

8 anni e 2 mesi, II classe primaria.

 

Motivo dell'invio

Il bimbo giunge al servizio di NPI territoriale all’età di 4 anni per un disturbo di linguaggio. È effettuato dopo un percorso riabilitativo su tale aspetto e con l’ingresso alla scuola primaria si sono evidenziate difficoltà negli apprendimenti che hanno richiesto una valutazione approfondita del quadro cognitivo, neuropsicologico e degli apprendimenti stessi. Il bambino è stato fermato alla fine del primo anno della scuola primaria.

 

Cenni anamnestici

F. è un bimbo nato pretermine (30a settimana), con un basso peso alla nascita (2,150 Kg). Le tappe di sviluppo appaiono rallentate: il cammino compare intorno ai 18 mesi; il linguaggio appare intorno ai 15 mesi, ma poi subisce una battuta di arresto, e F. a 36 mesi (ingresso scuola dell’infanzia) utilizza un linguaggio totalmente incomprensibile, pur essendo molto comunicativo. I genitori si sono rivolti al servizio territoriale, su consiglio delle insegnanti, quando F. ha iniziato il secondo anno della scuola dell’infanzia. All’epoca presentava un disturbo del linguaggio espressivo, con grandi anomalie nell’articolazione. Buona la comprensione. Apparivano scarse l’abilità grafica e l’abilità motoria (scarsa autonomia nell’abbottonarsi, allacciarsi, andare in bicicletta, ecc). I genitori apparivano iperprotettivi e lo anticipavano su tutto per evitargli frustrazioni e difficoltà. F. è stato seguito da una logopedista ed è migliorato molto sul versante linguistico, tuttavia a sei anni (ingresso scuola primaria) permanevano ancora alcune anomalie nell’articolazione e una difficoltà fino-motoria.

 

Risultati della valutazione psicodiagnostica

F. presenta un quadro intellettivo border, penalizzato soprattutto dal basso risultato ottenuto nell’indice Memoria di lavoro (IML) e dalle difficoltà che permangono nell’area verbale. Il QI totale è pari a 76, il punto di forza è l’indice di Ragionamento visuo-percettivo, pari a 90, mentre il punto di debolezza, come anticipato, è l’indice di Memoria di lavoro, pari a 65. Il cluster maggiormente critico è quello di memoria a breve termine, sbilanciato rispetto alla memoria a lungo termine. Alla valutazione neuropsicologica è confermata la grande fragilità in memoria di lavoro, sia con materiale verbale che visivo, oltre ad una scarsa capacità di pianificazione. Nella fase di rivalutazione F. appare migliorato nell’atto espressivo, anche se permangono difficoltà di programmazione fonologica, nella capacità di raccontare e nella formulazione frastica. L’accesso lessicale è adeguato. Nella scrittura utilizza lo stampato maiuscolo con una discreta realizzazione grafica, ma permangono difficoltà nella gestione dello spazio del foglio e interlessicale. Gli errori più frequenti sono legati a doppie, confusione in alcuni suoni, nella programmazione di parole complesse e fusioni illegali. Nell’area della matematica si osserva una confusione di alcuni numeri che vengono realizzati al contrario, oltre che una grande difficoltà nella comprensione del concetto di numero e nell’operare con quantità e grandezze.

 

Risultati della valutazione di lettura e comprensione condotta con ALCE

ALCE1.png

La lettura appare ancora poco fluida, con un investimento sulla correttezza a scapito della velocità, molte esitazioni di fronte a parole complesse e/o irregolari, confusione visiva tra b/d, difficoltà nella lettura dei digrammi e delle doppie.
F. tiene il segno con il dito, ma spesso fatica a gestire il passaggio alla riga successiva.

 ALCE2.png

La prestazione è decisamente migliore rispetto alla lettura di parole, sia nella velocità che nella correttezza (superiore alla media). F. cura particolarmente la ricerca della migliore modalità di pronunciare le non parole, dando l’impressione di “anticipare” il loro suono mentalmente. Permane anche qui la difficoltà presente nel gestire il salto di riga.

