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numero 63 - dicembre 2018

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Structured Assessment of Violence Risk in Youth (SAVRY): adattamento italiano

Structured Assessment of Violence Risk in Youth (SAVRY): adattamento italiano

Lo Structured Assessment of Violence Risk in Youth (SAVRY) (Borum, Bartel, Forth, 2006) è uno strumento di risk assessment costruito per la valutazione di maschi e femmine di età compresa tra i 12 e i 18 anni (Borum et al., 2005, 2006). Lo strumento prende in considerazione i fattori di rischio tipici dell’età evolutiva associati principalmente alla violenza interpersonale ed enfatizza la natura del rischio sia da un punto di vista dinamico sia da un punto di vista socio-contestuale. Nella forma originaria, lo strumento non è stato costruito per essere una scala formale e si basa unicamente su un approccio clinico empiricamente guidato (Stuctured Professional Judgment - SPJ model) (Borum et al., 2005, 2006). Nella versione italiana dello strumento, invece, abbiamo condotto opportune analisi statistiche per rendere lo strumento anche quantitativo. Il clinico/valutatore, in tal modo, avrà la possibilità di condurre un assessment che concili l’aspetto qualitativo e quantitativo. Il SAVRY, nella versione italiana, è stato pensato soprattutto per finalità di screening di adolescenti che presentano condotte a rischio nonché, in ambito peritale, per la valutazione del soggetto autore di reato.

Struttura

Il SAVRY è composto da 24 item suddivisi in tre aree/fattori di rischio: storici, sociali/contestuali, e individuali/clinici. Ogni fattore di rischio presenta tre livelli di codifica (basso, moderato, alto) chiaramente operazionalizzati all’interno del manuale.
I fattori di rischio storici prendono in considerazione quei fattori di rischio essenzialmente statici ed immutabili, in quanto costituiscono la storia e il percorso dell’adolescente.
I fattori di rischio sociali e contestuali considerano l’influenza delle relazioni interpersonali (con ipari e la famiglia), del rapporto con le istituzioni sociali e dell’ambiente, mentre i fattori di rischio individuali/clinici comprendono alcuni fattori che riguardano in modo specifico gli atteggiamenti e i principali aspetti del funzionamento psicologico e comportamentale dell’adolescente. Entrambi intercettano i fattori di rischio dinamici, ossia quei fattori che sono potenzialmente modificabili attraverso l’implementazione di progetti terapeutici e riabilitativi individualizzati.
Oltre ai ventiquattro fattori di rischio, lo strumento prende in esame sei fattori di protezione, codificati in maniera dicotomica (assenti/presenti), che prendono in considerazione le eventuali risorse interne presenti nel soggetto e quelle disponibili nell’ambiente.
Nella versione italiana dello strumento, una volta completata la registrazione di tutti i punteggi relativi ai 24 item dei fattori di rischio, lo scoring dei punteggi totali potrà essere effettuato come segue: Fattori di rischio storici; Fattori di rischio sociali/contestuali; Fattori di rischio individuali/clinici; Totale di rischio. I punteggi totali dei fattori protettivi costituiscono la scala Fattori di Protezione.
Il valutatore può inserire all’interno del Protocollo di Registrazione ulteriori fattori di rischio/protezione aggiuntivi, non previsti dal set dello strumento, quali variabili idiosincratiche della storia individuale/ambientale del soggetto. Analogamente gli item critici, fattori che rivestono una particolare importanza nella valutazione di quel particolare soggetto, vanno inseriti nel protocollo di registrazione. Ai fini della validazione del SAVRY, gli item critici e i fattori di rischio/protezione aggiuntivi non sono stati considerati, analogamente a quanto gli autori hanno effettuato nella versione originale del manuale, in quanto rappresentano le caratteristiche idiosincratiche di quel particolare soggetto su cui si sta effettuando l’assesment.
Infine, è prevista una sintesi finale sul rischio redatta dal clinico sulla base dell’assessment condotto.

