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numero 110 - maggio 2024

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L'intervista

Intervista a Jack Naglieri e Sam Goldstein

Intervista a Jack Naglieri e Sam Goldstein

Abbiamo intervistato gli autori della RSI, Jack Naglieri e Sam Golstein, per discutere con loro delle motivazioni che hanno portato alla creazione della Rating Scale of Impairment (RSI) e delle sue applicazioni cliniche.

D. Che cosa di intende con il termine “impairment”?

R. Una persona che ha un certo livello di impairment è una persona che non è in grado di svolgere le attività quotidiane necessarie per funzionare adeguatamente. Ad esempio, una persona può avere limitazioni fisiche che interferiscono con la mobilità e con la capacità di mantenere una casa e di prendersi cura di sé, nonché limitazioni interpersonali relative alle abilità sociali. Queste possono essere o meno correlate a un disturbo psicologico.

D. Perché utilizzare la RSI?

R. L’impairment funzionale è emerso come una componente chiave nei problemi di salute mentale e anche rispetto alla qualità di vita generale. È chiaro che una diagnosi e il relativo livello di severità dei sintomi possono essere compresi al meglio quando si prende in considerazione anche il livello di impairment. Questa prospettiva è stata implementata dalla International Classification of Disease con la pubblicazione nel 2007 della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute.
La RSI è stata concepita per fornire un modo completo di misurare e classificare gli effetti delle malattie nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra i 5 e i 18 anni, valutati da un genitore o da un insegnante. Fino a poco tempo fa, l’impairment funzionale era un elemento che non veniva preso in considerazione nel momento in cui veniva effettuata una diagnosi psicologica, ma ora è considerato un fattore importante da valutare. La ricerca scientifica in ambito psicologico ha suggerito che la diagnosi dovrebbe basarsi sui sintomi e sulla compromissione funzionale. Per questo motivo, la RSI è stata sviluppata per misurare la compromissione in modo affidabile e completo.
Se utilizzati in combinazione con altre fonti di informazione, i risultati della RSI aiutano a orientare le decisioni diagnostiche e a sviluppare piani di trattamento. La RSI può essere utilizzata anche per valutare l'efficacia dei programmi di trattamento e il loro impatto sulla riduzione del livello di impairment dell'individuo nelle aree identificate, indipendentemente dalla diagnosi clinica.

D. Come è stata sviluppata e costruita la RSI?

R. Lo sviluppo della RSI ha richiesto 6 anni di lavoro (da aprile 2007 ad agosto 2014) e ha previsto le tre consuete fasi di concettualizzazione: pianificazione iniziale e creazione degli item, studio pilota e costruzione e standardizzazione della scala finale, compresi gli studi normativi, di affidabilità e di validità. Il contenuto preliminare è stato determinato da una revisione completa della letteratura di ricerca attuale e dall'esperienza degli autori nella concettualizzazione e nella valutazione della disabilità. La struttura del contenuto è stata poi perfezionata per corrispondere ai domini chiave del funzionamento identificati dalla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF; OMS, 2001) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli item sono stati sviluppati per misurare il funzionamento nelle seguenti aree: Scuola/Lavoro, Sociale, Mobilità, Vista domestica, Famiglia, Cura di sé. Per tenere conto delle differenze di sviluppo, sono stati creati item separati per i bambini di 6-13 anni e per gli adolescenti di 13-18 anni. Inoltre, gli item relativi a comportamenti non tipicamente osservati dagli insegnanti non sono stati inclusi nelle schede degli insegnanti (ad esempio, funzionamento domestico, interazioni familiari, socializzazione con amici/coetanei al di fuori della scuola, capacità di spostarsi da soli). Ove possibile, gli item inseriti nelle schede dei genitori e degli insegnanti erano identici.
La costruzione delle scale finali è iniziata con la raccolta dei dati normativi e clinici. I campioni normativi comprendono 2.800 valutazioni, 800 per ciascuno dei moduli RSI (5-12 anni) per genitori e insegnanti e 600 per ciascuno dei moduli RSI (13-18 anni) per genitori e insegnanti. Questi campioni comprendevano 50 maschi e 50 femmine per ogni età e sono rappresentativi della popolazione statunitense per diverse variabili demografiche. I campioni clinici comprendevano 327 valutazioni di bambini/ragazzi dei diversi campioni normativi, tra cui 123 con diagnosi di ADHD, 17 con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, 27 con diagnosi di depressione o disturbo d'ansia, 24 con diagnosi di disabilità intellettiva, 96 con diagnosi di disturbo dell'apprendimento e 40 con altri disturbi (ad esempio, lesione cerebrale traumatica, disabilità fisica [muscolo-scheletrica] e altri disturbi).

