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numero 56 - aprile 2018

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IV Festival della Psicologia

IV Festival della Psicologia

La quarta edizione del Festival della Psicologia si è svolta a Torino dal 6 all’8 aprile scorso. La manifestazione, organizzata e promossa dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte con il patrocinio e la partnership di Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte e Università degli Studi di Torino e con il patrocinio della Città di Torino, da quest’anno ha la direzione scientifica dello psicoanalista Massimo Recalcati.
Un festival multidisciplinare, a vocazione internazionale, che per tre giornate ha chiamato alla Cavallerizza Reale di Torino psicologi, psicoanalisti, scrittori e filosofi italiani e stranieri a confrontarsi sul tema: Io non ho paura.
Una questione di attualità stringente quella della paura che è stata discussa e declinata in tanti e diversi aspetti, dal terrore per gli attentati, all’atto distruttivo dei kamikaze, al trauma, toccando anche temi come il perdono e il senso d’identità.
Ogni giornata del festival è stata caratterizzata da una lectio magistralis, nella quale psicologi, psicoanalisti, scrittori si sono occupati di un aspetto particolare della paura. La giornata di venerdì è stata aperta dall’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo che ha presentato un intervento centrato su identità, motivazioni e obiettivi dei terroristi, sabato lo stesso Recalcati si è occupato di violenza e terrore, mentre domenica la psicologa franco marocchina Houria Abdelouahed ha tenuto una lectio su donne, Islam e violenza.
Attraverso gli altri interventi del festival sono stati discussi altri aspetti associati al tema della paura, ad esempio se è possibile una prevenzione della violenza, oppure come spiegare la violenza ai bambini, e ancora che cos’è il “confine”, quello di un Paese come quello di un soggetto.
Per capire meglio i singoli fenomeni, le giornate hanno proposto dibattiti tra scrittori ed esperti: venerdì 23 si sono incontrati il fondatore della comunità di Bose, Enzo Bianchi, e l’imam di Firenze, il palestinese Izzeddin Elzir, per un confronto su Religioni e violenza. Tra gli incontri di sabato, quello su La mente del terrorista, con Maurizio Balsamo e Marco Belpoliti, e il focus su Trauma e perdono con Clara Mucci, Mauro Grimoldi e l’argentino Aldo Becce; per chiudere domenica con gli incontri sull’accoglienza, il terrore “spiegato” ai bambini e il dibattito finale Prevenire la violenza? con Gad Lerner, Federico Condello e Jole Orsenigo.
L’obiettivo ultimo della manifestazione è stato anche quello di provare a trovare insieme una chiave di lettura inedita dei fenomeni terroristici e una possibile strada di comprensione, che vada oltre le spiegazioni politiche, economiche e storiche.
Conferenze, dialoghi e spettacoli, tutti gratuiti, hanno coinvolto un pubblico eterogeneo per età, formazione e interessi, offrendo strumenti di approfondimento su temi di attualità per consentire a tutti di ampliare il proprio sguardo sul mondo di oggi.