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numero 114 - gennaio 2025

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Settima edizione della European Conference on Symptom Validity Assessment: risultati, innovazioni, e prospettive future

Settima edizione della European Conference on Symptom Validity Assessment: risultati, innovazioni, e prospettive future

Nel mese di ottobre dello scorso anno, Hogrefe Editore ha collaborato all’organizzazione della VII edizione della European Conference on Symptom Validity Assessment (SVA-2024), una conferenza internazionale dedicata alla valutazione della credibilità dei quadri clinici. In questo contesto, numerosi ricercatori e professionisti della salute mentale provenienti da molteplici contesti culturali (in primis Olanda, Germania, Svizzera, Italia e Stati Uniti, ma anche Australia, Romania, Spagna, Regno Unito ecc.) si sono confrontati su temi quali (1) la valutazione della credibilità dei problemi di attenzione e memoria lamentati dagli esaminati, (2) la restituzione dei risultati dei test di validità dei sintomi, (3) l’impatto del background culturale dell’esaminato sull’esito della valutazione psicologica, (4) la misura della manipolazione dell’immagine di sé in positivo (es., desiderabilità sociale) e (5) la memoria autobiografica e i falsi ricordi (per chi fosse interessato, il programma completo può essere reperito, assieme al relativo libro degli abstract, alla pagina web della conferenza, ovvero: www.sva-europe.com). 

Diversi contributi hanno sottolineato l’importanza di utilizzare molteplici test per valutare la credibilità del profilo clinico presentato dall’esaminato, dal momento che questo tipo di valutazioni hanno un grande impatto sulla vita delle persone (ad esempio nella determinazione di risarcimenti o giudizi di capacità d’intendere e volere) e nessun test, preso singolarmente, è perfetto. Molti relatori si sono inoltre focalizzati sull’utilità, in questo contesto, di strumenti quali il Personality Assessment Inventory (PAI), l’Inventory of Problems - 29 (IOP-29), il Self-Report Symptom Inventory (SRSI), il Groningen Effort Test (GET), ed il Test of Memory Malingering (TOMM).

Un intervento particolarmente apprezzato è stato quello del key-note speaker della conferenza, il Prof. Gerald Young. Nel suo intervento, egli ha infatti proposto un algoritmo relativamente semplice e sufficientemente intuitivo per integrare i risultati provenienti da molteplici strumenti. Più nel dettaglio, secondo il Prof. Young, gli psicologi forensi dovrebbero somministrare nelle loro valutazioni molteplici test per valutare la credibilità del quadro clinico (idealmente in un numero compreso tra 4 e 8) e qualora la proporzione di test con esito positivo (ovvero, di test con punteggio nel range considerato “non credibile”) superasse il 30%, allora la presentazione, nel suo insieme, dovrebbe essere ritenuta non credibile. Naturalmente, nel presentare questa possibile soluzione, il prof. Young ha ripetutamente sottolineato l’importanza di considerare sempre il quadro clinico nella sua interezza ed evitare di prendere decisioni sulla base di algoritmi rigidi e predefiniti. In altri termini, questo algoritmo è pensato per assistere il professionista nella sua presa di decisione, non per prendere decisioni al suo posto.

Nel corso della conferenza sono poi state presentate alcune importanti novità per il settore e sono stati condivisi alcuni propositi per il futuro. Per quel che riguarda le novità, una delle più rilevanti riguarda la rivista scientifica Psychological Injury and Law (PIL), che a partire da Novembre 2024 ha assistito ad un avvicendamento nel ruolo di editor in chief. Con la conclusione del mandato del Prof. Young, infatti, la direzione della rivista è ora affidata al sottoscritto (Prof. Luciano Giromini). Contestualmente all’annuncio di questo avvicendamento nel ruolo di editor in chief, i professionisti presenti in aula hanno discusso di varie iniziative che potrebbero auspicabilmente rafforzare la sinergia tra PIL e le future conferenze europee sull’argomento. Tra le varie idee proposte, si è parlato in particolare dell’idea di fondare una società internazionale che si focalizzi specificatamente sulla valutazione psicologica della credibilità del quadro clinico presentato. I professionisti che desiderassero far parte di questa società o semplicemente ricevere informazioni su questa iniziativa sono invitati a contattare il sottoscritto (luciano.giromini@unito.it)

La conferenza è terminata, infine, discutendo i pro e contro di alcune delle mete individuate come potenziali sedi per l’VIII edizione, SVA-2026. Non volendo (e non potendo) anticipare nulla a riguardo… invito le persone interessate a rimanere informate controllando di tanto in tanto il sito della conferenza (www.sva-europe.com), che sarà aggiornato non appena saremo pronti per comunicare la nuova sede!