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numero 56 - aprile 2018

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L'intervista

Intervista a Ilse Engwirda

Intervista a Ilse Engwirda

Continuiamo la serie delle interviste ai General Manager del Gruppo Hogrefe e, dopo la Finlandia, ci rechiamo in Olanda. Ilse Engwirda ci offre uno spaccato della professione di psicologo su una realtà per alcuni aspetti diversa da quella italiana. 

D. Quanti psicologi ci sono nel suo Paese? Quali sono i principali settori in cui lavorano?

Nessuno lo sa esattamente, ma si stimano dai 20.000 ai 25.000, su una popolazione di 17 milioni di olandesi, quindi una media di 1 psicologo ogni 750 persone. Lavorano in ambito sanitario, dell’educazione o HR. Molti psicologi lavorano anche in altri settori, come il marketing, la formazione o il management.

D. Qual è la percezione generale dello psicologo nel suo Paese? Ci sono pregiudizi o false credenze in merito?

Gli psicologi godono di un grande rispetto ed è piuttosto comune rivolgersi ad uno psicologo per una terapia, per un aiuto quando il tuo bambino ha problemi di apprendimento o di sviluppo, o per un consiglio nell’ambito della selezione del personale. Nell’opinione comune degli olandesi lo psicologo deve usare metodi basati scientificamente e solo test psicometrici. La scuola di pensiero psicoanalitica è malvista e considerata datata e poco attendibile.

D. Quali sono le principali figure professionali che svolgono un ruolo di competitor per gli psicologi?

I competitor sono tutti coloro che hanno una laurea triennale in psicologia applicata e i numerosi consulenti e coach che operano nelle stesse aree degli psicologi.

D. Attraverso quali canali gli psicologi si informano e si aggiornano?

Gli stessi utilizzati da qualsiasi altro professionista: internet, e-mail, newsletter, conferenze, formazione e libri. Gli psicologi registrati devono anche prendere parte e programmi di formazione qualificati ogni anno, al fine di mantenere la loro registrazione.

D. Esistono eventi o congressi di interesse nazionale?

Eh... no.

D. Quali sono i tre test di maggior successo nel suo Paese?

WISC, NIO e SON-R. Sono tutti e tre test di intelligenza. Il NIO e SON-R sono stati sviluppati in Olanda, mentre la WISC è stata adattata.

D. Che tipo di proposte editoriali di solito ricevete? Quale tra queste è stata la più insolita ad oggi?

Riceviamo raramente proposte di pubblicazione per i test. In genere siamo noi a contattare o coinvolgere gli autori nella fase iniziale. Molte invece sono le proposte per quanto riguarda i libri. Ce n’è stata una di un libro che conteneva una ricetta per ogni giorno dell’anno per persone con autismo che hanno anche allergie, completa di immagini sgradevoli dei piatti proposti. Non l’abbiamo pubblicato.

D. In base alla sua esperienza di editore, quali ambiti della psicologia fanno maggior uso di test?

L’ambito sanitario. Ci sono moltissimi disturbi e così tante persone che sperimentano difficoltà ad un certo punto della propria vita, ed i test possono aiutare a definire il problema.

D. Nel suo Paese ci sono associazioni scientifiche o professionali che supervisionano la qualità dei test psicologici e della formazione necessaria al loro utilizzo?

Esiste un’associazione professionale, chiamata COTAN, legata all’associazione nazionale dei test, che valuta la qualità psicometrica dei test e pubblica queste considerazioni. La loro qualificazione dei test non ha implicazioni legali ma viene in ogni caso tenuta in grande considerazione degli psicologi. Non c’è invece un’associazione che controlla la qualità della formazione. In Olanda, i corsi di formazione all’utilizzo dei test sono offerti da editori e altre aziende, ma non è richiesta formazione ai fini dell’utilizzo del test, fintanto che ad utilizzarli sono psicologi.

D.  Quali sono i temi caldi o le nuove tendenze nel panorama psicologico del suo Paese?

Nell’ambito del testing l’interesse principale è ancora rivolto alle abilità cognitive, con particolare interesse per l’attenzione e la memoria di lavoro. La principale tendenza in ambito psicologico è l’approccio dimensionale ai disturbi psicologici, che si focalizza sul prendere in esame la persona nella sua interezza, piuttosto che focalizzarsi su una problematica o su un tratto in modo esclusivo. Un’altra tendenza attuale e la terapia online, mentre sta aumentando l’interesse per la neuropsicologia.