Validazione italiana

La validazione italiana del SAVRY è stata effettuata utilizzando un campione di 151 maschi di età compresa tra 12 e 18 anni (età media = 16.03; ds = 1.41), autori o di crimini a carattere sessuale (juvenile sex offenders) (39.1%), oppure autori di crimini violenti (juvenile violent offenders) (60.9%).
L’attendibilità come misura della consistenza interna dei 24 item del test che compongono i Fattori di rischio è stata calcolata con il coefficiente Alfa di Cronbach risultato pari a .88 quindi molto elevato, mentre per quanto riguarda i 6 item del test che compongono i Fattori di protezione è stata calcolata con il coefficiente Kuder-Richardson (KR-20) per item dicotomici con un risultato elevato pari a .72.
Poiché la siglatura del SAVRY viene fatta da esperti qualificati a svolgere tale lavoro, è stato calcolato il grado di concordanza tra due valutatori indipendenti, come accordo tra giudici (inter-rater agreement), nel fornire i giudizi necessari alla siglatura. Gli indici Kappa di Cohen calcolati su un sottogruppo di 41 soggetti nell’assegnazione delle tre valutazioni previste dal test (0, 1 e 2) nei Fattori di rischio, e delle due valutazioni previste (0 e 1) coprono un range che va da .42 a .92, quindi risultati che vanno da livelli moderati a eccellenti. Infine, l’attendibilità delle scale complessive è stata valutata utilizzando i coefficienti di correlazione intraclasse (ICC) ed i risultati sono stati tutti statisticamente significativi.
Nel presente studio di validazione sono state effettuate analisi fattoriali confermative (CFA) della struttura dello strumento, e poiché le metriche delle misurazioni sono diverse tra i Fattori di rischio ed i Fattori di protezione, le prime analisi condotte riguardano i soli fattori di rischio, ed è stato ipotizzato un modello di primo ordine fondato sui 24 item dello strumento, con un fattore di secondo ordine che potesse rappresentare un unico costrutto latente relativo complessivamente al Rischio di violenza. Il risultato è stato molto insoddisfacente (χ2 = 1547.55; p <.001; χ2/gdl = 6.14; RMSEA = .18; GFI = .54; CFI = .87; SRMR = .12). La seconda analisi ha invece testato il modello originale con tre fattori di rischio, rispettivamente storici, sociali/contestuali e individuali/clinici, ed un fattore di secondo ordine che corrispondesse complessivamente al Rischio di violenza, ed il risultato è stato molto soddisfacente (χ2 = 267.98; p = .19; χ2/gdl = 1.07; RMSEA = .02; GFI = .87; CFI = .97; SRMR = .04).
Nel modello strutturale le saturazioni tra i fattori latenti ed il fattore di secondo ordine Rischio di violenza sono tutte elevate e statisticamente significative, con percentuali di varianza unica rispettivamente per storici (R2 = .69) sociali/contestuali (R2 = .46), individuali/clinici (R2 = .45). Infine, le relazioni tra i fattori latenti sono risultate tutte elevate e statisticamente significative: tra fattori storici e sociali/contestuali (r = .53), tra storici e individuali/clinici (r = .53) e tra sociali/contestuali e individuali/clinici (r = .46). Il modello complessivamente risulta coerente con l'originale spiegando il contributo dei 24 item del test ai tre costrutti previsti, e come questi si possano sussumere ad un unico fattore di secondo ordine relativo al Rischio di violenza.
L'analisi fattoriale confermativa relativa ai Fattori di protezione ha testato un modello nel quale i 6 item potessero saturare su un unico fattore latente Protezione. Il risultato è stato molto soddisfacente (χ2 = 9.33(9); p = .40; χ2/gdl = 1.03; GFI = .98; CFI = 1.00; RMSEA = .01; SRMR = .02).
Dopo la verifica della struttura fattoriale è stato possibile calcolare i punteggi dei 4 fattori ed il punteggio totale delle aree di rischio, facendo la sommatoria dei punteggi dei rispettivi item che afferiscono ad ogni fattore: Fattori di rischio storici (sommatoria dei punteggi dall’item 1 all’item 10), Fattori di rischio sociali/contestuali (sommatoria dei punteggi dall’item 11 all’item 16), Fattori di rischio individuali/clinici (sommatoria dei punteggi dall’item 17 all’item 24),  Fattori di protezione (sommatoria dei punteggi dall’item P1 all’item P6), Totale di rischio (sommatoria dei punteggi dall’Item 1 all’item 24).
La validità convergente è stata studiata correlando il SAVRY con la PCL-YV (Forth, Kosson, e Hare, 2003) come misura della psicopatia giovanile, fornendo risultati analoghi a quelli dello strumento originale, con quasi tutte le correlazioni tra le scale dei due strumenti statisticamente significative e quasi tutte molto elevate, con l'associazione tra i due punteggi totali (r = .73) che indica una varianza in comune tra l'area del rischio di violenza e la psicopatia nei giovani che supera il 50%.
Il confronto tra i due gruppi di autori di reato, o a sfondo sessuale o a carattere violento, ha mostrato che nei tre fattori di rischio di violenza e nell'indicatore complessivo prevalgono sempre gli autori di reati violenti, riportando valori delle medie decisamente più elevate rispetto agli autori di reati a sfondo sessuale. Fattori di rischio storici (t(149) = 5.66; p <.001), Fattori di rischio sociali/contestuali (t(149) = 2.65; p = .009), Fattori di rischio individuali/clinici (t(149) = 5.03; p <.001), SAVRY punteggio totale (t(149) = 5.42; p <.001).
Per ottenere l’interpretazione finale del test, si può utilizzare la tavola di conversione dei punteggi grezzi in punti standardizzati T (media = 50; DS = 10) e la Tavola dei percentili di tutti i punteggi.

Bibliografia

  • Borum, R., Bartel, P., Forth, A. (2005), “Structured Assessment of Violence Risk in Youth (SAVRY)”. In T. Grisso, G. Vincent, D. Seagrave (Eds.), Mental health screening and assessment in juvenile justice. Guilford Press, New York, pp. 311-323.
  • Borum, R., Bartl, P., Forth, A. (2006), Structured Assessment of Violence Risk in Youth- SAVRY. Parnic, Florida.
  • Forth, A.E., Kosson, D.S. e Hare, R.D. (2003). Hare Psychopathy Checklist: Youth Version (PCL:YV, Research Version). Toronto, ON: Multi-Health Systems Inc. Adattamento italiano a cura di U. Sabatello, L. Abbate e M. Spissu (2012). Hare Psychopathy Checklist: Youth Version (PCL:YV). Adattamento italiano. Firenze: Giunti O.S. Organizzazioni Speciali.