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numero 72 - novembre 2019

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ADHD Rating Scale-5: un nuovo questionario per valutare i sintomi dell’ADHD e l’impairment quotidiano

ADHD Rating Scale-5: un nuovo questionario per valutare i sintomi dell’ADHD e l’impairment quotidiano

L’ADHD Rating Scale-5 è un questionario che può essere utilizzato per la valutazione sintomatologica di bambini e ragazzi con disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Le scale sono basate sui criteri diagnostici per l’ADHD descritti nella quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5; American Psychiatric Associa­tion, 2013).
Il DSM-5 fornisce criteri diagnostici organizzati secondo le due dimensioni distinte di Disattenzione e Iperattività-impulsività, ciascuna delle quali è costituita da nove sintomi. Parallelamente, l’ADHD Rating Scale-5 propone due sottoscale differenziate: quella relativa alla valutazione della disattenzione e quella relativa alla valutazione dell’iperattività-impulsività, composte da 9 item ciascuna.
Coerentemente con l’attenzione prestata dal DSM-5 per la formulazione di criteri diagnostici adeguati per gli adolescenti, è stata prevista una versione per i ragazzi, distinta da quella per i bambini, con una diversa formulazione degli item: le domande della versione adolescenti forniscono esempi di problemi comportamentali adeguati alla loro età, seguendo le descrizioni del DSM-5.
Sono presenti inoltre una versione per genitori e una versione per insegnanti che permettono di ottenere una valutazione della frequenza di ciascun sintomo dell’ADHD rispettivamente a casa e a scuola, verificando quindi il criterio C per la diagnosi del disturbo secondo il DSM-5, secondo cui “i problemi causati dai sintomi devono manifestarsi in due o più contesti”.
Inoltre, per la diagnosi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, il criterio D del DSM-5 richiede che i sintomi siano associati ad una compromissione in almeno un’area di funzionamento (per esempio il rendimento scolastico o le rela­zioni sociali). Per questo motivo l’ADHD Rating Scale-5 include due scale distinte che valutano il livello di compromissione associato alle dimensioni di disattenzione e iperattività-impulsività. Questo permette a chi le utilizza di valutare in che misura i problemi legati all’ADHD possano influenzare negativamente il funzio­namento di bambini e adolescenti a casa e/o a scuola.

Somministrazione

L’ADHD Rating Scale-5 è uno strumento di rapida somministrazione, particolarmente adatto per lo screening, dal momento che la compilazione di ciascun questionario richiede circa 10 minuti.
Alla persona che compila il que­stionario viene chiesto di riportare alcuni dati socio-demografici e di indicare la frequenza dei comportamenti oggetto di indagine nel bambino o adolescente a casa o a scuola, negli ultimi sei mesi (oppure dall’inizio dell’anno scolastico se l’insegnante conosce lo studente da meno di sei mesi), su una scala Likert a 4 punti (“Mai o raramente”, “Qualche volta”, “Spesso” o “Molto spesso”).
L’ADHD Rating Scale-5 prende in esame sei diversi domini di funzionamento che secondo la letteratura risultano essere spesso compromessi nei bambini con ADHD. Il primo dominio è quello delle relazioni con gli altri significativi, ovvero i membri della famiglia per la versione Genitori, e i docenti per la versione Insegnanti. Il secondo dominio fa riferimento alle relazioni con i pari, che sono spesso problematiche per i bam­bini con ADHD (Barkley, 2015). Il terzo dominio riguarda il rendimento scolastico, uno degli aspetti più comunemente compromessi (DuPaul e Stoner, 2014). Il quarto dominio è relativo all’autocontrollo comportamentale: la difficoltà in questo ambito è stata universalmente riconosciuta e è estremamente comune tra i bambini che manifestano il sottotipo dell’ADHD caratterizzato da iperattività-impulsività predominante e il sottotipo combinato. Il quinto dominio fa riferimento ai compiti, che spesso costituisce un problema consistente per i bambini con ADHD e è associato a difficoltà in ambito scolastico, di natura emotiva e a un comportamento dirompente (Power, Werba, Watkins, Angelucci e Eiraldi, 2006). Il sesto dominio riguarda l’autostima; durante lo sviluppo i bambini con ADHD vanno spesso incontro a un notevole numero di insuccessi in diversi contesti, in particolare quello scolastico, e la loro percezione degli eventi, unita ai feedback negativi di genitori, pari e insegnanti, ha un effetto cumulativo nel tempo, che li può portare a sviluppare credenze negative su di sé.
Durante la compilazione dell’ADHD Rating Scale-5 viene chiesto di rispon­dere ai sei item di impairment due volte: la prima volta dopo aver espresso il suo giudizio sugli item che valutano la frequenza dei sintomi della disattenzione, e la seconda volta dopo aver valutato l’iperattività-impulsività. Viene chiesto di indicare in quale misura i nove compor­tamenti indagati nella prima parte del questionario causano problemi al proprio figlio/al proprio allievo. Gli item sono valutati su una scala Likert a 4 punti (“Nessun problema”, “Problema minore”, “Problema moderato”, “Problema grave”).

