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numero 39 - luglio 2016

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Il Comprehensive Test of Nonverbal Intelligence - Second edition (CTONI-2)

Il Comprehensive Test of Nonverbal Intelligence - Second edition (CTONI-2)

Il Comprehensive Test of Nonverbal Intelligence Second edition (CTONI-2) (Hammill, Pearson, Wiederholt, 2009, 2016; adattamento italiano di Orsini, Pezzuti, 2016) è un test che utilizza il formato non verbale per misurare l’intelligenza generale dei bambini e degli adulti le cui performance ai test tradizionali di intelligenza potrebbero altrimenti essere influenzate da deterioramenti o deficit del linguaggio o dell’udito o delle abilità motorie.
Nel costruire il CTONI-2, gli Autori hanno fatto riferimento ad idee provenienti da molti differenti fonti teoriche: in particolare, tali idee riguardano le abilità cognitive che si dovrebbero valutare e i contesti nei quali tali abilità dovrebbero essere valutate. Le abilità e i contesti costituiscono gli elementi centrali del modello del CTONI-2, che prevede che il test misuri tre abilità cognitive di livello elevato tra loro collegate (pensiero per analogie, pensiero categoriale e pensiero sequenziale) e che tali abilità vengano misurate in due diversi contesti (tramite l’uso di immagini di figure reali e tramite le immagini di figure geometriche).

In sintesi, il CTONI-2 è stato progettato per valutare l’intelligenza non verbale in soggetti tra i 6 e gli 89 anni di età attraverso tre tipi di abilità cognitive: il ragionamento analogico, la classificazione categoriale, e il ragionamento sequenziale, utilizzando 6 subtest in due differenti contesti: immagini di oggetti familiari (ad es. persone, fiori, animali) e disegni geometrici (immagini e disegni non familiari). Nella tabella 1 sono riportati i 6 subtest che compongono il CTONI-2 con le sintesi delle istruzioni per le loro somministrazioni e le abilità misurate. Ogni subtest è composto da 3 item di esempio (A, B e C) e 25 item; si interrompe la somministrazione di ogni subtest se il soggetto sbaglia tre item consecutivi del subtest stesso; si passa quindi al subtest successivo. Ad ogni risposta giusta si attribuisce il punteggio di 1.

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L’utilizzo di contenuti sia reali che geometrici e la separazione dei processi in analogie, categorie e sequenze sono particolarmente utili nella valutazione complessiva dell’intelligenza non verbale. Si ricorda che i test non verbali possono essere di due tipi, a ridotto carico linguistico o non linguistici, a seconda che le istruzioni vengano presentate oralmente o meno.

Il CTONI-2 prevede una somministrazione individuale e può essere proposto sia mediante istruzioni verbali che in pantomima (a gesti). Il manuale fornisce tutte le spiegazioni per entrambe le modalità di presentazione. Proprio per la possibilità di questa duplice modalità di somministrazione il CTONI-2 può essere considerato sia un test non verbale a ridotto carico linguistico (quando le istruzioni sono date verbalmente), sia un test non verbale non linguistico (quando le istruzioni sono fornite mediante la pantomima). I punteggi previsti al CTONI-2 sono: i punteggi età-equivalenti (di cui ne è sconsigliato comunque l’utilizzo dagli stessi Autori del test e dai curatori dell’adattamento italiano); i ranghi percentili; i punteggi ponderati dei 6 subtest (che hanno media = 10 e ds = 3); i punteggi compositi rappresentati dalle due Scale di Figure Reali e Figure Geometriche e dal QI totale (che hanno media = 100 e ds = 15). Quindi, oltre ai 6 subtest il CTONI-2 prevede tre scale composite. Di queste, due rappresentano i contesti impiegati per misurare le abilità (Scala delle figure reali e Scala delle figure geometriche), mentre la terza, la Scala Totale, corrisponde al punteggio di abilità generale ottenuto al test mediante tutti e 6 i subtest. Tutte e tre le scale composite misurano l’intelligenza generale. L’indice della Scala Totale fornisce informazioni sulla capacità del soggetto di cogliere relazioni logiche ed astratte, di ragionare senza l’uso di parole, di risolvere puzzle mentali che comprendono elementi progressivi e di creare collegamenti significativi tra oggetti e figure.
Solitamente, le persone con punteggi elevati ottengono buoni risultati scolastici, soprattutto in matematica. Gli indici delle due sottoscale (di Figure reali e di Figure geometriche) nella maggioranza dei casi saranno simili, cioè la loro differenza non sarà significativa. In presenza di ampie differenze, in genere è l’indice della Scala delle Figure reali a risultare più elevato, per via dell’influenza mitigatrice dell’abilità linguistica. Tuttavia attualmente, non si è certi delle connotazioni cliniche associate alla presenza di una differenza significativa tra i due indici. Ad oggi, alcune prove indicano la possibilità che la Scala delle Figure geometriche rappresenti un predittore di gran lunga migliore dell’abilità matematica rispetto alla Scala delle Figure reali.

