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numero 58 - giugno 2018

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L'intervista

Intervista ad Alexandra Löffler

Intervista ad Alexandra Löffler

Proseguiamo la serie delle interviste ai manager del Gruppo Hogrefe e, dopo Finlandia e Olanda, questa è la volta della Svizzera. Risponde alle nostre domande Alexandra Löffler, Direttore Editoriale di Hogrefe AG. Erede di Hans Huber Verlag, l'editore delle tavole Rorschach, Hogrefe AG è probabilmente il più antico editore di test oggi esistente. Ha sede a Berna, dove Hans Huber Verlag fu fondata, ed ospita nei suoi locali la sede legale della International Society for Rorschach e l'archivio storico del Rorschach Test.

D. Quanti psicologi ci sono nel suo Paese? Quali sono i principali settori in cui lavorano?

R. Non abbiamo un numero esatto aggiornato. Ma ci sono più di 8.300 persone che attualmente lavorano nel campo della psicologia. La Swiss Federation of Psychologists – la più grande associazione professionale per gli psicologi in Svizzera – conta più di 7.700 membri, il 56% circa dei quali è psicoterapeuta; il secondo maggior gruppo è costituito dagli psicologi dell’età evolutiva. La maggior parte degli psicologi svizzeri lavora nella sanità, nell’assistenza sociale, nell’educazione e nella pubblica amministrazione.

D. Qual è la percezione generale dello psicologo nel suo Paese? Ci sono pregiudizi o false credenze in merito?

R. Per il pubblico generalista, lo psicologo è spesso sinonimo di psicoterapeuta. Non è un’esagerazione dire che molti pensano ancora alla psicoanalisi e ai terapeuti più famosi e probabilmente ogni psicologo, al momento in cui menziona la sua professione, si è sentito dire almeno una volta: “Oh, allora devo fare attenzione a quello che dico quando parlo con te!”.
Al contempo, i circa 12.000 studenti iscritti nelle università svizzere e nelle università di scienze applicate  dimostrano il forte richiamo della psicologia.

D. Quali sono le principali figure professionali che svolgono un ruolo di competitor per gli psicologi?

R. Questa è una domanda difficile. Le opportunità di carriera per gli psicologi sono diverse, così come le situazioni che riguardano i competitor. In particolare sono da segnalare i numerosi consulenti e coach che lavorano nelle stesse aree degli psicologi.

D. Attraverso quali canali gli psicologi si informano e si aggiornano?

R. Le possibilità sono enormi e disparate. Gli psicologi usano gli stessi mezzi di altre professionisti: ad esempio sezioni specializzate delle associazioni di psicologi e dei loro congressi, siti web e comunità associative professionali, corsi di formazione. Hogrefe offre molti libri, test, riviste e seminari. Questo certo fa di noi un importante punto di riferimento per gli psicologi.

D. Esistono eventi o congressi di interesse nazionale?

R. L’annuale PSY-Kongress e il biennale SPS SGP SSP conference. A questi si aggiungono eventi specializzati come il Personal Swiss nell’area HR. Hogrefe partecipa a tutti questi eventi. Grazie alle relative brevi distanze, i congressi sul territorio svizzero possono essere raggiunti velocemente da tutte le regioni del Paese. Ovviamente anche i congressi nella vicina Germania possono essere d’interesse.

D. Quali sono i tre test di maggior successo nel suo Paese?

R. Il punto è come misurare il successo. Facciamo riferimento ai nostri attuali bestseller? A test che sono stati pubblicati anche in altre lingue? O a test che sono sul mercato da molto tempo? Al momento siamo molto soddisfatti del DISYPS-III che è utilizzato per individuare disturbi mentali in bambini e adolescenti. Un secondo test di successo è l’IDS, le scale di intelligenza e di sviluppo per bambini. Quest’anno pubblicheremo l’IDS-2 – una completa revisione e un’estensione concettuale –, che fornisce la più estesa panoramica diagnostica possibile sul funzionamento del bambino alla luce della moderna psicometria. Come terzo test opto per il molto noto test di Rorschach, che è sul mercato dagli anni ’20 del secolo scorso.

D. Che tipo di proposte editoriali di solito ricevete? Quale tra queste è stata la più insolita ad oggi?

R. Specialmente nell’area dei test, riceviamo relativamente poche proposte. In molti casi siamo noi a prendere l’iniziativa. Anche nel settore dei libri non possiamo restare ad aspettare che ci arrivino dei manoscritti. Questo è il duro lavoro dell’editore. In ogni caso, il mantenimento della nostra rete di autori è di importanza centrale per noi.
L’offerta più bizzarra che ho ricevuto è stato un libro in cui le proprietà degli angeli venivano spiegate dal punto di vista psicologico.

D. In base alla sua esperienza di editore, quali ambiti della psicologia fanno maggior uso di test?

R. Sicuramente l’area clinica.

D. Nel suo Paese ci sono associazioni scientifiche o professionali che supervisionano la qualità dei test psicologici e della formazione necessaria al loro utilizzo?

In Svizzera non ci sono associazioni di questo tipo. Ma ci sono associazioni che revisionano i test, il cui obiettivo è assicurarne la qualità. Per esempio, Fachgruppe Diagnostik der SDBB revisiona i test HR. Inoltre, la nota Diagnostik und Testkuratorium di base tedesca, sostenuta dalla Deutsche Gesellschaft für Psychologie (DGPS) e dalla Berufsverband Deutscher Psychologen (BDP), effettua revisioni dei test svizzeri.

D.  Quali sono i temi caldi o le nuove tendenze nel panorama psicologico del suo Paese?

Sicuramente gli argomenti socialmente di rilievo muovono la psicologia – vale a dire età, salute e globalizzazione. Non dimentichiamo la digitalizzazione in tutti i suoi aspetti – big data, e-health, open access, open science, terapia online –, solo per nominare alcune parole chiave. Nell’area dei test si osserva un passaggio al digitale, soprattutto nell’area HR. Un altro argomento caldo è l’interprofessionalità, specialmente nell’ambito della salute.