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numero 42 - novembre 2016

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L’adattamento italiano delle New Reynell Developmental Language Scales

L’adattamento italiano delle New Reynell Developmental Language Scales

Orientarsi nella scelta dello strumento da utilizzare per la valutazione dello sviluppo linguistico in età prescolare rappresenta spesso un’impresa non facile per i clinici che si occupano di età evolutiva: da un lato, infatti, il linguaggio viene valutato come facente parte di scale di sviluppo più ampie, dall’altro viene scomposto ed analizzato nelle sue diverse componenti, ognuna delle quali viene analizzata con uno strumento specifico e focale, aumentando spesso la durata dell’assessment.

Le New Reynell Developmental Language Scales (NRDLS) rappresentano la versione aggiornata di uno degli strumenti maggiormente utilizzati a livello internazionale per la valutazione globale dello sviluppo del linguaggio in bambini di età prescolare e, fin dalle prime edizioni, vengono comunemente utilizzate sia a scopo clinico che di ricerca. Rispetto alle precedenti edizioni, le nuove scale sono state revisionate non solo in termini di materiali di somministrazione, ma anche rispetto alle sezioni presenti in ognuna delle due principali scale, che sono state aggiornate in relazione all’esperienza dei clinici che hanno avuto modo di sperimentare al lungo la precedente versione.

L’attuale versione è costituita da due scale, la scala della Comprensione e la scala della Produzione, entrambe composte da varie sezioni. Le diverse sezioni vanno ad indagare i diversi livelli del linguaggio, in particolare il lessico e lo sviluppo sintattico, ma anche i processi inferenziali e la capacità di giudizio grammaticale, coprendo di fatto tutto lo sviluppo linguistico prescolare; il test valuta infatti il linguaggio secondo un’ottica “developmental”, seguendo cioè lo sviluppo linguistico “tipico”, ed è basato sulle teorie dell’acquisizione cross-linguistica del linguaggio.

Nello specifico, la scala della Comprensione è formata da 72 item, divisi in 8 sezioni:

  • selezionare oggetti
  • relazione tra due oggetti
  • verbi
  • costruzione della frase
  • morfologia del verbo
  • pronomi
  • frasi complesse
  • inferenze.

La scala della Produzione è costituita invece da 64 item, divisa nelle medesime sezioni fatta eccezione dell’ultima, che è invece una prova di giudizio grammaticale.

Per ogni sezione sono presenti degli item di addestramento e vengono fornite istruzioni molto chiare e precise sul materiale necessario per la prova e sulle modalità di somministrazione.

Il materiale di somministrazione è davvero accattivante: è costituito infatti sia da oggetti che da immagini, molto semplici e chiare, senza distrattori e con i personaggi ben definiti rispetto allo sfondo; inoltre i “protagonisti” presenti nelle diverse sezioni, tre animali – scimmia, orso e coniglio – sono ricorrenti in tutto il test, accompagnando il bambino in tutta la prova, e vengono presentati sia sotto forma di oggetti che di figure, rendendo così il materiale-stimolo particolarmente adatto ai bambini anche molto piccoli.  

L’adattamento italiano delle NRDLS ha voluto preservare quest’ultima caratteristica; nell’accettare il progetto di validazione italiana delle scale Reynell, ci siamo trovate a dover scegliere se “stravolgere” lo strumento per adattarlo pienamente alle necessità imposte dalla lingua e dalla cultura italiana, o se fare degli “aggiustamenti” degli item rispetto alla nostra lingua mantenendo intatto il materiale di somministrazione, che rappresenta a nostro parere uno dei punti di forza delle NRDLS. Dopo un’attenta analisi della letteratura, abbiamo quindi inserito alcune variazioni negli item di somministrazione, strettamente connesse alla diversità della nostra lingua rispetto quella inglese (un esempio su tutti, l’aspetto morfologico), in modo da permettere l’utilizzo del materiale di somministrazione e preservare contemporaneamente la “qualità” del test.

La proposta di standardizzazione è stata accolta con molto entusiasmo dai colleghi dei diversi centri reclutati, e sono stati coinvolti più di 1100 bambini di numerose provincie italiane, distribuiti nelle diverse fasce d’età.

Tale entusiasmo, lo stesso che ci ha spinto ad accettare il progetto di validazione della lingua italiana, è giustificato dal fatto che le NRDLS rappresentano, per i clinici che si occupano di età evolutiva, un nuovo strumento di notevole importanza per l’individuazione di soggetti con difficoltà del linguaggio, siano esse specifiche o secondarie ad altri disturbi.

Innanzitutto, le scale Reynell coprono l’intera fascia d’età prescolare ed il primo anno di quella scolare (2-7.6 anni), andando ad indagare molti aspetti dello sviluppo linguistico, che soprattutto in età precoce, non possono essere testati, appunto per mancanza di strumenti specifici. Nel panorama testistico nazionale sono infatti presenti numerosi strumenti che indagano lo sviluppo lessicale, in particolare di parole, ma quasi nessuno approfondisce i passaggi immediatamente successivi, come la combinazione di parole e lo sviluppo precoce della struttura della frase, o la comprensione e produzione del verbo e dei suoi aspetti morfologici. Questo è, a nostro parere, l’altro punto di forza delle NRDLS, in particolare per i clinici che si occupano di soggetti in età precoce e necessitano di monitorarne/valutarne lo sviluppo linguistico in tutte le sue fasi.

Coprendo una larga fascia d’età ed indagando molti degli aspetti costituitivi del linguaggio, le scale Reynell possono inoltre costituire un ottimo strumento di screening per l’individuazione dei soggetti con possibile disturbo del linguaggio; per i servizi specialistici, possono rappresentare uno strumento di valutazione di prima istanza delle competenze linguistiche del bambino, permettendo di andare ad approfondire quegli aspetti particolarmente deficitari attraverso il ricorso a strumenti più settoriali, e quindi più specifici e sensibili. Quest’ultimo aspetto ci sembra quanto mai attuale e di particolare rilevanza in un’ottica di economia sanitaria, proprio perché consente di orientare in tempi rapidi la valutazione e l’approfondimento su aspetti molto specifici.

Non ultimo, la versatilità dello strumento, l’alternanza di prove con oggetti a quelle con immagini, permettono di effettuare l’assessment anche in bambini in cui la valutazione linguistica, in particolare degli aspetti morfosintattici, spesso non viene effettuata o è di particolare complessità; ci riferiamo nello specifico a soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico, con Disturbo Misto dello Sviluppo o con Ritardo Globale, in cui spesso l’indagine sullo sviluppo linguistico consiste nella prova di vocabolario o nell’esecuzione di semplici comandi.

La possibilità di testare in modo semplice e rapido il linguaggio nel suo sviluppo, in particolare nel passaggio parola singola-combinazione di parole-frase semplice e di approfondire il livello di comprensione e produzione del verbo, elemento costituente fondamentale della frase, offre ai clinici uno strumento fondamentale non solo per l’assessment, ma anche per la programmazione dell’intervento e per il suo monitoraggio.