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numero 63 - dicembre 2018

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La formazione esperienziale: esempi, strumenti e modelli di intervento

La formazione esperienziale: esempi, strumenti e modelli di intervento

Il 6 dicembre si è svolto il webinar organizzato da ENPAP (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi) dal titolo: “La formazione esperienziale: esempi, strumenti e modelli di intervento”, tenuto dal Dott. Andrea Petromilli e coordinato dalla dott.ssa Stefania Vecchia, Consigliera CDA e Coordinatrice della Commissione Welfare e Servizi ENPAP. Il Dott. Petromilli è psicologo del lavoro, specialista in formazione esperienziale oltre che autore di libri specifici sul tema.
La formazione è un ambito di lavoro che riguarda molti psicologi ma che non coinvolge solamente questa categoria professionale; i formatori, infatti, hanno spesso percorsi di studio e professionali molto diversi.
La prima cosa interessante del webinar è la volontà di ENPAP nel dare rilievo a come la professionalità di psicologo può esprimersi nel mondo della formazione. Il relatore, il Dott. Petromilli, è infatti uno psicologo che ha parlato ad altri colleghi di come nel suo lavoro, aspetti quali la capacità di riconoscimento emotivo, lo stare nel qui e ora e il riconoscere le resistenze al cambiamento siano elementi chiave.
Il webinar è durato due ore nel corso delle quali la discussione si è incentrata su la modalità in cui la metodologia esperienziale può facilitare i processi di apprendimento. Il modello di riferimento è stato il ciclo di apprendimento di Kolb, secondo il quale il nostro cervello è agevolato nell’apprendimento se quest’ultimo avviene attraverso la pratica e quindi l’esperienza.
Infatti, durante l’esperienza concreta, i partecipanti sperimentano capacità, abilità e limiti; nella formazione esperienziale, l’esperienza viene costruita attraverso giochi e simulazioni in cui le persone si sperimentano. Nella fase di osservazione riflessiva, la persona assume una posizione di osservatore in cui mette insieme ciò che ha sperimentato riflettendo su ciò che quelle sensazioni, emozioni, azioni, idee ecc. dicono di lei nel fare esperienza. Ad esempio, durante un’attività pratica posso sentirmi in difficoltà se viene inserito un imprevisto e sul significato di quella difficoltà posso apprendere tante cose rispetto ai miei funzionamenti.
§Nella fase di concettualizzazione astratta l’obiettivo è quello di schematizzare concetti e abilità estendendoli a altre situazioni, lavorative se si parla di formazione aziendale. Infine, la fase di sperimentazione attiva, è quella in cui, attraverso situazioni diverse, ci si sperimenta nelle nuove competenze acquisite.
La formazione esperienziale, ha quindi il vantaggio di funzionare “al contrario” rispetto alla formazione classica sfruttando processi di apprendimento più naturali per il nostro cervello. Banalmente, se dicessimo a un bambino di non mettere la mano nell’acqua troppo calda è possibile che non lo farà ma ci sono anche buona probabilità che lo faccia; se però il bambino mette la mano nell’acqua troppo calda e si scotta è veramente difficile che lo farà di nuovo. L’esperienza è un catalizzatore formidabile di apprendimento.
Nonostante il canale formativo fosse quello a distanza del webinar, il Dott. Petromilli è riuscito anche a fare una piccola esercitazione esperienziale con i partecipati che ha consentito di toccare con mano il senso di essere protagonisti della formazione esperienziale.
Si è parlato di emozioni e di come queste siano una bussola fondamentale per orientarci nell’esperienza; riconoscere l’emozione che sperimentiamo durante un’attività, dice infatti molto di noi, della nostra esperienza e del nostro modo di agire.
Interessante anche il momento in cui il relatore ha parlato dello sport e di come il campo da gioco, nel senso più ampio del termine, sia un terreno strategico su cui poter fare esperienza e viversi, magari anche fuori dalla zona di confort, sperimentarsi e mettere in luce aspetti del proprio saper fare e saper essere che forse non immaginavamo nemmeno di avere.
Chiaramente, ha fatto presente il relatore, si tratta di un tipo di formazione che si presta per lavorare con le soft skills mentre è, per ovvi motivi, meno in linea con la formazione tecnica sebbene, in alcuni contesti come quello della normativa sulla sicurezza sul lavoro, possano comunque essere inseriti degli aspetti di formazione esperienziale.
I soci ENPAP che fossero interessati a vedere la registrazione del webinar possono farlo accedendo alla loro area personale entrando nella sezione ES-ENPAP Social nella scheda Media.
Suggerisco ai colleghi che si occupano di formazione, o che hanno intenzione di farlo, di spendere un po’ di tempo per seguire questo webinar, prima di tutto perché interessante e utile e anche perché il relatore nelle slide ha inserito una bibliografia che può essere di interesse sia per chi si sta cimentando con la formazione esperienziale sia per i più esperti.