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numero 39 - luglio 2016

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La valutazione diagnostica dell’autismo: ADOS-2

La valutazione diagnostica dell’autismo: ADOS-2

A fronte della forte richiesta di partecipazione, in collaborazione con il Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile della “Sapienza” Università di Roma, Hogrefe Editore ha organizzato, nel week-end del 17-18-19 giugno scorso, un’edizione straordinaria del corso di tre giornate mirato a fornire le conoscenze di base necessarie per utilizzare ADOS-2 nella pratica clinica.
Il corso è tenuto da Raffaella Faggioli, co-autrice di ADOS, ADOS-2 e psicologa da anni impegnata nella diagnosi di autismo in età evolutiva e adulta.
Chi si occupa costantemente di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico sa quanto sia fondamentale un linguaggio comune tra tutti i clinici e non può quindi non riconoscere nell'ADOS uno strumento diagnostico rilevante. Il momento della diagnosi costituisce una fase delicata del processo di presa in carico del paziente e dell'alleanza genitoriale. L'approccio comportamentista, con la standardizzazione di materiali e metodi della seduta di valutazione, focalizza l'attenzione sull'analisi dei singoli comportamenti del bambino nei vari aspetti dello sviluppo, aiutando il clinico a soffermarsi in modo oggettivo su ciò che sta osservando, come attraverso una lente d'ingrandimento, per tornare poi ad una visione d'insieme che tenga conto della globalità del piccolo paziente e della sua storia.
Il corso ha preso avvio dalla presentazione delle principali novità che caratterizzano l’ADOS-2, anche alla luce dei criteri diagnostici del DSM-5 e DSM-IV, e dalla discussione dei criteri diagnostici relativi ai Disturbi dello Spettro autistico. Grande attenzione è stata posta in particolare all’individuazione dei sintomi precoci di tale quadro patologico a cui specificamente si rivolge il modulo Toddler del test, dedicato ai bambini più piccoli. Sono ovviamente stati presi in considerazione tutti i moduli che compongono lo strumento, sia nel contenuto sia nei criteri di attribuzione del punteggio, illustrando i principali elementi di novità rispetto alla recedente versione del test.
Nel corso delle tre giornate formative non soltanto si apprende a somministrazione il test nella sua interezza, attraverso la dettagliata spiegazione di contenuti, passaggi chiave, criteri di codifica e interpretazione ma, attraverso l'importante contributo di materiale video, è possibile anche confrontarsi sulle diverse interpretazioni derivanti dai vari modelli, ridefinendone i significati.
Molto interessante, e particolare elemento di novità, la somministrazione in diretta del test ad un bambino, che permette di integrare nell' hic et nunc, il proprio bagaglio personale di esperienze, conoscenze e percezioni con il materiale del test e con le competenze apprese durante il corso arrivando ad una comune e condivisa interpretazione dei significati.