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numero 45 - marzo 2017

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SCID-5-PD. Intervista clinica strutturata per i disturbi di personalità del DSM-5

SCID-5-PD. Intervista clinica strutturata per i disturbi di personalità del DSM-5

SCID-5-PD.jpg Michael B. First,  Janet B.W. Williams, Lorna Smith Benjamin e Robert L. Spitzer
SCID-5-PD. Intervista clinica strutturata per i disturbi di personalità del DSM-5. Starter Kit: Guida per l’intervistatore. 5 Interviste cliniche strutturate. 5 Questionari SPQ
Edizione italiana a cura di Andrea Fossati, Serena Borroni
Raffaello Cortina, 2017, € 99,00

La traduzione italiana dell’ultima versione del DSM porta con sé una quantità e varietà di testi e materiali tra cui, all’inizio del 2017, spicca la SCID-5-PD, uno strumento che ha ampia copertura diagnostica e flessibilità di uso: infatti, può essere utilizzata per valutare l’intera gamma dei disturbi di personalità, oppure soltanto quei disturbi che sono all’attenzione del clinico, psicologo o psichiatra.

Il materiale si presenta suddiviso in tre blocchi. Il testo di base, cioè la Guida per l’intervistatore, si integra con ciò che è possibile definire gli strumenti operativi, cioè i moduli di intervista da compilare e i questionari da far compilare al soggetto stesso.

La Guida per l’intervistatore riassume in poche pagine tutto ciò che vi è da sapere sull’impianto e sull’utilizzo degli strumenti. Aperta da una sintetica Introduzione e da un cenno alla storia dei DSM, il testo approfondisce nel terzo capitolo le caratteristiche della SCID-5-PD, dandone immediatamente la visione globale e l’articolazione della struttura. In merito a questa seconda area, la SCID-5-PD presenta il quadro generale, suddiviso in due sezioni: la parte anagrafica, e la parte dedicata alla descrizione del comportamento abituale e delle relazioni (area in cui è possibile evidenziare la capacità della persona di riflettere e di ragionare su di sé). A questa segue la sezione che è dedicata alla formulazione delle domande; nel fascicolo, questa sezione copre le pagine che vanno dalla 7 alla 40, pertanto la maggior parte del testo. In questa basilare sezione le 10 aree da indagare sono disposte in modo diverso da come compaiono nel DSM-5 allo scopo di iniziare con l’indagine delle aree meno allarmanti e sensibile per il soggetto; infatti, le aree conclusive sono, nell’ordine, quelle inerenti i disturbi narcisistico, borderline ed antisociale. Tale accortezza si rivolge a soddisfare la necessità di costruire un rapporto positivo con la persona intervistata, fermo restando che ogni genere di intervista strutturata tende a lasciare poco spazio all’espressività dell’intervistato.

L’intervistatore ha il delicato compito di attribuire un punteggio ad ogni risposta della persona su una scala che va dallo 0 al 2, contemplando anche la scelta della indecisione(rappresentata con un punto interrogativo). “Per poter giustificare una valutazione di ‘2’, ci devono essere prove che il pattern abituale di comportamento, cognizione o affetti è sia inflessibile, sia pervasivo. La natura inflessibile di un tratto della personalità ha come conseguenza l’espressione stabile del tratto nella maggior parte delle situazioni” (p. 17). Quindi l’operazione mentale del clinico è quella di chiedersi se, in base alla risposta del soggetto, sia soddisfatta, e in che misura, l’attribuzione del criterio diagnostico, evitando di effettuare operazioni di genere meccanicistico. Tutto ciò è ampiamente illustrato nel manuale, mentre il fascicolo che si utilizza come supporto all’intervista presenta, al suo interno, una serie di guide ed indicazioni che ne facilitano l’uso.

Oltre al fascicolo per l’intervista la Guida per l’intervistatore illustra anche il funzionamento dei questionari (si ricorda che nel Kit sono comprese 5 copie del modulo-intervista, e 5 copie del questionario): si tratta dello SCID-5-SPQ, definibile come il questionario atto ad effettuare lo screening della personalità a supporto dell’intervista.  Applicando preventivamente il questionario al soggetto, nel corso dell’intervista strutturata il clinico può concentrarsi sulle aree da indagare che, a loro volta, sono segnalate dalle risposte affermative che la persona ha dato ai singoli item del questionario. Si tratta di un questionario di 106 domande che “è pensato per funzionare come uno strumento di screening a bassa soglia con l’intenzione di generare alti tassi di falsi positivi. Inoltre ci si aspetta che risultino pochi falsi negativi” (p. 13).

La parte centrale e davvero ricca di suggerimenti della Guida per l’intervistatore comprende i capitoli 4 e 5 in cui sono dettagliatamente offerte le indicazioni sulla somministrazione dell’intervista strutturata e sono poi proposti una serie di commenti e di riflessioni sulle dieci dimensioni indagate: tali commenti sono proposti per ciascuna, singola, domanda, mentre in diverse parti del testo è richiamata la necessità di utilizzare la SCID-5-PD da parte di intervistatori esperti e professionalmente capaci: “è importante ricordare che gli intervistatori hanno il loro stile stabile di funzionamento della personalità che può influenzare le loro percezioni e le loro valutazioni della personalità degli altri” (p. 20). Il testo si chiude con delle indicazioni sulla formazione del clinico e sui criteri di affidabilità e di validità dello strumento, ma nell’Appendice vi è un’altra sezione di grande utilità pratica, cioè un esempio di questionario e di intervista applicati ad un caso, il caso di Nick, la cui storia è illustrata ad introduzione dei risultati dell’operazione di diagnosi.

Da notare che il modulo riassuntivo in cui sintetizzare i risultati dell’intervista è posto all’inizio dei fascicoli proprio al fine di facilitare il clinico nell’esame della situazione del paziente una volta completata, avendo subito, a colpo d’occhio, il risultato dell’esame diagnostico.

La SCID-5-PD si affianca alla SCID-5-CV – Intervista clinica strutturata per i disturbi di personalità. Versione per il clinico, la cui edizione italiana è stata curata dagli stessi autori che hanno curato la SCID-5-PD (Raffaello Cortina, 2017), entrambe naturalmente basate sull’ultima versione del DSM (American Psychiatric Association, DSM-5- Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Raffaello Cortina, 2014). Per entrambe le forme di intervista strutturata sono disponibili i Refill, cioè i raccoglitori che contengono i materiali di consumo (i moduli di intervista e i questionari da compilare).

Acquistabile da Raffaello Cortina.