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numero 86 - aprile 2021

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Valutazione psicologica e COVID-19: la somministrazione in modalità remoto del Wartegg secondo il CWS

Valutazione psicologica e COVID-19: la somministrazione in modalità remoto del Wartegg secondo il CWS

Le attuali normative sul "distanziamento sociale" hanno fortemente impattato sul modo in cui gli psicologi e psicoterapeuti che operano attivamente sia in ambito psicoterapeutico che in quello della valutazione psicologica imponendo, di fatto, uno spostamento dalla abituale postazione di lavoro a una piattaforma internet. Ciò ha creato diverse e variegate difficoltà che sono intervenute a vari livelli (per es. dalla presa in carico del cliente alla struttura delle sedute a distanza) ma che hanno condizionato pesantemente la valutazione della personalità e, in particolare, quella effettuata tramite l’uso di Performance Based Personality Test (PBPT) dato che non tutte le tecniche PBPT sono gestibili da remoto. Allo stato attuale, anzi, risulta che il solo Wartegg, come si vedrà più avanti, sia stato dotato di tale possibilità.
La somministrazione in remoto del Wartegg, utilizzato secondo il Crisi Wartegg System (CWS) risulta molto agevole e richiede solo una limitata fase di preparazione preliminare da parte del clinico e del cliente.
La modalità qui illustrata è nata dalla collaborazione dei due Autori del presente lavoro, Crisi e Palm. Dopo aver elaborato sulla carta i criteri e la modalità con cui procedere alla somministrazione in remoto, la tecnica è stata sottoposta al vaglio di altri psicologi, prevalentemente operanti negli USA, che attraverso una ricerca appositamente ideata hanno voluto valutarne l’impatto sulla validità dei dati ottenuti. Nello specifico, dopo aver somministrato alcuni test secondo la modalità in presenza ed altri in modalità remoto, hanno inviato questi protocolli raccolti ad un gruppo di psicologi esperti del CWS senza, ovviamente, specificare quali di questi protocolli fosse stato somministrato in remoto e quali in presenza. Agli esaminatori, è stato richiesto di valutare “alla cieca” tutti i protocolli facendo particolare attenzione alla:

  1. qualità della somministrazione vera e propria (fase in cui l’esaminato/a effettua la prova);
  2. alla presenza di impedimenti di natura tecnica legati all’uso della videocamera;
  3. alla definizione e descrizione dei disegni da parte dell’esaminato/a (fase della Pinacoteca);
  4. alla effettuazione delle prove supplementari (Scelta dei Disegni e dei segni-stimolo; eventuale Prova della Successione);
  5. reazioni e eventuali commenti dei clienti alla somministrazione del test. 

Infine, sempre agli psicologi che hanno partecipato a questa fase, è stato inviato un sondaggio per verificare la qualità dei protocolli inviati sia dal punto di vista tecnico che della valutazione. 

I risultati ottenuti hanno permesso di concludere che la tecnica di somministrazione in remoto non inficia nella maniera più assoluta sulla capacità investigativa e valutativa del Wartegg applicato secondo il CWS. La somministrazione in remoto può dunque essere soddisfacentemente applicata in quanto la sperimentazione alla quale è stata sottoposta ha dimostrato di avere un impatto assolutamente limitato e trascurabile sulla qualità dei dati raccolti.

Linee guida per la somministrazione del Wartegg in modalità remoto secondo il CWS

Una somministrazione clinica valida del test di Wartegg (secondo il sistema Crisi Wartegg) è possibile una volta acquisita la dovuta competenza e l’aver fornito al cliente il materiale originale necessario. Non è consentito inviare al cliente i protocolli scannerizzati del test tramite posta elettronica o fax, poiché il materiale è sottoposto a copyright (Hogrefe, 2014). Inoltre, anche se ciò fosse possibile, le variazioni nella qualità della stampa riprodurrebbero lo stimolo in forma alterata, riducendo l'attendibilità e la validità del test.

Passaggi raccomandati per la somministrazione:

  1. Informare il cliente che gli verrà inviato un pacchetto di materiale da utilizzare durante l’incontro online. Chiedergli di non aprire il pacchetto fino all’incontro di somministrazione programmato (per evitare che visioni il materiale e alteri la fase della somministrazione).
  2. Il pacchetto del materiale da inviare al cliente sarà contrassegnato all'esterno della busta con la scritta: "Non aprire fino a quando non verrà richiesto" e conterrà i seguenti materiali: 
        - Due protocolli Wartegg originali, non piegati e in buone condizioni (si consiglia di inserire un foglio di cartoncino nella confezione per evitare danni ai moduli del    protocollo); 
        - Una matita n. 2 senza gomma;
        - Una busta affrancata e indirizzata con la quale il cliente potrà restituire la prova completata.
  3. Durante la somministrazione, indicare al cliente di aprire la busta e di posizionare uno dei due protocolli vuoti davanti a sé e di collocare la propria webcam in modo che l’esaminatore possa chiaramente vedere il protocollo mentre disegna. Dare la consegna con le istruzioni e seguire le istruzioni standardizzate del CWS.
  4. Al termine della fase di disegno, chiedere al cliente di mettere da parte la matita e, sempre secondo le istruzioni standardizzate del CWS, effettuare la fase della Picture Gallery o Pinacoteca. Se non fosse possibile vedere chiaramente i disegni fatti, si può chiedere al cliente di mantenere il protocollo disegnato davanti alla propria videocamera.
  5. Completata questa fase si passa alla fase della scelta dei disegni e dei segni-stimolo. Il cliente ha ancora davanti a sé il test appena disegnato e l’esaminatore chiederà quale disegno piace di più (e perché) e quale di meno (e perché), sempre trascrivendo accuratamente la verbalizzazione fornita dall’esaminato.
  6. Al termine della scelta dei disegni, chiedere al client di mettere via il protocollo disegnato e di posizionare davanti a sé l’altro, quello vuoto. Chiedere quale segno-stimolo piace di più e quale di meno sempre secondo le istruzioni standardizzate di somministrazione del CWS.
  7. Nei casi in cui fosse necessario somministrare la Prova della Successione[1], una volta terminata la prova di scelta dei segni-stimolo, l’esaminatore, usando la propria video camera, mostra all’esaminato un protocollo in cui avrà avuto cura di coprire con dei post-it aderenti i due segni-stimolo indicati rispettivamente come quello che piace di più e quello che piace di meno. Chiederà all’esaminato di indicare quale, tra i 6 segni-stimolo rimasti scoperti, piace di più e quale quello di meno (senza chiederne la motivazione). Trascriverà le scelte fatte, coprirà anche questi altri due segni-stimolo con i post-it e mostrerà di nuovo il modulo all’esaminato sempre chiedendo quale tra i 4 segni rimasti scoperti piace di più e quale di meno (sempre coprendo le scelte fatte dall’esaminato). Procederà in questo modo fino alla scelta di tutti e 8 i segni-stimolo, sempre trascrivendo le scelte su un foglio.
  8. Al termine della somministrazione standardizzata, è possibile, se si vuole, effettuare un’inchiesta estesa (Extendend Inquiry) sui disegni realizzati.
  9. Conclusa la sessione, chiedere al cliente di mettere il protocollo disegnato, il protocollo vuoto e la matita nella busta fornita e di rispedirvelo.

In caso di domande, suggerimenti, osservazioni o difficoltà con la somministrazione remota, inviare un'e-mail agli Autori all'indirizzo iiw@wartegg.com


[1] L’esaminatore avrà avuto modo di preparare, in precedenza, 8 post-it con le dimensioni di un riquadro del Wartegg.