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numero 71 - ottobre 2019

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Esperienze

Inventare il futuro a scuola

Inventare il futuro a scuola

Scegliere il percorso formativo: un esempio di intervento nella scuola secondaria di primo grado

Futuro è una parola carica di significati diversi per ciascuno di noi. Speranza, paura, incertezza, gioia sono solo alcune delle emozioni associabili a questo termine oggi così utilizzato. Del futuro parlano tutti, in tv, sui giornali, in casa, per strada, a scuola. Futuro è cambiamento, è ciò che ci aspetta, che accadrà, ma anche ciò che costruiamo nel presente o che abbiamo immaginato nel passato. Il cambiamento è parte integrante dell’esperienza di vita di tutti noi, ma ciascuno sperimenta in modo assolutamente soggettivo come questo possa impattare sul proprio benessere personale. Chi si occupa di orientamento, con persone di qualunque fascia di età, deve riflettere quotidianamente su come e con quali metodologie sostenere chi deve affrontare scelte e transizioni.
Una cornice di pensiero in cui inserire il proprio agire professionale è indispensabile per strutturare attività e percorsi efficaci. Nelle nostre attività di orientamento utilizziamo come riferimento la teoria del Life Design. Per muoversi nella complessità del mondo moderno e nel futuro che avanza, il Life Design si propone come modello innovativo per la consulenza in orientamento. Si tratta di un paradigma che enfatizza la continua evoluzione dell’individuo, della società e dell’economia moderna. È ormai riconosciuto che lo sviluppo professionale di una persona non segue più traiettorie lineari e prevedibili, come succedeva in passato, e che per realizzare un progetto di vita soddisfacente è fondamentale integrare armoniosamente i diversi contesti di vita, lavoro, i valori personali, le aspettative, i desideri e diversi ruoli ricoperti. Per questo, nelle azioni di career guidance, il paradigma del Life Design valorizza interventi basati su un approccio sistemico e contestuale e azioni di tipo preventivo che forniscano alle persone, fin dalla giovinezza, le competenze e le abilità necessarie ad affrontare il futuro.
Sulla base di queste premesse abbiamo costruito una proposta di percorso per gli allievi e le allieve della scuola secondaria di primo grado, per accompagnare gli studenti nella scelta del percorso formativo di proseguimento.
La transizione da un ordine di scuola a quello successivo è un momento importante nella costruzione del proprio futuro professionale e un’occasione di apprendimento di strategie decisionali importanti per il domani.

Un percorso verso la scelta per allieve e allievi delle scuole secondarie di primo grado

L’esperienza che raccontiamo è stata condotta presso una scuola secondaria di primo grado piemontese, nel mese di novembre 2018, periodo dedicato, come di consuetudine, alle attività di orientamento alla scelta. L’attività si è svolta su richiesta dell’insegnante referente per le attività di orientamento dell’istituto.
Alle classi terze è stato proposto un percorso articolato in tre momenti, composto da incontri di gruppo con un esperto di career couselling e un momento dedicato alla compilazione del questionario 1,2,3…Futuro!
La scelta dello strumento da somministrare è stata fatta sulla base dell’impostazione metodologica dello stesso. Questo questionario infatti è in linea con il modello scientifico più accreditato in ambito di orientamento: oggi si ritiene infatti superato il concetto del matching fra caratteristiche dello studente e percorso scolastico/professionale più adatto e si predilige, invece, un approccio in cui al centro si mettono le aspirazioni dello studente, le aspettative, gli interessi, le idee sul mondo del lavoro e sul futuro, in un’ottica di vero e proprio career guidance. Il questionario 1,2,3…Futuro! pone lo studente in un ruolo attivo stimolando la riflessione su di sé e il contesto che lo circonda.
La scuola può decidere se fare compilare alla classe in contemporanea lo strumento (utilizzando l’aula di informatica) o se procedere con la somministrazione individuale fatta a casa da parte di ciascuno. Ogni studente riceve infatti la sua licenza personale e può in autonomia compilare il questionario e accedere alla propria relazione personalizzata.
Nel dettaglio il progetto prevede un primo incontro per il gruppo classe in cui l’esperto affronta più argomenti: introduce il tema della scelta e del processo decisionale e fornisce elementi contestuali rispetto al mondo del lavoro del futuro. Questo permette agli allievi di iniziare a conoscere elementi importanti legati al processo di scelta, a comprendere la cornice in cui inserire lo strumento che compileranno e capirne il significato.
Quindi al gruppo classe viene presentato lo strumento e i questionari che lo compongono, vengono fornite tutte le informazioni utili ad una corretta compilazione. Questo momento è particolarmente importante, in quanto, presentando agli studenti i vantaggi della compilazione del questionario, si stimola il senso di responsabilità individuale legato alla necessità di occuparsi attivamente della propria scelta formativa futura e si favorisce la motivazione a utilizzare al meglio e con impegno lo strumento fornito.
Alla compilazione di 1,2,3…Futuro! segue un secondo incontro di gruppo in cui l’esperto facilita una valutazione critica dell’esperienza formativa e stimola una progettazione consapevole delle scelte formative future. Questo incontro è fondamentale per permettere a ciascuno di porre domande rispetto alla relazione personalizzata ricevuta dopo la compilazione e per esplicitare dubbi e incertezze legate al proprio percorso di scelta.
Gli elementi emersi dal percorso svolto, andranno a integrare i lavori e le riflessioni portate in aula con gli insegnanti e con i genitori nel contesto familiare. È necessario infatti ricordare che una scelta avviene sempre all’interno di un contesto di relazioni significative che influenza il ragazzo o la ragazza e che deve essere tenuto sempre in considerazione e coinvolto nel processo, per giungere ad una decisione consapevole e coerente per il soggetto protagonista della stessa. 

Questa esperienza di percorso di orientamento è stata sicuramente positiva, sia per i docenti che per i ragazzi coinvolti. Gli studenti hanno partecipato attivamente, mostrato interesse per i temi proposti e compilato il questionario con impegno. Per i docenti di classe è stata un’occasione per conoscere un modo nuovo di pensare l’orientamento e per fornire ai ragazzi strumenti innovativi a sostegno del processo di scelta. Riteniamo però che questa proposta formativa dovrebbe essere integrata con un numero maggiore di interventi di gruppo da parte dell’esperto, per lavorare più approfonditamente su alcune dimensioni legate alla scelta e al processo decisionale, ma spesso questo non è possibile per i vincoli posti dalle scuole rispetto alla spesa sostenibile dall’istituto. In particolare sarebbe molto utile poter comprendere nel percorso almeno un colloquio individuale per ogni studente, per affrontare con maggiore profondità la situazione specifica di ciascuno, analizzare la relazione fornita dal questionario e fornire elementi concreti per la pianificazione dell’obiettivo.