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numero 40 - settembre 2016

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2° Convegno Nazionale “Quando i conti non tornano: le competenze aritmetiche tra sviluppo tipico e discalculia evolutiva – nuovi orientamenti e prospettive”

2° Convegno Nazionale “Quando i conti non tornano: le competenze aritmetiche tra sviluppo tipico e discalculia evolutiva – nuovi orientamenti e prospettive”

La matematica è una delle espressioni più astratte di pensiero simbolico, ed è un’invenzione molto recente nell'evoluzione culturale della specie umana. Oggi sappiamo che questa capacità astratta e complessa si basa su precursori biologici neurali legati ad una regione specifica del cervello, la corteccia parietale. Gli studi di neuroimmagine hanno confermato che la più frequente anomalia funzionale e strutturale nei soggetti discalculici è infatti localizzata in una regione del lobo parietale, specificamente associata alla rappresentazione della quantità numerica.
Negli ultimi anni le nostre conoscenze sulla discalculia evolutiva hanno subito un profondo cambiamento. Numerose ed autorevoli ricerche hanno contribuito in primo luogo a ridurre le ambiguità terminologiche, sintomo della confusione che circondava questo quadro clinico. Parlare genericamente di matematica portava ad errori e a generalizzazioni mai utili al compito del clinico, con conseguenze sia sul piano della valutazione sia su quello della riabilitazione.
Oggi possiamo dire che la situazione si presenta molto diversa. Una migliore conoscenza dei modelli neuropsicologici che sottostanno all’apprendimento di numeri e calcoli permette un’attenta osservazione delle competenze dei bambini e costituisce una base di lavoro utile per l'integrazione tra la ricerca, la clinica e la riabilitazione, con un attenzione anche alla didattica.
Le ricerche di questi ultimi anni hanno indagato la possibilità di riconoscere due diverse forme di discalculia; questa distinzione è stata fatta propria anche dai documenti che la comunità scientifica italiana ha condiviso su questo tema. Ci riferiamo alla Conferenze di Consenso (2007; 2010) e alle Raccomandazioni Cliniche sui DSA (2011). Un profilo di discalculia, attualmente oggetto di studi sempre più approfonditi, è la discalculia “della cognizione numerica”, conseguenza di una disfunzione del modulo numerico, una struttura cerebrale innata, che consente di riconoscere e confrontare numerosità ed ordinare i numeri in base alla loro dimensione. Una disfunzione del modulo numerico è quindi alla base delle difficoltà nella comprensione e manipolazione dei numeri con conseguenti ricadute nei compiti di quantificazione, seriazione e comparazione. È la discalculia che riguarda più in profondità il “senso del numero” (Dehaene,1997) e che impedisce ai bambini, ancora molto piccoli, di costruire le basi per le successive abilità numeriche.
Un secondo profilo di discalculia è quello che maggiormente conosciamo e che è stato più volte descritto in comorbidità con gli altri disturbi di apprendimento. È la discalculia cosiddetta “procedurale”, che interessa le componenti esecutive, gli automatismi, la difficoltà ad accedere ai fatti aritmetici e a richiamare le procedure di calcolo, le incertezze nella lettura e nella scrittura di numeri. È insomma la forma di discalculia evolutiva che incontriamo nei bambini che accedono ai servizi clinici e che molti insegnanti riconoscono tra i propri alunni.

Su questi temi si è incentrato il 2° Convegno Nazionale Quando i conti non tornano: le competenze aritmetiche tra sviluppo tipico e discalculia evolutiva – nuovi orientamenti e prospettive, promosso e curato dalla Federazione Logopedisti Italiani (FLI) del Lazio, svoltosi a Roma il 16 e 17 settembre scorso. 
I lavori presentati hanno contribuito a chiarire il ruolo assunto dai sistemi pre-verbali per la quantificazione di insiemi di oggetti concreti, che tutti i bambini possiedono ed adoperano in maniera spontanea fin dai primi mesi di vita: il sistema della numerosità approssimativa (o ANS, acronimo dell’Inglese Approximate Number System), e il sistema di individuazione di oggetti multipli (o OTS, da Multiple Object Tracking System). Due sistemi che si basano su circuiti neurali parzialmente separabili, caratterizzati da specifici limiti computazionali, che maturano seguendo traiettorie di sviluppo distinte (Piazza 2013). Il tema è di particolare interesse clinico giacché secondo alcune ricerche (Piazza et al. 2010, 2015) i bambini discalculici mostrerebbero una debolezza specifica nel sistema della numerosità approssimata. Altri contributi hanno sottolineato le potenzialità di precoci interventi di abilitazione e sostegno alla costruzione delle competenze aritmetiche; altri ancora hanno mostrato nuove vie di intervento, sia nel trattamento clinico sia nell’intervento didattico.