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numero 101 - novembre 2022

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ASQ-3: il caso di Gustavo

ASQ-3: il caso di Gustavo

Programma di visite a domicilio

Gustavo è un bambino di 2 anni che vive con la madre, il padre, due sorelle di 5 e 9 anni e la nonna. Gli piace giocare con i Lego e con i puzzle. I suoi genitori riferiscono che è molto timido e spesso preferisce giocare da solo nella sua stanza. La famiglia aderisce al programma di visite a domicilio chiamato Parents Ahead Now (PAN). Questo programma fornisce sostegno e informazioni a genitori e bambini attraverso il Family Resource Center, istituito nella scuola primaria delle sorelle di Gustavo. Gustavo e la sua famiglia hanno partecipato al PAN per circa 6 mesi. Ad ogni visita, l’operatore a domicilio, la nonna e la madre (quando presente in casa), discutono ogni preoccupazione relativa al comportamento del bambino. Inoltre, l’operatore condivide con la famiglia giocattoli, giochi e suggerimenti di attività centrati sulle preoccupazioni della famiglia e sulle necessità di sviluppo di Gustavo.
Nel programma PAN è previsto l'impiego dell sistema di screening precoge Ages & Stages Questionnaire-3 (ASQ-3), che prevede che i genitore/caregiver rispondano periodicamnete a dei questionari specifici per singole fasce d'età/stadi di sviluppo. Nel caso di Gustavo, l’ASQ‐3 viene completato insieme alla famiglia durante la visita a domicilio. I questionari per i 18 mesi e i 24 mesi sono stati completati insieme alla nonna di Gustavo, con l’assistenza dell’operatore del PAN. L’operatore usa lo screening come strategia per promuovere i rapporti genitori‐bambino e la collaborazione tra genitori e operatore.

Fattori ambientali/temporali

Gustavo sta a casa con la nonna durante il giorno, mentre la madre e il padre sono al lavoro. La nonna non guida e non può portare fuori il bambino durante il giorno. Gustavo piange ogni volta che la famiglia esce per recarsi in centro, dal dottore, in chiesa o a riunioni familiari. A Gustavo piace essere accarezzato dalla madre e dalla nonna. Spesso si nasconde e si stringe alla madre quando persone, conosciute e non, entrano in casa.

Fattori di sviluppo

Poiché Gustavo è stato nel programma PAN per 6 mesi, l’operatore a domicilio e la nonna ave‐ vano precedentemente completato l’ASQ‐3 per bambini fino a 18 mesi, e i punteggi riportati indicavano che lo sviluppo di Gustavo era normale; invece, sul questionario per bambini fino a 24 mesi, i suoi punteggi erano al di sotto del cutoff nelle aree della comunicazione, delle abilità grosso‐motorie, delle abilità fino‐motorie e delle abilità personali‐sociali (cfr. fig.). La nonna ha riferito che il bambino non vuole parlare e che talvolta usa un linguaggio di segni per comunicare. Usa anche gesti e indica con il dito. Anche se la tendenza di Gustavo a ritirarsi socialmente è stata osservata sia dalla nonna che dai genitori, essi non hanno voluto procedere con interventi, se non quelli suggeriti dall’operatore a domicilio del PAN.

Fattori di natura medica

La nonna e i genitori di Gustavo non hanno per il momento preoccupazioni per la sua salute. Il suo udito è stato controllato alla nascita ed è risultato normale. I genitori non dichiarano preoccupazioni relativamente alla sua vista. Gustavo è visitato regolarmente da un pediatra che non ha espresso alcuna preoccupazione.

Fattori familiari/culturali

Il padre di Gustavo è sordo e per comunicare usa un linguaggio di segni. La madre, la nonna e le sorelle parlano in casa lo spagnolo. Le sorelle, tra loro, parlano spesso anche in inglese.

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Follow‐up

L’operatore a domicilio del PAN, insieme alla nonna e ai genitori, ha deciso di ricorrere ai servizi dell’agenzia locale d’intervento precoce. Sulla base della crescente diffidenza di Gustavo nei confronti di altre persone e della sua riluttanza a parlare, l’operatore ha raccomandato una valutazione delle sue abilità linguistiche e sociali. L’operatore e i genitori hanno anche ritenuto che Gustavo potesse trarre beneficio da maggiori opportunità d’interagire con i coetanei. Dopo aver completato la valutazione, il gruppo di lavoro di Gustavo (coordinatore dei servizi, valutatore, operatore a domicilio e i genitori) si è riunito e ha preso atto che il bambino necessitava di psicoeducazione con un programma d’intervento precoce basato sulle difficoltà nel comunicare e socializzare. Il gruppo ha deciso che delle visite a domicilio di uno specialista del programma d’intervento precoce, insieme a un operatore del PAN, avrebbero aiutato Gustavo e la sua famiglia a porre rimedio a queste difficoltà. Inoltre, lo specialista del programma d’intervento precoce ha individuato una ludoteca raggiungibile a piedi, dove il bambino potrà condividere un maggior numero di esperienze con i suoi coetanei.

Estratto da: Squires, J., Twombly, E., Bricker, D., e Potter, L. (2009). ASQ‐3. Ages & Stages Questionnaires – Third Edition. Brookes Publishing Co. (Ad. it. a cura di F. Manti, F. Giovannone, G. De Vita, F. Fioriello e C. Sogos, 2022. Firenze: Hogrefe Editore).