Esperienze
Visione e disgrafia: il ruolo di un training visivo specifico in scritture disgrafiche
Visione e disgrafia: il ruolo di un training visivo specifico in scritture disgrafiche
Anche quest'anno, Hogrefe premia il miglior poster in psicologia clinica presentato al XXIV Congresso AIRIPA di Torino. La ricerca, ad opera di terapisti della neuropsicomotricità del CRC Balbuzie di Roma, mostra l'efficacia di un intervento con training visivo per la riabilitazione della scrittura in soggetti disgrafici.
Negli ultimi anni la pratica clinica della comunità scientifica ha evidenziato una sempre più importante correlazione tra aspetti visivi e sviluppo della letto-scrittura in età evolutiva. In linea con quanto osservato, all’interno del Centro Ricerca e Cura per la Balbuzie di Roma, è stato attivato un progetto sperimentale di riabilitazione neuropsicomotoria associata a Visual Training per il trattamento di scritture disgrafiche di soggetti con deficit nelle funzioni visuo-percettivo-motorie. In particolare, ad un gruppo sperimentale è stato proposto un training visivo affiancato al training per la disgrafia, mentre ad un gruppo di controllo è stato sottoposto esclusivamente il training per la disgrafia.
Il lavoro si poneva l’obiettivo di verificare il ruolo di un training visivo integrato ad un intervento neuropsicomotorio di riabilitazione della scrittura in soggetti disgrafici che presentano difficoltà nelle funzioni visuo-percettivo-motorie (VPM), per analizzare gli eventuali effetti positivi sulla riabilitazione della scrittura e per fornire alcuni spunti di riflessione circa la necessità di considerare le funzioni VPM nei protocolli di valutazione e nei programmi di trattamento delle difficoltà di scrittura.
Il campione, costituito da 6 bambini di sesso maschile con Scritture Disgrafiche e Difficoltà nelle funzioni visuo-percettivo-motorie, di età compresa gli 8 e i 9 anni, è stato suddiviso in due sottogruppi:
- Gruppo sperimentale: 3 bambini hanno svolto attività neuropsicomotorie per la scrittura e di stimolazione delle abilità visuo-percettivo-motorie. Il percorso è durato 6 mesi articolati in incontri bisettimanali da 45 minuti ciascuno. I dati pre e post trattamento sono stati analizzati e confrontati, e successivamente comparati con il gruppo di controllo;
- Gruppo di controllo: anche in questo caso 3 bambini hanno svolto attività neuropsicomotorie per la scrittura, ma non quelle di stimolazione delle abilità visuo-percettivo-motorie, e anche per loro il percorso è stato di 6 mesi articolati in incontri bisettimanali da 45 minuti ciascuno. I dati pre e post trattamento, analizzati e confrontati fra loro, sono stati a loro volta comparati con il gruppo sperimentale
- il test BHK – Scala sintetica per la valutazione della scrittura in età evolutiva (Di Brina e Rossini, 2011);
- le prove di velocità della BVSCO-2 – Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica – 2 (Tressoldi, Cornoldi e Re, 2013);
- le prove di screening delle funzioni visuo-percettivo-motorie, messe a punto da Marco Orlandi del Centro Ricerche sulla Visione di Roma.
All'inizio del percorso, la totalità del campione preso in esame si caratterizzava per importanti difficoltà in accuratezza e velocità di scrittura. Al temine, invece, l'analisi dei dati evidenzia:
- nei partecipanti al gruppo sperimentale un incremento medio dell’accuratezza di scrittura pari a circa 2 deviazioni standard. In particolare si riscontrano miglioramenti nel tratto grafico, nella morfologia delle lettere e nella gestione dello spazio grafico. Tutti i componenti del Gruppo presentano un incremento delle prestazioni all'analisi delle funzioni VPM e modifiche dei parametri che risentono maggiormente di un adeguato sviluppo delle suddette funzioni (andamento altalenante della linea di scrittura, allineamento rispetto al margine sinistro del foglio);
- nei partecipanti al gruppo di controllo, si osserva ugualmente un miglioramento nell’accuratezza della scrittura, ma con incremento medio inferiore rispetto al gruppo sperimentale: circa 1,2 DS. I miglioramenti rilevati riguardano principalmente il tratto grafico e la morfologia delle lettere. I componenti di questo gruppo non presentano invece modificazioni nelle prestazioni relative alle funzioni VPM né un miglioramento di quei parametri della scrittura che risentono maggiormente di un adeguato sviluppo delle stesse, come ad esempio la gestione dello spazio grafico;
- in entrambi i gruppi è presente un miglioramento degli aspetti legati al tratto grafico e alla morfologia delle lettere (collegamenti interrotti, lettere atipiche, lettere ritoccate, grandezza omogenea delle lettere).
In figura è possibile osservare il confronto dell'incremento medio dei due gruppi, ottenuto tramite la comparazione dei risultati pre e post trattamento.
In conclusione, al termine del percorso abbiamo potuto constatare come l’integrazione tra riabilitazione specifica delle scritture disgrafiche e Visual Training risulti efficace. I soggetti sottoposti ad entrambi gli interventi, infatti, hanno ottenuto:
- miglioramenti maggiormente significativi in tutti i parametri della scrittura,
- modifiche dei parametri che risentono di un adeguato sviluppo delle funzioni visuo-percettivo-motorie.
Questi risultati, qualora venissero confermati da campioni più numerosi, offrirebbero interessanti spunti di riflessione circa la necessità di considerare il ruolo delle funzioni visuo-percettivo-motorie all’interno dei protocolli di valutazione e soprattutto nei programmi di trattamento delle difficoltà di scrittura.
Bibliografia
Di Brina, C. e Rossini, G. (2011). BHK – Scala sintetica per la valutazione della scrittura in età evolutiva. Trento: Erickson.
Tressoldi, P.E., Cornoldi, C. e Re, A.M. (2013). BVSCO-2 – Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica – 2. Firenze: Giunti O.S.