La taratura italiana del CTONI-2 (a cura di Orsini e Pezzuti, 2016) è al momento disponibile per i soggetti tra i 6 e i 16 anni di età (si sta lavorando per ampliare a popolazioni con età più avanzata). L’attuale taratura italiana sui giovani si fonda su un campione, rappresentativo della popolazione italiana in base al livello di istruzione di entrambi i genitori, ed è formato da 1100 soggetti (550 maschi e 550 femmine) divisi in 11 fasce di età con 100 soggetti (50 maschi e 50 femmine) per ogni anno di età. A circa il 52% del campione di standardizzazione il CTONI-2 è stato somministrato in formato verbale e al rimanente campione in modalità pantomima. Le attendibilità del QI totale per età variano tra .95 (a 9 e 10 anni di età) e .97 (a 13 e 16 anni di età). I soggetti sono stati reclutati nelle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado delle seguenti regioni: Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Toscana, Umbria.

Dall’analisi fattoriale esplorativa condotta sui dati italiani si conferma la presenta di un singolo fattore di intelligenza generale di tipo non verbale. Inoltre, emergono: effetti dell’età con prestazioni medie che aumentano con l’avanzare dell’età; assenza di effetti dovuti al genere; assenza di effetti della modalità di somministrazione (verbale vs pantomima) sulla prestazione; e assenza di differenze statisticamente significative tra un campione di 80 bambini-ragazzi stranieri ed un campione di controllo italiano appaiato per età, genere ed istruzione di entrambi i genitori.

Il CTONI-2 si presta a due usi principali. Il primo riguarda la stima dell’intelligenza di persone per le quali i tradizionali test di abilità potrebbero risultare inadeguati. In questi casi, l’elevato carico linguistico del contenuto o la richiesta di risposte motorie complesse che caratterizzano la maggior parte dei test di abilità mentale possono comportare una sottostima significativa dell’intelligenza del soggetto. Ciò conduce spesso ad errori di identificazione, diagnosi scorrette, collocamenti errati, basse aspettative ed altre conseguenze indesiderabili. L’utilizzo del CTONI-2 permette di evitare molti dei rischi che spesso si incontrano nell’esame di persone che presentano svariate forme di disabilità (ad es., danno cerebrale traumatico, sindrome post-ictus, sordità, afasia, autismo o disturbi del linguaggio) o che provengono da contesti culturali, linguistici, educativi e socioeconomici che potrebbero influenzare negativamente la loro prestazione in test di abilità. Il secondo uso del CTONI-2 è legato al fornire ai ricercatori uno strumento che essi possano utilizzare per studiare la natura dell’intelligenza, l’interazione tra le abilità verbali e non verbali e il ruolo dei formati non verbali nella valutazione del pensiero e del successo nelle materie scolastiche.
In conclusione, l’obiettivo degli Autori del CTONI-2 è dunque quello di fornire al professionista una misura di abilità cognitive di livello superiore ricavata dall’impiego di un formato non verbale, i cui contenuti sono relativamente neutri dal punto di vista culturale, tale da risultare particolarmente utile nella valutazione dello stato intellettivo di persone con disturbi del linguaggio, non udenti o con difficoltà di udito o svantaggiato culturalmente o di qualsiasi altro individuo per il quale un esame verbale potrebbe rivelarsi inappropriato o comportare distorsioni di valutazione.

Bibliografia

  • Hammill, D.D., Pearson, N.A., Wiederholt, J.L. (2009). Comprehensive Test of Nonverbal Intelligence. Second Edition. PRO-ED, Inc. USA.
  • Orsini, A., Pezzuti, L., (2016). Comprehensive Test of Nonverbal Intelligence. Second Edition. Adattamento italiano di Arturo Orsini e Lina Pezzuti con studio di validazione e norme per 6-16 anni. Hogrefe Editore, Italia, Firenze, e PRO-ED, Inc. USA.