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numero 100 - settembre 2022

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In ricordo di Alessandro Zuddas

In ricordo di Alessandro Zuddas

In ricordo di Alessandro Zuddas

L’improvvisa scomparsa di Alessandro Zuddas risale ad alcuni mesi fa, ma ad oggi l’incredulità, lo scoramento, lo smarrimento sono ancora intatti. Come anche lo stupore di non vederlo ai convegni, dove tutti noi neuropsichiatri continuiamo ad aspettarci di trovarlo, di ascoltarlo o di vederlo rimaneggiare le slides, come faceva sempre fino a pochi minuti prima dalla presentazione. Perché ogni relazione, ogni presentazione era dedicata e pensata per chi l’avrebbe ascoltata: insegnanti, studenti, professionisti giovani e meno giovani, esperti o meno esperti. E alla fine chiedeva sempre a qualcuno com’era andata, chiedeva se era stato chiaro, se tutto era andato bene. Con l’umiltà dei grandi Maestri.

Tutti noi neuropsichiatri infantili ricordiamo esattamente cosa stavamo facendo quando abbiamo avuto la notizia di questa immensa perdita. Una perdita umana e professionale. Una perdita di un riferimento culturale e scientifico. Rimarranno sempre per noi la lucidità del suo pensiero, dei suoi riferimenti, la sua competenza, la sua visione innovativa e sempre proiettata al futuro, la sua costante ricerca dell’ultimo articolo, la critica costruttiva, l’esperienza clinica di chi vede i pazienti e che riflette su ciò che ha visto, che mette in connessione, che unisce, proietta, amplifica, trasferisce... Zuddas ha cambiato per sempre la nostra disciplina, ci ha dato forza, ci ha dato identità, ci ha fatto riconoscere a livello internazionale dove era sempre presente e riconosciuto, ci ha dato il rigore scientifico e la ricerca creativa. Ha tracciato percorsi, sentieri, strade per tutti noi. Con generosità e dedizione. Con schiettezza e lealtà. Con onestà intellettuale e critica ferrea. Con curiosità e interesse vero.

Alessandro Zuddas è stato Professore ordinario di Neuropsichiatria infantile presso l’Università di Cagliari e Direttore della Clinica di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza presso l’Ospedale Pediatrico Microcitemico “A. Cao” di Cagliari, Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Cagliari. Specializzato in Farmacologia, in Neurologia e in Neuropsichiatria infantile, dopo aver frequentato diverse Università estere (Washington, Toronto, New Haven) è tornato in Italia, in Sardegna.

Il suo contributo scientifico è stato ampio e trasversale a tutta la neuropsichiatria infantile, con un particolare interesse per la psicopatologia e la psicofarmacologia dell’età evolutiva; eccezionale il suo contributo sull’ADHD e sulla neurobiologia. Ampia e variegata la sua produzione scientifica, fatta di articoli, revisioni, metanalisi, libri; altrettanto numerosa e produttiva la sua partecipazione ad attività editoriali come co-editor e membro di editorial board di riviste di rilievo scientifico internazionale (European Child Adolescent Psychiatry, Child and Adolescent Psychiatry & Mental Health, Journal Child Adolescent Psychopharmacology, BMC Pediatric ecc.) e nazionale (Giornale Italiano di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Autismo ecc.). Ha condotto, coordinato e progettato ricerche nazionali e internazionali, sempre presente in numerosi board scientifici, membro di numerose società scientifiche (tra le tante ricordiamo lo European College of Neuropsychopharmacology, lo European Network for Hyperkinetic Disorder, la Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile, la Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, la European Medicine Agency, l’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry), riconosciuto da tutta la comunità scientifica nazionale e internazionale come un riferimento prezioso e sempre presente. Membro attivo per il Ministero della Salute e per l’Istituto Superiore di Sanità in numerosi tavoli di lavoro e per programmi di formazione, è stato un didatta straordinario: a corsi e convegni nazionali e internazionali ha formato centinaia e centinaia di neuropsichiatri infantili.

Ma Alessandro Zuddas era molto più di questo. Era un grande uomo che amava il cibo, il vino, l’arte, la cultura, la fotografia, la musica, la natura, la bellezza, la storia, la sua Sardegna, i ristoranti, i luoghi, i libri, i viaggi, tutto era degno del suo interesse. E tutto condivideva con grande generosità ed entusiasmo. Rideva ad ogni battuta che sentiva, con una sorta di scherno. Alessandro Zuddas ci mancherà immensamente e, ad oggi, non sappiamo ancora bene come fare senza di lui e senza la sua guida illuminata.
Non possiamo che provare, consapevoli dei nostri limiti, a proseguire sulla strada delineata, con coraggio e forza e con la gratitudine per tutto quello che, con grande generosità, ci ha dato.