D. Come sono state identificate le sottoscale che compongono la RSI?

R. È stata eseguita una serie di analisi fattoriali sui dati dei campioni normativi e clinici per le caratteristiche demografiche dei campioni normativi. 
Le analisi fattoriali esplorative e di conferma, basate su questo ampio campione epidemiologico, che includono le valutazioni dei genitori e degli insegnanti, hanno confermato che i comportamenti valutati nella RSI rappresentano un costrutto multidimensionale che assomiglia al concetto di impairment proposto nell'ICF (OMS, 2001). In particolare, una struttura a cinque fattori (Scuola, Sociale, Mobilità, Vita domestica, Famiglia) ha fornito la migliore soluzione per il modulo RSI (5-12 anni) dei genitori, sei fattori (Scuola/Lavoro, Sociale, Mobilità, Vita domestica, Famiglia, Cura di sé) per il modulo RSI (13-18 anni) dei genitori e tre fattori (Scuola, Sociale e Mobilità) per i moduli RSI (5-12 anni) degli insegnanti e RSI (13-18 anni) degli insegnanti. La soluzione fattoriale multidimensionale di ciascuna forma RSI è rimasta inalterata quando è stata testata tra i generi, le fasce d'età, le etnie e lo stato clinico, a ulteriore sostegno del fatto che gli item della RSI sono meglio descritti come rappresentanti di una concettualizzazione sfaccettata dell’impairment.
I risultati delle analisi fattoriali, insieme a considerazioni pratiche, hanno guidato l'assegnazione degli item alle scale RSI: Scuola o Scuola/Lavoro (10 item), Sociale (10 item), Mobilità (9 item), Vita domestica (7 item), Famiglia (5 item) e Cura di sé (8 item) e hanno portato alla creazione dei moduli RSI finali. Quarantuno item sono inclusi nel modulo per genitori RSI (5-12 anni), 49 item nel modulo per genitori RSI (13-18 anni) e 29 item in ciascuno dei moduli per insegnanti RSI. Per valutare la coerenza interna delle scale RSI, sono state calcolate le correlazioni inter-item e i valori alfa di Cronbach. La correlazione inter-item mediana tra le scale di tutti i moduli è stata pari a .46 e i valori dell'alfa di Cronbach sono stati tutti superiori a .75, indicando una buona consistenza interna dell'insieme finale di item mantenuti per ciascuna delle scale RSI.

D. Che tipologia di compromissioni funzionali la RSI è in grado di identificare?

R. La RSI fornisce punteggi in diverse aree. Ad esempio, la scala Mobilità comprende voci relative a camminare, correre e inginocchiarsi. Gli item della scala Vita domestica valutano la capacità di una persona di mantenere la casa in modo organizzato ed efficiente. Gli item della scala Scuola/Lavoro fanno riferimento all’acquisizione e all’applicazione di conoscenze a scuola o al lavoro; quelli della scala Sociale prendono in considerazione l’interazione e la comunicazione con gli altri. Le aree di indagine della RSI consentono di mappare una panoramica del funzionamento personale nelle principali aree di attività del bambino o ragazzo, consentendo di misurare quanto una determinata patologia, fisica o psicologia, crea una condizione di impairment nella partecipazione alle attività della vita quotidiana.

D. Che tipo di relazione ci può essere tra la RSI e altri test diagnostici?

R. La RSI è stata messa a punto per essere affiancata a qualsiasi altro test diagnostico. Partendo dal presupposto che pazienti con la stessa diagnosi posso sperimentare livelli di funzionamento molto diversi nella vita quotidiana, può essere altamente informativo somministrare la RSI in modo da valutare il livello di impairment e impiegare anche questa informazione nella progettazione dei piani di intervento o di supporto.

D. La RSI può essere somministrata più volte ad uno stesso paziente in momenti diversi?

R. Il test può essere usato per monitorare l’efficacia dell’intervento e dunque essere proposto in momenti diversi ad uno stesso paziente. I risultati della RSI potrebbero essere utili se raccolti all’inizio di un trattamento e poi più volte nel corso dello stesso, in modo da poter verificare se il progetto proposto è associato ad un’effettiva diminuzione dell’impairment nelle aree target. I risultati di questo approccio potrebbero motivare la continuazione o la modifica di un determinato programma di trattamento o di una linea di ricerca.

D. Ci sono limitazione alla tipologia di pazienti per i quali la RSI può essere proposta?

R. Non ci sono evidenze di possibili limitazioni. La RSI può essere proposta in tutti i casi in cui venga riscontrata una problematica, fisica o psicologica.