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numero 61 - ottobre 2018

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L'intervista

Intervista a Roni Reiter-Palmon

Intervista a Roni Reiter-Palmon

La Prof. Roni Reiter-Palmon si occupa di creatività e innovazione nei luoghi di lavoro, studiando in particolare i processi cognitivi e le differenze individuali che influenzano la creatività negli individui e nei gruppi, e come questi aspetti si riflettono all'interno delle organizzazioni. Con lei abbiamo voluto fare il punto sulla definizione di creatività, ragionando insieme su come questa può essere misurata in ambito organizzativo e quali vantaggi questa scelta possa effettivamente portare.  

D. Che cosa si intende per creatività e come si rappresenta la creatività all’interno dei contesti organizzativi?

R. Possiamo definire la creatività come la generazione e implementazione di un’idea, di un prodotto o un processo di lavoro, che è nuovo (originale) e inoltre utile (appropriato/la soluzione ad un problema). Questa definizione ha due implicazioni importanti in contesto lavorativo e organizzativo. Per prima cosa, l’esito (il prodotto, l’idea) deve essere sia alta qualità (utile e appropriato) sia originale. In questo contesto, idee originale che non sono utili o adatte non possono essere implementate e non possono quindi rappresentare un aiuto per l’organizzazione (per esempio, una soluzione che prevede parcheggi limitati o che prevede di costruire parcheggi sulla luna). Per contro, idee routinarie, che non rappresentano novità, ma risolvono il problema, non sono creative. Queste possono essere soluzioni notevoli, possono funzionare, ma non sono creative (per esempio, ampliare la struttura dei parcheggi). La seconda implicazione è che le soluzioni o le idee devono essere implementate affinché l’organizzazione ne possa trarre beneficio. Non è sufficiente avere un’idea, questa deve essere messa in atto.

D. Come si colloca la creatività all’interno dei processi cognitivi individuali e quali sono le caratteristiche di un individuo creativo?

R. Problem solving creativo è il termine che tipicamente usiamo per comprendere il processo cognitivo che conduce ad idee e soluzioni creative. Ci sono importanti paralleli tra pensiero critico, buona capacità di problem solving e problem solving creativo. Quello che riscontriamo è che gli individui creativi eseguono questi processi in modo più efficace e approfondito. È inoltre importante osservare che il pensiero creativo va al di là del semplice farsi venire in mente delle idee (generazione di idee). Pur essendo un aspetto importante, questo è solo uno dei processi cognitivi associati alla creatività e al pensiero creativo. Gli individui creativi possono inoltre pensare al problema da molteplici prospettive, prendersi il tempo necessario per considerare gli obiettivi del problem solving e pensare al problema in sé (e non alla soluzione) in modi unici. Le persone creative inoltre valutano le idee in modo che sia l’innovazione sia la qualità vengano prese in considerazione, prestando attenzione ad entrambi gli aspetti.

D. Creatività individuale o “creatività di gruppo”?

R. Sono entrambe necessarie. E’ importante ricordare che I team sono composti da persone. Questo significa che dobbiamo avere persone creative e non potremmo avere team creativi.

D. Quali sono i fattori che determinano la creatività organizzativa?

R. Ci sono molti fattori che definiscono e influenzano la creatività nelle organizzazioni. Dobbiamo guardare alle persone – chi sono e che caratteristiche hanno. Le persone creative sono aperte a nuove idee, pensano in modo profondo, tendono ad essere indipendenti e amano pensare ed essere creative. Dobbiamo tuttavia inserire queste persone nel giusto ambiente per supportare la creatività. Questo deve essere un ambiente in cui le idee rischiose sono tollerate e incoraggiate, dove gli errori sono usati per imparare e crescere e non per punire, dove i leader ed i membri del team sono supportivi e apprezzano idee nuove e creative.

D. Perché valutare l’aspetto della creatività durante una selezione del personale?

R. Come già accennato, la creatività inizia dalle persone. Se vogliamo avere creatività all’interno di un’organizzazione, dobbiamo avere individui creativi. Se possiamo selezionare quelle persone che più probabilmente saranno creative, abbiamo imboccato un percorso che porta al successo e all’aumento della creatività.