Scoring

Per quanto riguarda le procedure di scoring, i punteggi grezzi ottenuti vengono convertiti in punteggi percentili usando l’apposito foglio di scoring presente nell’appendice del manuale. I dati grezzi vengono confrontati con i dati normativi differenziati per genere e per quattro fasce d’età (dai 6 ai 18 anni).

Taratura italiana e proprietà psicometriche

Il campione su cui è stata effettuata la taratura italiana dello strumento è costituito da 1056 studenti frequentanti le classi dalla prima della primaria alla quinta della secondaria di secondo grado sul territorio italiano.
Le analisi fattoriali effettuate hanno confermato la struttura a due fattori correlati per le scale sintomatiche, cioè Disattenzione ed Iperattività-impulsività, e a 6 fattori per le scale relative alla compromissione funzionale precedentemente descritte.
Le proprietà psicometriche del questionario (struttura fattoriale, consistenza interna, attendibilità inter-rater e validità concorrente) consentono di confermare la validità dello strumento. Per la validazione italiana sono state osservate in particolare alti livelli di correlazione positiva tra le misure ottenute con l’ADHD Rating Scale-5 e le Scale Conners
I dati relativi all’affidabilità e alla validità dell’ADHD Rating Scale-5sono contenuti nel manuale edito da Hogrefe.

Conclusioni

Il questionario ADHD Rating Scale-5, nelle versioni Insegnanti e Genitori, e nelle due declinazioni per bambini e adolescenti, rappresenta una valida alternativa ad altri questionari già presenti in letteratura.
Con queste scale è possibile rilevare sia la presenza di sintomi ADHD che il loro impatto nella vita di tutti i giorni, secondo la percezione dei genitori e degli insegnanti.
La scala può essere utilizzata da clinici, ope­ratori della salute mentale e della scuola per attività di screening, valutazione diagnostica e degli esiti del trattamento.
Il valore aggiunto dell’ADHD Rating Scale-5 è che prevede versioni differenziate per bambini e adolescenti, i dati normativi sono calibrati in base all’età e sono presenti le scale di impairment per comprendere quanto un certo cluster di sintomi (disattenzione e/o iperattività-impulsività) può influenzare la qualità della vita del bambino/a o del ragazzo/a. Inoltre tra i maggiori punti di forza possono essere annoverati la brevità, il facile utilizzo, e la possibilità di rilevare il livello di compromissione funzionale associato ai sintomi. Infine, il fatto di rispecchiare così fedelmente i criteri diagnostici del DSM-5 rende ancora più semplice utilizzare lo strumento per la valutazione diagnostica.

Bibliografia

  • American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Press. Ed. it. a cura di M. Biondi (2014), Milano: Raffaello Cortina. 
  • Barkley, R.A. (a cura di) (2015). Attention-deficit/hyperactivity disorder: A handbook for diagnosis and treatment (4th ed.). New York: Guilford Press.
  • DuPaul, G. J., Power, T. J., Anastopoulos, A. D., & Reid, R. (2016). ADHD rating scale- 5 for children and adolescents: checklists, norms, and clinical interpretation. New York: Guilford Press.
  • DuPaul, G.J. e Stoner, G. (2014). ADHD in the schools: Assessment and intervention strategies (3rd ed.). New York: Guilford Press.
  • Edbom, T., Granlund, M., Lichtenstein, P., & Larsson, J. O. (2008). ADHD Symptoms Related to Profiles of Self‐Esteem in a Longitudinal Study of Twins A person‐oriented approach. Journal of Child and Adolescent Psychiatric Nursing, 21(4), 228-237.
  • Power, T.J., Werba, B.E., Watkins, M.W., Angelucci, J.G. e Eiraldi, R.B. (2006). Patterns of parent-reported homework problems among ADHD-referred and non-referred children. School Psychology Quarterly, 21(1), 13-33.