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numero 56 - aprile 2018

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Psychometric and psychological assessment. Principles and applications

Psychometric and psychological assessment. Principles and applications

recensione.jpg Carina Coulacoglou, Donald H. Saklofske
Psychometric and psychological assessment
Principles and Applications
Academic Press - Elsevier, 2017, Pp. XIII+485
$ 99.95 (Hardcover)

Questo importante testo rappresenta una “summa” ampia ed aggiornata di tutto ciò che ruota intorno alla valutazione psicologica per mezzo del testing psicologico, sia nei campi applicativi, sia nell’ambito della ricerca.
Il volume (edito in grande formato) si presenta suddiviso in cinque ampie sezioni. La prima parte è dedicata alle “basi” dell’assessment attraverso test e questionari, vale a dire ai parametri da rispettare per la costruzione degli strumenti, ai due requisiti fondamentali (validità e attendibilità), ma anche alle maggiori acquisizioni nel campo della metodologia che si sono realizzate nel corso del XX secolo, fino agli sviluppi attuali. Il riferimento è agli standard della ITC – International Test Commission. In particolare, il capitolo sulla validità emerge come centrale, sia per la ricostruzione storica del concetto, sia perché, come affermano gli autori, la validità rappresenta il cornerstone dell’assessment psicologico.
La seconda parte si apre con un capitolo dedicato alle funzioni esecutive, alla teoria della mente e ai comportamenti adattativi. Seguono analisi e presentazioni di strumenti inerenti i disturbi neurologici evolutivi, la schizofrenia, le sindromi ossessivo-compulsive, con approfondimenti sulla metacognizione e sulla Social Cognition – interessante il richiamo alla sovrapposizione tra i concetti di “metacognizione” e di “mentalizzazione” (p. 131) . La terza parte accende uno speciale interesse nel lettore perché è dedicata al ruolo del temperamento nello sviluppo della psicopatologia, allo studio ed alla valutazione della personalità, e alla valutazione delle condizioni familiari e genitoriali considerate nella prospettiva del loro impatto sui figli. È il decimo capitolo che presenta al lettore alcuni tra i maggiori questionari di personalità self-report: il Big Five, il Myers-Briggs Type Indicator, il 16PF, il Multidimensional Personality Questionnaire, ed altri strumenti cross-culturali. Tra le tecniche proiettive – denominate performance-base test - sono esaminati in modo specifico il Rorschach, il TAT e il test elaborato da Carina Coulacoglou, cioè il Fairy Tale Test (FTT), una prova dedicata ai bambini tra i 6 e i 12 anni e tradotto in 13 lingue.
La quarta sezione attirerà l’interesse del clinico che vuole approfondire le dimensioni psicopatologiche tipiche dell’orizzonte psichiatrico (il libro è naturalmente aggiornato in riferimento all’ultima edizione dei DSM, la quinta, e all’ICD-10). È nel capitolo dodicesimo che compaiono altri questionari di personalità, dall’MMPI-2 al PAI – Personality Assessment Inventory fino al Personality Inventory for DSM-5 che valuta i tratti che compaiono nella Sezione III del DSM-5. Il capitolo è arricchito da una valutazione globale degli sviluppi teorici delle tassonomie psichiatriche fino alla presentazione del recente modello integrativo di comorbilità.
L’ultima sezione (la quinta), affronta lo scottante tema dell’aggressione e della violenza, puntando ad esplicitare tutto ciò che si può fare in campo della prevenzione e il risk assessment. Il capitolo quattordici si apre con una visione delle prospettive teoriche del comportamento criminale per poi focalizzarsi sull’impiego di test che possono predire la possibilità di azioni e comportamenti aggressivi. Un medesimo approccio è utilizzato nel capitolo seguente che tratta dell’aggressività nelle condotte suicidarie: qui sono presentati sia test che valutano il rischio di suicidio, come la Beck Scale for Suicide Ideation – BSSI, sia strumenti che misurano la resilienza come il The Meaning in Life Questionnaire – MLQ. L’Indice dei nomi e degli argomenti chiude le circa cinquecento pagine del testo.
In relazione all’organizzazione degli argomenti, una nota rilevante è rappresentata dalla presenza di due sezioni collocate al termine di ogni capitolo: si tratta di un Sommario, in genere di poche righe, in cui poter agevolmente visualizzare l’estensione della tematica trattata, e dei riferimenti bibliografici che, in più di un’occasione, arrivano ad essere oltre trecento per capitolo. Tale impostazione permette al lettore una consultazione rapida e focalizzata, così come è possibile spaziare dalle riflessioni teoriche e dalle ricostruzioni storiche, agli strumenti testistici disponibili all’interno di ogni singolo argomento.
È davvero difficile dire quali siano le parti ed i capitoli più interessanti di questa opera. Le tematiche affrontate sono così numerose e così importanti da rendere affascinante la lettura di ogni singola parte del volume. Il clinico esperto, ma anche lo psicologo psicoterapeuta e lo psichiatra di media esperienza, troveranno una quantità di spunti di riflessione e numerosissimi elementi di vero e proprio aggiornamento o apprendimento. È qui possibile proporre solo alcuni esempi (scelti in modo del tutto soggettivo) che possono rendere l’idea della ricchezza del testo: le riflessioni sulle vie percorse e da percorrere nel test developing; la considerazione sui numerosi e talvolta contrastanti punti di vista teorici; l’enfasi posto sulla valutazione delle abilità cognitive; il ruolo della resilienza e delle capacità di coping (e gli strumenti per valutarli); il peso delle matrici culturali nella valutazione della psicopatologia. E, naturalmente, un altro elemento di interesse è dato dalla quantità e varietà di strumenti testistici che sono presentati e discussi.
Circa i due autori, Carina Coulacoglou è la fondatrice della Projective Fairy Tale Test Society  (creata ad Atene nel 2006) struttura in cui svolge attività di studio e di ricerca, Donald H. Saklofske ha il titolo di Adjunct Professor presso la University of Calgary ed ha numerosi altri incarichi accademici; ha fatto parte del comitato direttivo ed ha operato nel ruolo di presidente della International Society for the Study of Individual Differences e della Canadian Psychological Association.