D. Con quali strumenti è possibile misurare la creatività organizzativa e quali aspetti vengono presi in considerazione?

R. I test di selezione valutano la probabilità di un individuo di essere creativo. Il Creative Response Evaluation - Work (CRE-W) fornisce informazioni utili che non sono facilmente ricavabili da altre fonti. Consente alle organizzazioni di misurare due diversi aspetti legati alla creatività. Per prima cosa, il test propone problemi realistici di tipo lavorativo, quindi il trasferimento dal test alla situazione di lavoro è facilmente percepibile e maggiormente probabile. Inoltre, il test fornisce due diversi punteggi consentono all’organizzazione di migliorare la creatività in modi diversi. Il punteggio INIZIATIVA CREATIVA offre informazioni relative alla tendenza delle persone ad identificare e scegliere risposte creative o soluzioni creative ad un problema. Questo è indipendente dal loro stile di preferenza. Questo punteggio permette all’azienda di scegliere la persona più creativa all’interno di un’organizzazione o di uno specifico dipartimento o team. Il secondo punteggio, relativo allo stile di pensiero creativo (NUOVO o DIVERSO), è utile nella creazione di un team, di un dipartimento o di un’organizzazione variegati e bilanciati, in modo da avere persone con differenti stili di pensiero e quindi diversi approcci alla risoluzione del problema. 

Questi differenti stili possono essere ugualmente capaci di creatività, solo che lo fanno in modi differenti. Questa diversità nel pensiero inoltre aiuta ad aumentare la creatività all’interno delle organizzazioni.

D. Quali sono gli interventi che si possono mettere in pratica per promuovere la creatività all’interno dei contesti organizzativi?

R. Aumentare la creatività è possibile! Le ricerche suggeriscono che training messi appunto con grande attenzione, specialmente quelli che si focalizzano sui processi di problem solving creativo (come pensare in modo più creativo) effettivamente promuovono la creatività. Inoltre, la creatività sboccia quando l’ambiente organizzativo – i leader dell’organizzazione a tutti i livelli e la cultura organizzativa – favoriscono la creatività. La discussione di questi aspetti potrebbe essere molto lunga, ma alcuni elementi di rilievo includono leader che incoraggiano e mostrano apertura verso idee creative, comprensione del fatto che la creatività richiede tempo (le idee creative richiedono più tempo per essere sviluppate e messe in atto), che la creatività è rischiosa – ci saranno alcune idee che non funzioneranno. Leader e ambienti lavorativo che puniscono, o anche si mostrano neutri nell’assumere questi rischi tendono ad ostacolare e ridurre la creatività. I team che consentono la discussione aperta possono costruire idee e renderle migliori. Quando i componenti di un gruppo sono spaventati di sollevare argomentazioni o preoccupazioni, i problemi relativi ad un prodotto suggerito o ad una soluzione saranno ignorati a discapito del prodotto stesso. Quindi, un leader che facilità la discussione aperta e una cultura che assicura che la discussione aperta sia valutata positivamente sono senza dubbio importanti.

D. Quali sono i vantaggi competitivi di un’azienda che promuove la creatività? 

R. Nell’ultimo decennio, abbiamo capito che le organizzazioni che promuovono la creatività sono quelle che sopravvivono e prosperano. Il lavoro all’interno delle organizzazioni è cambiato drasticamente. Abbiamo assistito a rapidi cambiamenti tecnologici e problemi che sono più complessi, tanto da richiedere un lavoro in team. Viviamo ad una sempre maggiore globalizzazione e lavoriamo con organizzazioni che sono multinazionali. Tutto questo richiede innovazione e adattamento. La creatività è necessaria per sviluppare nuovi prodotti, per creare nuovi mercati, per essere competitivi e risolvere problemi organizzativi. Nell’odierno mondo del lavoro, se la tua organizzazione non innova questo potrebbe voler dire muoversi all’indietro (e non solamente restare fermi).