ALCE3.png

Il punteggio raggiunto nella comprensione orale è adeguato: F. appare più in grado di gestire le risposte locali, ricordando anche i dettagli della storia. Nelle risposte globali fornisce risposte maggiormente sintetiche.

ALCE4.png

F. ottiene una prestazione sufficiente rispetto al criterio, con una velocità di lettura di 1,58 sill/sec.

ALCE5.png

F. mostra una comprensione nella norma, sia sugli aspetti globali che locali. Appare molto interessato al testo e nelle risposte aggiunge commenti tratti dalla sua esperienza quotidiana. La costruzione delle frase appare ancora molto scarna e sintetica, ma le risposte sono corrette e pertinenti.

ALCE6.png

F. commette errori di pronuncia o lunghe esitazioni su parole complesse o particolarmente lunghe, come “impermeabile” o “lanciandosi”. Le sostituzioni sono tra b/d e tra a/e.

ALCE7.png

F. presenta qualche difficoltà in più nella comprensione di questo brano, soprattutto nelle domande globali dove fatica a trovare delle risposte non troppo sintetiche. Dà l’impressione di non riuscire sempre ad accedere a quanto letto, soprattutto in quelle risposte che richiedono termini più precisi o l’utilizzo di informazioni dettagliate.

ALCE8.png

Valutazione qualitativa globale del profilo di lettura e comprensione del testo emerso da ALCE

Dalle prove somministrate, si rileva un notevole miglioramento di F. anche sul piano degli apprendimenti.
Permane un problema di memoria a breve termine, soprattutto su materiale privo di significato (stringhe di numeri, liste di parole, ecc.) o slegato dal contesto. Nella prova di comprensione orale, infatti, F. ha mostrato di essere in grado di recuperare i dati significativi, soprattutto nei testi che lo hanno maggiormente interessato.
Permangono grandi difficoltà in scrittura, con un numero di errori superiore alla media, e con un tratto discreto, ma che risente ancora delle scarse abilità mostrate anche nel disegno, già alla scuola dell’infanzia.
Da migliorare ancora la fluidità della lettura, soprattutto su parole lunghe e complesse.

 

Sintesi diagnostica

In F. permangono alcuni aspetti di fragilità, legati, come detto, alle funzioni esecutive, soprattutto memoria di lavoro e pianificazione. Va rilevata anche la sua grande affaticabilità e la sua esauribilità attentiva, dovuta alla mancata automatizzazione di alcuni processi. Negli apprendimenti, le aree più deboli sono quella matematica e la scrittura. Sicuramente, al termine del nuovo ciclo riabilitativo, nel corso del III anno della scuola primaria, sarà possibile definire meglio il quadro clinico, identificando la presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento.

 

Indicazioni per l’intervento ricavabili dai risultati delle prove ALCE

Dalla valutazione effettuata emerge la necessità di continuare il lavoro di potenziamento di F. Quanto acquisito fin qui mostra le grandi capacità di recupero del bambino; tuttavia, le fragilità ancora presenti e i ritardi di sviluppo hanno sicuramente compromesso il percorso di apprendimento, rallentandolo e rendendolo meno fluido. Emerge, inoltre, la necessità di lavorare, oltre che sulle funzioni esecutive, sulle abilità di comprensione del testo descrittivo/informativo su cui F. ha mostrato maggiori fragilità, rinforzando il lessico e la sua capacità di raccogliere e trasmettere informazioni nuove.

 

Considerazioni cliniche sui punti di forza e di debolezza di ALCE

L’utilizzo di testi così diversi tra loro ha consentito di valutare l’approccio del bambino e di verificare le sue abilità sia con materiale più simile ai testi di lettura, sia con un brano più simile ad un testo di studio, con termini scientifici e concetti più globali. F. si è mostrato molto curioso ed entusiasta di fronte ai testi narrativi, mentre ha mostrato qualche resistenza e fatica in più sul testo descrittivo. Nonostante le difficoltà rilevate in memoria di lavoro, F. è stato capace di accedere a quanto letto e di recuperare le informazioni richieste; tale dato potrebbe aiutare nella generazione di strategie da utilizzare a scuola per sostenere la memoria di lavoro, anche in vista dell’inserimento delle materie di studio.